I giallorossi, assolutamente molli in campo, vengono sconfitti 3-1. A decidere il match Conversi, El Aoudi e Mandarano. Inutile il 2-1 provvisorio di Sarli. Adesso l’obiettivo diventa solo evitare i playout, conservando categoria e dignità
Un’altra sconfitta che fa male. Il Messina perde 3-1 con il Sambiase non dando seguito al successo interno di sette giorni fa con l’Acicatena. Un risultato che evidenzia ancora una volta la difficile situazione in cui si trova la formazione peloritana. Assolutamente discontinua, poco tranquilla quando scende campo, probabilmente influenzata da problemi che non gli permettono di esprimersi al meglio.
Il tecnico Eugenio Labonia, in panchina al posto di Pietro Infantino licenziato in settimana, schiera la linea difensiva composta da Farò, Altobello, Alizzi, Calabrò e Sabatino, mentre a centrocampo, a sorpresa, presenta Cardia e Piccolo come centrali e Dall’Oglio e Olivieri sulle corsi laterali. Nella mischia anche Di Napoli nonostante la pubalgia che lo ha costretto ad allenarsi poco in settimana. Avanti a fare coppia con Sarli.
I padroni di casa partono subito bene, passando all’8’: è Conversi a spedire in fondo al sacco il cross dalla destra di Mercuri. Passano pochi istanti e Mandarano va vicino al raddoppio. Il buon inizio di gara del Sambiase sorprende il Messina che non riesce a reagire. Al 17’ è Mascaro ad impegnare Farò che si fa trovare pronto. I siciliani provano ad imbastire un’azione degna di nota non riuscendoci praticamente mai, mentre gli avversari sfiorano ancora il raddoppio in chiusura con la punizione di Occhiuzzi.
Nella ripresa ci si attende la risposta del Messina ma i calciatori sembrano giocare senza mordente ed è ancora il Sambiase a fare la partita. Al 62’ Mercuri colpisce la traversa su assist di Conversi, preludio al gol che verrà siglato dal veloce marocchino El Aoudi, servito bene da Coversi. La gara scorre senza sussulti, con gli ospiti che provano ad accorciare e i lametini pronti a ripartire in contropiede. Solo al 80’ Sarli riapre i giochi battendo Piazza. Il Messina si sveglia e dopo un minuto va addirittura vicino al clamoroso pareggio con Di Napoli che viene fermato dall’estremo portiere avversario. La speranza di poter agguantare il pari diventa un’illusione al 90’, quando Calabrò fa fallo in area su Mandarano che sigla il 3-1 finale dagli undici metri. Lo stesso attaccante potrebbe poi portare il risultato sul 4-1 se non sprecasse l’ennesima occasione capitata sui suoi piedi.
Poco cambia. Per Erra è ossigeno puro dopo le tra sconfitte consecutive accumulate alla vigilia del match odierno. Il Messina perde nuovamente terreno dalle zone alte della classifica e si riavvicina in maniera preoccupante ai bassifondi. Gli abbandoni annunciati di Di Mascio e Fabiani, l’allontanamento di Infantino, i cambi di formazione non sembrano avere dato l’effetto sperato. Bisognerà guardarsi negli occhi e recuperare le ultime forze residue, soprattutto mentali, per affrontare la fine del campionato puntando ad evitare spiacevoli sorprese. Con umiltà e dignità.
In classifica il Milazzo non approfitta della sconfitta della capolista Trapani a Mazara, pareggiando in casa con un Sapri agguerrito. Buona vittoria del Lamezia ad Acicatena che permette ai calabresi di rilanciarsi. La Rossanese si fa recuperare dal Modica, mentre l’Avellino batte in casa il Rosarno. (Emanuele Rigano)
Risultati
Acicatena – Lamezia 0-1
Avellino – Rosarno 1-0
Hinterreggio – Palazzolo 2-2
Mazara – Trapani 1-0
Milazzo – Sapri 1-1
Nissa Castrovillari 1-0
Rossanese – Modica 2-2
Viribus Unitis – Adrano 0-0
Classifica
Trapani 45; Milazzo 44*; Vigor Lamezia 43*; Rossanese 40*; Modica 39; Rosarno, Sapri 37; Avellino 35*; Nissa 35; Hinterreggio 30*; Sambiase*, Messina 29*; Mazara 28; Palazzolo 27*; Viribus Unitis 24; Adrano 17; Castrovillari, Acicatena 16
* = una gara in meno
