C’è un nuovo “Salva Messina”. De Luca: «Ha vinto la concertazione»

C’è un nuovo “Salva Messina”. De Luca: «Ha vinto la concertazione»

Danila La Torre

C’è un nuovo “Salva Messina”. De Luca: «Ha vinto la concertazione»

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lunedì 29 Ottobre 2018 - 14:28

In conferenza stampa, il sindaco ha voluto rendere merito a quelle organizzazioni sindacali che non si sono sottratte al confronto ma hanno collaborato per rendere migliorativo il pacchetto di azioni che dovrà contribuire a riequilibrare i conti del Comune già a partire dal 2019

Nessun taglio ma addirittura via libera al percorso di stabilizzazione per i lavoratori dei servizi sociali, nell’ambito di un’ Agenzia ad hoc. Nessuna riduzione, come previsto dalla precedente amministrazione, ma mantenimento dei trasferimenti all’Atm, che – se il Consiglio approverà- diventerà una Spa a capitale totalmente pubblico. Nessuna internalizzazione dei servizi di pulizia del Comune ma programmazione di un nuovo affidamento esterno, dopo la proroga concessa fino a fine anno e già coperta da bilancio 2018/2020. Il “Salva Messina” uscito dalla tre giorni di concertazione con i sindacati consegna un documento finale che riscrive e sovverte completamente le linee guida approvate qualche settimana fa dal Consiglio Comunale.

Abbiamo cambiato idea», ammette senza girarci troppo attorno il sindaco Cateno De Luca, che questa mattina, nel Salone delle Bandiere, ha voluto rendere merito a quelle organizzazioni sindacali che non si sono sottratte al confronto ma hanno collaborato per rendere migliore il pacchetto di azioni che dovrà contribuire a riequilibrare i conti del Comune già a partire dal 2019.

«Siamo passati dal conflitto al confronto. C’è chi è rimasto al conflitto perché non ha avuto la capacità di passare al confronto», ha detto De Luca alludendo alla mancata partecipazione al tavolo delle trattive di Cgil e Uil, a cui non ha risparmiato frecciatine : «Se non porteranno almeno 10mila persone in piazza la loro manifestazione sarà un fallimento».

Le principali modifiche del nuovo “Salva Messina” rispetto alla versione precedente spiegate dal sindaco De Luca.

SERVIZIO DI PULIZIA

«Quando abbiamo proposto ai sindacati l’internalizazzione del servizio di pulizia mediante l’utilizzo del personale di categorie A , i sindacati ci hanno chiesto di verificare le fuoriuscite che ci saranno per via dei pensionamenti già a partire dal 2019, lo abbiamo fatto e ci siamo resi conto che aveano ragione e quindi abbiamo cambiato idea sul percorso da seguire».

ATM

«In un primo momento avevamo pensato , sulla scia della precedente amministrazione, di tagliare i trasferimenti ma poi ci siamo resi conto che non si può far nascere una società senza risorse, com’ è accaduto con altre società (il riferimento è a Messinaservizi ndr)».

A margine della conferenza stampa, il sindaco ha fatto capire che da parte sua ci sarà un’apertura anche sugli autisti selezionati tramite Agenzia interinale : «Ieri mi hanno chiesto un incontro, ci parlerò. C’è poi una vertenza in corso e se il giudice gli darà ragione non sarò certo io ad oppormi».

SERVIZISOCIALI

«Abbiamo effettuato tagli a carico del bilancio del Comune e compensato con risorse extra comunali, e in questo modo abbiamo eliminato i doppioni nei servizi». Quanto ai lavoratori che operano nel mondo dei servizi sociali per conto delle cooperative, il sindaco ha confermato che verranno assorbiti nell’Agenzia con un percorso che verrà approfondito durante i tavoli tecnici che verranno avviati nei prossimi giorni. «Saranno i sindacati a definire modalità e criteri. Questo è il loro mestiere e mi affido a loro. Ovviamente tutto sarà fatto nell'ambito della legalità».

LA PAROLA AI SINDACATI

Se il sindaco ha ringraziato i sindacati, lo stesso hanno fatto questi ultimi nei confronti di De Luca. Il primo a prendere la parola è stato il segretario generale della Cisl, Tonino Genovese. «Elemento fondamentale del sindacato è la contrattazione, sempre e comunque. Ci si arrende solo quando l’evidenza dei fatti non consente un ulteriore passo in avanti. Con questo tavolo di concertazione, che è andato anche in diretta Facebook, abbiamo scritto una pagina di democrazia che non c’era mai stata. Perché quindi andare sull’Aventino?»

«I documenti che abbiamo condiviso– ha aggiunto ancora Genovese – danno ragione a quelle che sono state le nostre idee e le nostre proposte fatte nell’ultimo decennio

Il segretario della Cisl non ha poi nascosto la sua amarezza per quei messaggi whatsapp che giravano di telefono in telefono con attacchi nei confronti della sua persona«: la libertà è non avere scheletri nell’armadio. Io e la mia organizzazione non ne abbiamo» .

Il segretario della Cisal Pietro Fotia ha rimarcato come in questi giorni siano state diffuse troppe falsità a proposito della macelleria sociale: «il sindaco ci ha riempito di carte , che noi abbiamo studiato. E lo abbiamo fatto nell’interesse dei lavoratori. Mentre noi contrattavamo per tutelare i diritti delle persone , gli altri come stavano difendendo i lavoratori?»

Anche l’Ugl, rappresentata dal coordinatore regionale Antonino Sciotto ha sottolineato l’importanza dell’attività di concertazione e dei risultati venuti fuori dal tavolo.

La concertazione non è finita domenica notte. Come ha annunciato il primo cittadino durante la conferenza stampa, nascerà a breve un tavolo concertativo permanente: «Ci sarà un confronto anche sui bilanci. Con il tavolo di concertazione è iniziata una strategia relazione innovativa, vogliamo avviare iniziare un nuovo percorso. Ci sarà un confronto anche con i sindacati di categoria» ha spiegato De Luca.

Intanto, il nuovo “Salva Messina” passerà adesso al vaglio del Consiglio comunale. La nuova versione potrebbe far cambiare idea anche a chi – come il Movimento Cinque Stelle – si era opposto alla prima stesura. Ci sono però due misure su cui in Aula si potrebbe aprire un dibattitto dall’esito per nulla scontato: vale a dire sulla liquidazione dell’Atm ma soprattutto sulla creazione dell’ Agenzia dei servizi sociali. Cioè di un'altra azienda speciale, di un nuovo organismo del Comune che prevede un Cda e costi per Palazzo Zanca.

Danila La Torre

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