Tantissimi giovani nel centro nebroideo per dire no alla violenza e ricordare il 16enne ucciso nella sparatoria al bar
Capizzi – Il freddo pungente e la pioggia non hanno fermato i tantissimi giovani dei Nebrodi che ieri sera si sono ritrovati a Capizzi per ricordare Giuseppe Di Dio, morto per un colpo sparato sabato scorso in un bar. Il giorno dopo i funerali del sedicenne, si sono dati appuntamento compagni di scuola, conoscenti, amici ma anche tanti ragazzi provenienti da altri centri dell’area, anche delle province limitrofi.
Fiaccolata affollata e silenziosa
C’era proprio i giovani in prima linea all’affollatissimo corteo, dietro il grande striscione con scritto in azzurro “fiaccolata in memoria di Giuseppe Di Dio”. In silenzio e con la fiaccola in mano, il corteo ha attraversato il centro cittadino, sfilando anche davanti al bar teatro della tragedia. “Giustizia per Giuseppe”, recitavano tanti altri striscioni.
Alcuni rendono bene conto del clima pesante che si respira nel piccolo paesino di montagna in questi giorni. “Nessuna pietà per chi ha spento la sua luce”, recitava un altro striscione.
Giacomo è in carcere: “mio padre e mio fratello non c’entrano”
Intanto continuano le indagini per chiarire il ruolo dei Filaro nella tragedia. Il 19enne Giacomo, il padre Antonio e il fratello Mario sono in carcere per ordine del giudice, accusati oltre che di omicidio anche di porto d’armi e lesioni. Nella sparatoria è rimasto ferito anche un altro ragazzo. Giacomo, che ha sparato tre colpi di una pistola di piccolo calibro nel bar affollatissimo di adolescenti, due dei quali andati a segno, ha dichiarato al giudice che i familiari non c’entrano. Tesi sostenuta anche da padre e fratello. I carabinieri e la Procura di Enna sono in cerca di risposte.
