Caos e nessuna gestione aziedale: ecco un nuovo progetto per l'Atm

Caos e nessuna gestione aziedale: ecco un nuovo progetto per l’Atm

Francesca Stornante

Caos e nessuna gestione aziedale: ecco un nuovo progetto per l’Atm

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venerdì 02 Maggio 2014 - 11:36

Il consigliere comunale Daniele Zuccarello ha elaborato un progetto di start up per la riorganizzazione dell'azienda trasporti. Fino ad oggi totale immobilismo anche dall'amministrazione Accorinti

Fu ribattezzata la delibera di San Valentino perché trovò il sì del Consiglio comunale il 14 febbraio del 2012. Il sindaco era Giuseppe Buzzanca e quel provvedimento che l’aula votò sanciva la messa in liquidazione dellAtm. Dovevano seguire però altri atti, quella delibera doveva essere solo il primo passo verso la liquidazione dell’azienda trasporti messinese, nel frattempo sono trascorsi più di due anni e da allora il nulla. Oggi a Palazzo Zanca gli attori sono cambiati, non è cambiato invece il clima di incertezza che ormai da tempo avvolge il futuro dell’Atm. A chiedere risposte adesso è il consigliere comunale dei Progressisti democratici Daniele Zuccarello, preoccupato dal silenzio e dalla confusione che sul fronte Atm si registrano dopo dieci mesi targati Accorinti. E’ proprio Zuccarello a fare un passo indietro e a ricordare che l’unico atto certo e ufficiale finora continua ad essere la delibera della giunta Buzzanca del febbraio 2012 e relativa alla liquidazione dell’Atm.

“Non sappiamo cosa questa amministrazione stia pensando in merito al presente ed al futuro dell’azienda, né quali siano le strategie a medio e lungo termine, né che cosa si intenda fare con la delibera di Buzzanca. In quasi un anno di amministrazione Accorinti l’unico atto ufficiale che riguarda il futuro dell’Atm è la parte del piano di riequilibrio decennale nella quale si ipotizza un risparmio di 55 milioni di euro per l’azienda nell’arco dei prossimi 10 anni: un puro esercizio matematico che appare più un libro dei sogni che una strategia economica. Al momento infatti non abbiamo alcuna notizia del piano industriale e del contratto di servizio del quale si sono perse le tracce da tempo. E’ preoccupante ritenere quell’annuncio di un risparmio da 55 milioni di euro l’unica risposta al futuro dell’azienda, perché chi conosce l’Atm sa bene che non basta sommare l’aumento del chilometraggio e dei mezzi per ottenere più risorse dalla Regione e sanare i conti. Il costo del personale in un anno è di 21 milioni e 900 mila euro ed è una voce che andrà ad aumentare perché il contratto è fermo da 4 anni e dovrà essere rinnovato. Senza un piano industriale che indichi la strategia dell’azienda e senza un contratto di servizio propedeutico, quel piano di riequilibrio resterà un mero esercizio matematico. Dietro questi 55 milioni di euro non c’è alcun progetto, è una semplice somma che potrebbe, alla luce dei fatti, rivelarsi una cifra errata per difetto o per eccesso. E’ il silenzio su questo progetto che preoccupa. Se davvero l’amministrazione vuole inaugurare un percorso diverso, allora l’unica strada è ritirare la delibera Buzzanca del 2012 con la quale si stabiliva la liquidazione dell’azienda”.

Per il consigliere ci ritrova di fronte alla totale mancanza di un indirizzo strategico chiaro e di una efficace comunicazione tra chi è stato posto alla guida dell’azienda e chi amministra. E in questo caso gli esempi possono essere innumerevoli. Prova ne è che mentre il commissario Manna bandisce la selezione per il direttore generale, l’amministrazione lo ritira. Stessa confusione che regna negli uffici e nei rapporti tra i dirigenti, come emerge dalla vicenda di un contratto di servizio che sta diventando un miraggio.

“Come cittadino e come consigliere mi chiedo come l’amministrazione immagini il futuro dell’azienda, come intenda coprire i debiti e come rilanciare il servizio. Dirci solo che con più chilometri e mezzi risparmierà 55 milioni di euro in 10 anni è riduttivo e fuorviante, perché un’azienda non è fatta solo di autobus, ma di costi e di spese che devono essere chiaramente individuati per evitare di trovarci un buco ben più grande di quanto ci si aspettava. Mi aspetterei poi che un assessore così attento alle tematiche dei trasporti come Cacciola non trascuri più oltre il rapporto con il Consiglio Comunale e venga in Aula a dirci chiaramente quali sono i suoi progetti per l’Atm”.

Due i passaggi che il consigliere indica per sgomberare il campo da ogni ambiguità ed ostacolo: l’amministrazione ritiri subito la delibera Buzzanca e l’assessore Cacciola porti in Aula le linee strategiche per il futuro della società.

“Non possiamo rinviare ogni decisione ed ogni soluzione ad una fantomatica Multiservizi che al momento sembra ancora una scatola vuota di cui nessuno conosce il contenuto né i tempi. L’Atm e la città non possono aspettare oltre”.

