Gara ricca di emozioni allo stadio “Vaccaro” di Mazara dove i peloritani passano prima in vantaggio e poi subiscono tre gol. In una delle partite giocate peggio, due colpi di testa sanciscono il 3-3 finale
Per la 34^ giornata del campionato di serie D girone I, il Messina reduce dall’ultimo pareggio interno contro la Rossanese affronta fuori casa il Mazara. In palio punti di importanza “vitale” per i peloritani, che dopo una settimana turbolente a causa dell’inatteso esonero dell’allenatore Sergio Campolo, scendono in campo provando a trovare la giusta concentrazione per affrontare una gara fondamentale in ottica salvezza. Una sessantina i supporters del Messina a seguito della squadra.
I giallorossi si fanno subito trovare pronti sfruttando a pieno la prima palla gol della partita, che al 5’ permette al Messina di passare in vantaggio con una fortissima conclusione di sinistro da fuori area di Failla che spiazza il portiere del Mazara Longobardi. Gli ospiti iniziano con il piede giusto e tentano il bis ad appena tre minuti di distanza: all’8’ i peloritani sfiorano infatti il raddoppio con un’insidiosa azione personale di Catania, che avanza veloce sulla sinistra facendo fuori due avversari e tentando una conclusione di destro che però stavolta non sorprende l’estremo difensore dei padroni di casa.
Inizio di gara decisamente “caldo”, sia in campo che fuori grazie alla temperatura decisamente primaverile, circa 24°. E proprio al 24’ il Mazara conquista il pareggio con Zarini a causa di un’indecisione del portiere del Messina Licciardello che certo non attraversa un buon periodo. Passano appena 60 secondi e i padroni di casa sfiorano il vantaggio sempre con Okolie che questa volta viene però fermato in scivolata dall’estremo difensore giallorosso. Ma la situazione viene definitivamente ribaltata al 36’, ancora una volta a causa di un’incredibile errore in uscita di Licciardello su una verticalizzazione di Okolie: Lo Piccolo prova ad allontanare la sfera che finisce in area ma dopo un batti e ribatti Mario Erbini riesce ad intercettare la palla di testa insaccando alle spalle del portiere e dei compagni di reparto. Sul finale del primo tempo il Mazara mette in difficoltà il Messina demoralizzato dallo svantaggio. La gara termina dopo un minuto di recupero.
Inizio di ripresa in salita per i giallorossi che devono provare a riequilibrare il risultato prima che la stanchezza prenda il sopravvento. Si fanno sentire i tifosi del Messina, in silenzio invece quelli del Mazara in aperta contestazione con la società come si legge chiaramente dallo striscione esposto in curva “Questa società la vergogna della città”. I peloritani non riescono a reagire subendo anzi il gioco del Mazara che si rende pericoloso al 6’ ancora con Mario Erbini: l’attaccante a tu per tu con Licciardello calcia con violenza la sfera che termina però alla destra del palo.
Il Messina prova a “rinfrescare” le fila rendendosi più offensivo, fuori Fabio dentro Saraniti. Ma sono ancora i padroni di casa a tenere in mano il pallino del gioco: al 10’ arriva infatti il terzo gol del Mazara, sempre Mario Erbini che su appoggio del fratello Francesco, riesce ad espugnare la difesa giallorossa, ancora una volta impreparata agli attacchi avversari. Peloritani sotto di due gol, ora più che mai serve una reazione di carattere. Ancora un cambio per il Messina, Schepis prende il posto di Failla. Al 18’ tenta l’affondo il neo-entrato Saraniti che però non impensierisce il portiere Longobardi. Calano i ritmi di gioco, il Mazara prova ad addormentare la partita, il Messina non riesce a tirare fuori la grinta necessaria per riaprire il match. Fino al 32’, quando i peloritani riescono ad accorciare le distanze con Broso, una rete importantissima che potrebbe permettere ai giallorossi di trovare la carica necessaria per conquistare almeno il pareggio. Ultimi dieci minuti di speranza per il Messina che al 43’ raggiunge finalmente il pareggio con Lo Piccolo che approfitta di un’uscita fuori tempo del portiere Longobardi, poi beccato dal proprio pubblico. Ultimi minuti concitatissimi con i giallorossi che tentano l’assalto finale con un cross dal limite dell’area di Schepis che però termina alto sulla traversa. Il triplice fischio del direttore di gara arriva dopo quattro minuti di recupero.
Il Messina riesce a portare a casa un punto importantissimo che giunge al termine di una gara ricca di emozioni in cui i peloritani pur non brillando per il bel gioco centrano in parte l’obiettivo. Un pareggio fondamentale soprattutto in vista del prossimo scontro interno contro la Caseratana e delle penalizzazioni che dovrebbero arrivare in settimana.(EDP)
