Piero Mancuso: una squadra che porta con sé la storia di uomo di sport

Piero Mancuso: una squadra che porta con sé la storia di uomo di sport

Piero Mancuso: una squadra che porta con sé la storia di uomo di sport

venerdì 17 Ottobre 2008 - 11:21

La formazione, che milita in prima categoria, è stata allestita in fretta per vicessitudini societarie, non legate a questioni economiche

Una giovane e vivace realtà come altre nel panorama calcistico messinese dei campionati minori, ma che sicuramente porta nel suo nome una storia ben più lunga della sua recente nascita. Stiamo parlando della Piero Mancuso, società nata nel 2001/2002 per rendere omaggio ad uno dei calciatori e dei tecnici che hanno saputo vivere lo sport in maniera più pura e vera.

Attualmente il club, presieduto da Peppe Mancuso (Rosario è il presidente onorario), milita in prima categoria, nel girone nebroideo. L’attuale campionato è stato preparato in fretta e furia per problemi di carattere organizzativo e per impegni che potevano mettere in dubbio l’effetiva dedizione della famiglia al progetto, cui la stessa è legatissima. Nessun intoppo economico. Alla fine l’aspetto affettivo ha vinto e con difficoltà e in tempi record è stata allestita una squadra che ha come obiettivo un campionato tranquillo. Una squadra che può contare su sei juniores classe 91′, che insieme al resto della rosa guidata da Raffaele Barcellona è riuscita a conquistare quattro punti in tre partite nonostante sia nettamente in ritardo rispetto alle altre formazioni.

Una sfida anche per il figlio di Piero, Luca, il Direttore Sportivo, che negli anni ha visto lavorare il padre e crescere accanto a lui talenti che si sono imposti nei campionati dilettantistici e non solo. Una passione che nasce sulle orme di un tecnico che ha vinto campionati sulle panchine di Furnari, Falcone, Fondachelli, Furci, che ha vestito le maglie di Messina, Milazzo, Taormina, che ha giocato nella rappresentativa siciliana e nella nazionale di serie D. Poi l’attività giovanile, quando acquistò con il fratello il Ganzirri e creo il primo centro d’addestramento (Cas) dal quale presero esempio tante realtà locali. La prima vera scuola calcio della nostra città. Una grande fucina di giovani che continuano a calcare i terreni di gioco con il ricordo di uomo di sport: ricordo che passa dai campi della provincia con il nome della squadra della sua famiglia.

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