Il Messina non sa più vincere neanche al San Filippo. E il pubblico contesta....

Il Messina non sa più vincere neanche al San Filippo. E il pubblico contesta….

Redazione

Il Messina non sa più vincere neanche al San Filippo. E il pubblico contesta….

sabato 15 Marzo 2008 - 20:40

Ed alla fine anche il pubblico di -irriducibili- si spazientì. Al -San Filippo- sono piovuti i primi veri fischi della stagione contro un Messina che ha fornito una delle peggiori prestazioni del campionato. Fischi alla squadra e cori contro il presidente Franza. Anche gli ultimi fedelissimi sono stanchi. Non ce la fanno più ad assistere a spettacoli francamente inguardabili e di uscire dallo stadio con l’amaro in bocca. Tanto più che ormai è crollata anche l’ultima certezza. Fino ad un mese fa il -San Filippo- era un fortino inespugnabile nel quale hanno lasciato le penne anche squadre come Bologna, Albinoleffe, Mantova e Brescia. Ora la truppa di Di Costanzo ha smarrito anche la via di casa e così dopo il Modena anche il modestissimo Grosseto strappa un punto. E dire che la squadra toscana fino ad oggi aveva ottenuto solo cinque punti in trasferta, frutto di altrettanti pareggi. Eppure al -San Filipo- ha fatto un figurone con le sue ripartenze, la sua difesa ordinata e le folate offensive che hanno creato non pochi problemi a Zanchi e compagni. Onestamente è rimasto ormai poco da analizzare e commentare. I circa 500 spettatori paganti ed i quasi duemila presenti allo stadio la dicono lunga sull’interesse che la squadra suscita fra i tifosi. Quasi zero. Il Messina è come un pugile suonato che aspetta solo il gong per rifugiarsi nell’angolo ed evitare guai peggiori. Il punticino colto con il Grosseto ha il pregio di avvicinare ancora un po’ la squadra verso il traguardo salvezza ma nient’altro. Al termine della partita Di Costanzo ha invocato l’alibi di una condizione atletica non al top e molti giocatori, Zanchi e Cordova fra questi, hanno ammesso le difficoltà di una squadra in calo dal punto di vista fisico. Piove sul bagnato, verrebbe da dire, ma ormai è inutile infierire sul Messina. Non rimane che ripetere un concetto già espresso nelle scorse settimane. Nonostante la squadra non sappia più vincere la salvezza dovrebbe essere vicina. L’auspicio è che Franza, Gasparin e Favero impieghino questi mesi per lavorare sottotraccia in vista della prossima stagione che non potrà nemmeno lontanamente somigliare a quella attuale. La squadra dimentichi i fischi e gli inviti ad andare a lavorare da parte del pubblico e già da martedì ad Ascoli dimostri di non aver chiuso i rubinetti, se non dell’entusiasmo almeno della buona volontà. Per il resto c’è davvero poco da aggiungere. Prepariamoci al doppio turno della settimana prossima e speriamo che l’imminente Pasqua possa resuscitare gioco ed entusiasmo. Perchè francamente sono morti e sepolti ormai da un pezzo.

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