Omicidio Lo Turco a Mongiuffi Melia, ecco il colpevole e il movente

Omicidio Lo Turco a Mongiuffi Melia, ecco il colpevole e il movente

Alessandra Serio

Omicidio Lo Turco a Mongiuffi Melia, ecco il colpevole e il movente

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venerdì 22 Dicembre 2017 - 10:59

Leonardo Lo Giudice, operaio di 65 anni, è accusato dell'omicidio premeditato dell'ex metronotte. Lo avrebbe ucciso per dissidi legati a motivi di vicinato.

Ci sarebbero i frequenti litigi legati ad un cattivo rapporto di vicinato dietro l'omicidio di Pietro Alfio Lo Turco, l'ex metronotte di 64 anni trovato morto l'1 ottobre scorso nel suo terreno di contrada Pagliarazzo a Melia. Tre i colpi di fucile calibro 12, esplosi a distanza talmente ravvicinata che gli hanno quasi staccato la testa.

Il colpevole sarebbe il sessantacinquenne Leonardo Lo Giudice, 65 anni, di Mongiuffi Melia, fino a stamane all'alba con la fedina penale immacolata.

Pochi giorni prima di Natale, invece, lo hanno raggiunto a casa i Carabinieri che lo hanno ammanettato e rinchiuso nel carcere messinese di Gazzi con la pesante accusa di omicidio preterintenzionale. A incastrarlo sono gli esami del Ris sul fucile sequestrato in casa sua e i tracciati telefonici, che lo collocano a pochissima distanza dal luogo del delitto, proprio in quei minuti fatali.

Alla fine dell'inchiesta dei Carabinieri, il sostituto procuratore Annalisa Arena e il procuratore Capo Maurizio De Lucia hanno chiesto ed ottenuto la custodia in carcere per il sessantacinquenne, disposta dal Giudice per le indagini preliminari Simona Finocchiaro.

A mettere gli investigatori sulle tracce di Lo Giudice sono stati i testimoni che hanno raccontato dei tanti litigi tra i due. Analizzate le tante telecamere presenti nella zona e le celle di aggancio del cellulare di Lo Giudice, i carabinieri hanno ricostruito come il sessantacinquenne si trovava proprio nei pressi del terreno privato della vittima, in quei fatali minuti in cui è stato ucciso.

Il blitz nella sua abitazione ha permesso di rinvenire un fucile calibro 12 regolarmente denunciato. Consegnato all'esame del Ris, si è rivelato quello adoperato nel delitto.

Lo Turco quella mattina era uscito di casa per recarsi nel suo terreno ad eseguire alcuni lavoretti, a bordo del suo autocarro Piaggio Porter. A metà mattina la moglie, dopo aver tentato di rintracciarlo senza fortuna al cellulare, ha lanciato l'allarme. Da lì la macabra scoperta e l'avvio delle indagini.

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