Giovani medici e specializzandi in rivolta contro la tassazione della formazione voluta dal Governo Monti

Giovani medici e specializzandi in rivolta contro la tassazione della formazione voluta dal Governo Monti

Giovani medici e specializzandi in rivolta contro la tassazione della formazione voluta dal Governo Monti

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domenica 15 Aprile 2012 - 09:26

Lunedì e martedì assemblea permanente al Policlinico aspettando la manifestazione di Roma. Nota congiunta del Segretariato Italiano Giovani Medici (S.I.G.M.) e della Confederazione Nazionale dei Medici Specializzandi (FederSpecializzandi)

La mobilitazione contro la tassazione della formazione dei giovani fa tappa anche Messina. In sintonia con la linea nazionale, lunedì 16 Aprile, i giovani medici messinesi in formazione specialistica incroceranno le braccia: si riuniranno in assemblea permanente presso l’Aula del I piano della Torre Biologica del Policlinico “G. Martino” a partire dalle ore 9 e proseguiranno la protesta anche martedì 17.

In un comunicato stampa, il Segretariato Italiano Giovani Medici (S.I.G.M.) e la Confederazione Nazionale dei Medici Specializzandi (FederSpecializzandi) esprimono «la più totale disapprovazione nei confronti dell'emendamento che, nell'ambito del disegno di legge “semplificazioni tributarie” attualmente in discussione alla Camera dei Deputati, introdurrebbe la tassazione IRPEF sulle borse di studio percepite dai medici in formazione specialistica, i dottorandi, e i corsisti in medicina generale» ed invitano «pubblicamente i colleghi appartenenti alla suddette categorie all'astensione dalle quotidiane attività assistenziali e di ricerca nelle giornate del 16 e 17 Aprile 2012 ed alla partecipazione alle assemblee pubbliche che verranno indette autonomamente dai comitati locali di ciascun Ateneo nelle medesime giornate».

Le iniziative locali faranno da “antipasto” alla una manifestazione nazionale di martedì 17 Aprile , che si terrà nella Piazza del Parlamento di Roma dalle ore 11.00 alle ore 13.00. Maggiori informazioni sono reperibili sui siti www.giovanemedico.it e www.specializzandi.org ed anche su Facebook alla pagina “Giovani Medici – S.I.G.M. Messina”.

Di seguito vi proponiamo la nota congiunta del Segretariato Italiano Giovani Medici (S.I.G.M.) e della Confederazione Nazionale delle Associazioni dei Medici Specializzandi (FederSpecializzandi):

«Non vogliamo credere che un Governo, che si presentato dicendo “quello che fa bene ai giovani, fa bene al Paese” voglia far cassa con i soldi delle borse di studio e degli assegni di ricerca, somme che garantiscono il minimo sostentamento per migliaia di giovanissimi ricercatori e medici specializzandi, quasi sempre fuori sede, che sempre pia fatica, in questo periodo di crisi, tentano di costruirsi una esistenza indipendente e dignitosa. Secondo l'art. 3 comma 16 ter e quater del cosiddetto Decreto fiscale n.16 del 2 marzo 2012, approvato dal Senato e pertanto incluso nel testo ora passato alla Camera per l'approvazione definitiva, le somme da chiunque corrisposte a titolo di borsa di studio o di assegno, premio o sussidio per fini di studio o di addestramento professionale concorrono a formare il reddito per la parte eccedente gli 11.500 euro.

Questa disposizione ha l'effetto negativo di imporre il prelievo fiscale sulle borse di studio per la frequenza dei corsi di dottorato di ricerca, di perfezionamento e di specializzazione erogate dalle Università ivi inclusi i contratti di formazione medica specialistica a queste equiparate, nonché gli assegni di studio erogati dalle regioni, tutti importi attualmente esentati a norma della legge 476 del 13 agosto 1984.

L’Associazione dei Giovani Medici (S.I.G.M.) e Federspecializzandi ritengono che la categoria dei giovani medici Italiani, già enormemente svantaggiata sotto ogni profilo (formativo, economico, rescita e maturazione professionale, esistenziale) rispetto ai colleghi degli altri Paesi EU, non possa sopportare un penalizzazione di questa portata. Non a caso da alcuni anni a questa parte si registra un costante e significativo incremento di giovani medici, formati a spese dello Stato Italiano, che "emigrano" all'Estero senza fare ritorno.

La prospettiva, realistica e paradossale, quella dello spopolamento del nostro Servizio Sanitario Nazionale con, da un lato, le giovani professionalità mediche italiane in fuga verso il Nord Europa e gli USA e, dall'altro, l'ingresso di giovani medici stranieri a colmare le lacune della nostra Sanità, frutto di scelte sbagliate e dannose come questa.Chiediamo al Governo e a tutti i gruppi parlamentari – conclude la nota – di intervenire a correggere tale disposizione in occasione del passaggio alla Camera dei Deputati, affinché tale norma non finisca per produrre effetti travolgenti sul futuro del nostro Servizio Sanitario Nazionale

3 commenti

  1. liliana parisi 15 Aprile 2012 14:54

    E’ semplicemente vergognoso!

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  2. E’ facile commentare la protesta degli specializzandi di medicina,anche se non rispondono mai alle critiche dei cittadini,domani utenti,sull’accesso e sulle modalità del percorso specialistico.Intando la mia solidarietà per il miope provvedimento di tassazione che li riguarda,del governo Monti,ultimo regalo di Berlusconi,infiocchettato da Bersani.Governo che continua a colpire senza pietà il ceto medio sempre più povero,insieme ai pensionati e ai lavoratori e alle loro prime case,la lista continua con gli artigiani e i piccoli imprenditori,caricando sulle loro spalle un costo del lavoro,che serve a finanziare di tutto.Mentri diventono sempre più ricchi i burocrati,i proprietari di un numero abnorme di case,le fondazioni bancarie,tutto il mondo che ruota intorno alla politica,gli evasori fiscali,i corruttori,gli italiani che vivono di rendita parassitaria,i professori universitari dalle mille occupazioni,i giudici che non emettono mai una sentenza,le imprese che foraggiano i politici attraverso gli appalti pubblici,le tante mafie,insomma l’elenco è lungo di una minoranza di italiani,si dice circa il 10%,che si mangia il 50% della ricchezza nazionale.Quindi agli specializzandi la mia sincera solidarietà, ma nel prossimo commento le mie obiezioni sul come si specializzano.

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  3. Cari specializzandi di medicina,non risultano vostre proteste sul percorso specialistico,che sintetizzo su due aspetti.Il primo è sul numero chiuso,numero esiguo perchè condizionato dalla lunghezza temporale del percorso,a cui si aggiunge quello altrettanto lungo che porta alla vostra laurea.Tutto il sistema è costruito per alimentare e foraggiare il sistema di potere,accademico ed economico,che ruota intorno alla docenza,non sulla effettiva formazione professionale dei medici.Risparmiatemi per favore la tiritera che la sanità italiana è apprezzata in tutto il mondo.Il secondo aspetto,a mio avviso negativo,vale sia per l’esiguo numero che per la qualità della formazione,è che tutto il percorso è chiuso,strachiuso, dentro la struttura universitaria.Almeno nei due anni finali dovrebbero essere coinvolti,anche per la valutazione,le strutture ospedaliere regionali e le grandi strutture private,perchè è li che andrete a lavorare.Spero in una risposta alle mie osservazioni

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