I peloritani conquistano a Noto un punto fondamentale in ottica salvezza. I mamertini battono gli irpini e li scavalcano in graduatoria. Al -Celeste'' ennesimo pareggio per Assenzio e compagni.
Nella 22esima giornata del campionato di serie D l’ACR Messina ha posto fine al lungo digiuno originato principalmente dalle querelle societarie sfociate soltanto in extremis nel cambio societario e ha conquistato il primo punto della nuova gestione sul campo del Noto, tradizionalmente ostica tra le mura amiche. Il pari ovviamente vale doppio in ottica salvezza, anche se i peloritani avevano pregustato la possibilità del successo dopo il vantaggio siglato al 27’ della ripresa da Biondo, alla prima marcatura in carriera in serie D. Nove minuti dopo il pareggio di Carbonaro. In ottica salvezza si tratta di un punto fondamentale per la formazione allenata da Sergio Campolo.
In Seconda Divisione va al Milazzo lo spareggio play-off con l’Avellino. Irpini ko 2-0 al -Grotta Polifemo-, dove per la prima volta in stagione erano oltre 1.000 gli spettatori presente con nutrita rappresentanza ospite. La squadra di Venuto comincia alla grande il girone di ritorno, confermandosi l’autentica -bestia nera- dei bianco verdi allenati da Sasà Marra. Una doppietta di Lasagna (seguito dal Torino, che vorrebbe tesserarlo prima della chiusura del mercato invernale) nel primo tempo ha lanciato i rossoblu, al quinto successo casalingo consecutivo.
In Eccellenza nella terza giornata del girone di ritorno soltanto un pareggio casalingo per il Città di Messina, al quale non basta un’evidente supremazia territoriale per battere il Vittoria, diretta concorrente nella corsa ai play-off, che restano distanti sei punti. Peloritani vicini al gol con i colpi di testa di Ruocco e Cammaroto, ma incapaci di sfruttare fino in fondo la ripresa giocata in superiorità numerica per il rosso a Vinci. Camarda è ancora un lontano parente del calciatore che trascinò il Milazzo. Vano l’impegno di Medico, Pirrotta e Buda, schierato nel finale.