L’Amministrazione Comunale, con delibera della Giunta Comunale n° 1491 del 13 dicembre 2011, ha affidato l'incarico al raggruppamento temporaneo di professionisti De Cola Associati, prof. arch. Pier Paolo Balbo di Vinadio e Buffì Associes. L'assessore allo sviluppo economico, Gianfranco Scoglio, traccerà anche il bilancio dei quattro anni di attività amministrativa
Mercoledì 12, alle 10, nella sala Falcone Borsellino di palazzo Zanca sarà presentato il progetto preliminare delle opere di riqualificazione funzionale e strutturale del basamento del pilone ex-Enel di Capo Peloro.
Nel corso della conferenza stampa, alla presenza dell’assessore comunale allo sviluppo economico, Gianfranco Scoglio, i progettisti Bruno e Sergio De Cola illustreranno gli interventi previsti per il recupero funzionale e strutturale del basamento. Scoglio, traccerà anche il bilancio dei quattro anni di attività amministrativa.
L’Amministrazione Comunale, con delibera della Giunta Comunale n° 1491 del 13 dicembre 2011, ha affidato l’incarico al raggruppamento temporaneo di professionisti De Cola Associati, prof. arch. Pier Paolo Balbo di Vinadio e Buffì Associes per la “Redazione della progetto preliminare delle opere di riqualificazione funzionale e strutturale del basamento del Pilone ex Enel di Capo Peloro”, con riferimento al precedente concorso di idee aggiudicato allo stesso gruppo di progettazione con delibera di Giunta n°11 del 15 gennaio 2002, per procedere alla realizzazione delle opere, secondo le previsioni del Piano particolareggiato di esecuzione di Capo Peloro, attraverso lo strumento della finanza di progetto o della concessione e gestione.
E’ un vero e proprio scandalo su cui nessun consigliere comunale riesce a dire la propria. Le opere di riqualificazione funzionale e strutturale (pensate voi!!…) del basamento del Pilone ex Enel di Capo Peloro (che altro non è che cemento armato…) sanno tanto di sperpero di pubblico denaro. Vedremo, in conferenza stampa, a quanto ammonta il costo della progettazione affidato addirittura ad architetti e quanto denaro ci vorrà per il “basamento”, posto che trattandosi di cemento armato, tutt’al più si potranno mettere panchine e fioriere. Dunque, invece di smontare e vendere al miglior offerente tutto quel materiale ferroso inopinatamente lasciatoci dall’Enel – che non credeva di essersi scrollato di dosso il pilone – e che ingombra orrendamente Capo Peloro, uno degli angoli più suggestivi del mondo, che fa il Comune? Indice addirittura un concorso di idee e si prepara ad un investimento di molti soldi pubblici, ovvero quelli dei cittadini messinesi. E’ proprio vero… al peggio non c’è mai fine
ecco perchè non andremo mai avanti… quello che lei chiama “ammasso di materiale ferroso” per le città “civili” è archeologia industriale. I piloni di torre faro e S.Trada hanno ricevuto il premio quale migliore opera europea di ingegneria elettrica e sono stati per diversi anni il ponte elettrico più lungo del mondo. Lei è salito lì su, a 200 metri di altezza? Ha idea che panorama si scorga? Se gestito bene, è un’occasione per sfruttare il turismo a Messina. Pensi se dopo l’expo di parigi i francesi avessero deciso di demolire e rivendere il materiale della torre eiffel!