Non solo critiche però perché il consigliere ha messo sul tavolo il progetto di start up per una nuova azienda che indica all’amministrazione quale dovrebbe essere il percorso da seguire per un futuro diverso. Alla realizzazione hanno collaborato Sebastiano Caruso, l’ex revisore dei conti Atm Giuseppe Frisone, Maria De Salvo e gli informatici Antonio Barone e Nicola D’Ignoti. Il progetto parte dalle criticità croniche dell’Atm dove regna un’organizzazione confusa e senza obiettivi, la mancanza di un controllo di gestione, assenza di mission, core business, la dirigenza è stata affidata un semplice dirigente comunale che non possiede esperienze manageriali. Ad oggi i risultati sono sotto gli occhi di tutti: numero esiguo dei bus, servizio scadente e insoddisfazione dei cittadini, numero di chilometri insufficiente ad ottenere i contributi della Regione, aumento dei debiti.

Nel piano elaborato invece gli obiettivi generale si ribaltano totalmente e puntano a: mettere in strada 120 bus e 10 tram, aprire l’officina al pubblico, sfruttare tutti gli spazi come pensiline, pannelli informativi per pubblicità, garantire la presenza di ausiliari nelle Ztl, acquisire l’autoparco municipale e i servizi scuolabus e navette cimitero e ospedale. Naturalmente si dovrà procedere ad una totale riorganizzazione e gestione del personale che sarà impegnato nei ruoli chiave dell’azienda e ripartito in autisti, ausiliari, manutentori di officina, account manager.

Secondo questo piano l’Atm avrebbe un costo totale annuo di 42.280.000 euro, ma il potenziamento dei servizi rappresenterebbe quella linfa economica che oggi manca. Con la previsione di quei mezzi in circolazione si riuscirebbero ad esempio ad intercettare 14 milioni di contributi dalla Regione, solo per il trasporto gommato. Addirittura 6 milioni di euro entrerebbero in cassa grazie alla vendita dei biglietti. Numeri che oggi sono solo previsioni ma che il consigliere Zuccarello spera che adesso l’assessore Cacciola e l’amministrazione possano davvero prendere in considerazione.

(Francesca Stornante)

6 commenti

  1. Ritengo che l’ATM dovrebbe nominare il nuovo Direttore Generale che dovrà essere personalmente sponsorizzato dal partito di Nichi Vendola, che certamente saprà individuare un personaggio in grado di distinguere il traffico su ruote da quello su rotaie.
    Ciò fatto si dovrà procedere alla nomina di un esperto.
    Ovviamente ricorrendo alla nomina del precedente Direttore Generale.
    Così tutto andrà al posto giusto, e potrà essere ripetuto il successo dell’isola pedonale.

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  2. Ritengo che l’ATM dovrebbe nominare il nuovo Direttore Generale che dovrà essere personalmente sponsorizzato dal partito di Nichi Vendola, che certamente saprà individuare un personaggio in grado di distinguere il traffico su ruote da quello su rotaie.
    Ciò fatto si dovrà procedere alla nomina di un esperto.
    Ovviamente ricorrendo alla nomina del precedente Direttore Generale.
    Così tutto andrà al posto giusto, e potrà essere ripetuto il successo dell’isola pedonale.

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  3. Ritengo che si dovrebbe fare piazza pulita di tutti questi simil-dirigenti in cerca di visibilità;sapete quanti autobus circolano in città? 25!!!dov’è finito il grande progetto di rilancio dell’ATM,qualcuno dirà che non c’è liquidità per i pezzi di ricambio, sbagliato, i soldini ci sono e si spendono x altre cose!!!!!(vedi voce-spese economato).
    Esorto questa Amministrazione affinchè prenda coraggio e si liberi da questo commissario senza parte ne arte.

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  4. Ritengo che si dovrebbe fare piazza pulita di tutti questi simil-dirigenti in cerca di visibilità;sapete quanti autobus circolano in città? 25!!!dov’è finito il grande progetto di rilancio dell’ATM,qualcuno dirà che non c’è liquidità per i pezzi di ricambio, sbagliato, i soldini ci sono e si spendono x altre cose!!!!!(vedi voce-spese economato).
    Esorto questa Amministrazione affinchè prenda coraggio e si liberi da questo commissario senza parte ne arte.

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  5. ATM- il grande bluff
    c’era una volta ….un commissario (dirigente comunale)che arrivato all’ATM x la seconda volta, ha cercato di dimostrare a tutto il mondo ( Messina), che il fallimento del primo incarico è stato causato da situazioni non controllabili, orbene il super commissario con il secondo mandato e con le mani libere(via il D.G.e bavagliato il sindacato)non solo ha fallito nel progetto di ricostruzione aziendale, ma sta, con la sua arroganza, aprendo le porte al fallimento dell’ATM.

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  6. ATM- il grande bluff
    c’era una volta ….un commissario (dirigente comunale)che arrivato all’ATM x la seconda volta, ha cercato di dimostrare a tutto il mondo ( Messina), che il fallimento del primo incarico è stato causato da situazioni non controllabili, orbene il super commissario con il secondo mandato e con le mani libere(via il D.G.e bavagliato il sindacato)non solo ha fallito nel progetto di ricostruzione aziendale, ma sta, con la sua arroganza, aprendo le porte al fallimento dell’ATM.

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