Stalking e violenza in famiglia, 4 arresti in pochi giorni in zona jonica

Stalking e violenza in famiglia, 4 arresti in pochi giorni in zona jonica

Stalking e violenza in famiglia, 4 arresti in pochi giorni in zona jonica

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martedì 17 Luglio 2018 - 11:28

I carabinieri sono intervenuti a Giardini Naxos, Graniti e Calatabiano a salvare 4 donne minacciate e prese a botte dai compagni, arrestati.

Quattro episodi diversi di stalking e maltrattamenti in famiglia sono stati scoperti e fermati dai Carabinieri di Taormina soltanto nella scorsa settimana.

Quattro storie di donne vessate e maltrattate, ora uscite dall’incubo grazie all’intervento delle forze dell’Ordine.

A Calatabiano un 33enne è andato in carcere per stalking nei confronti della ex fidanzata. L’uomo non ha accettato la fine della relazione e negli ultimi mesi le ha reso la vita impossibile, rendendosi responsabile anche di percosse, violenza privata e furto.

A Giardini Naxos i carabinieri dell’Aliquota Radiomobile hanno arrestato un sessantenne che maltrattava l’anziana madre. E’ stata lei a chiamare il 112. Quando i militari sono arrivati in casa, l’hanno trovata sotto choc e con evidenti segni delle botte prese da poco. Portata in ospedale a Taormina, le hanno trovato diverse ferite lacero contuse che non guariranno prima di 15 giorni. La donna ha riferito di essere stata picchiata per l’ennesima volta dal figlio, sempre per futili motivi. Andato ai domiciliari, il sessantenne sarà processato per direttissima.

Qualche giorno dopo, ancora una volta a Giardini Naxos, i militari del Radiomobile sono stati chiamati in soccorso di una tunisina di 41 anni, picchiata selvaggiamente dal compagno connazionale di 30 anni. Ubriaco, l’uomo aveva sfondato la porta di casa e l’aveva percossa a calci e pugni. Anche lei è finita in ospedale a Taormina con una prognosi di due settimane.

Anche in questo caso l’aggressore è andato ai domiciliari per poi essere giudicato con rito direttissimo.

A Graniti un sorvegliato speciale di 29 anni è andato in carcere per maltrattamenti in famiglia. Quando i carabinieri sono arrivati, l’uomo era ancora sotto casa ad insultare la compagna, evadendo peraltro gli obblighi imposti dalla sorveglianza speciale. Visitata, la donna aveva ancora addosso i segni delle botte.

L'immediatezza della risposta della Polizia Giudiziaria si ricollega anche ad una specifica preparazione professionale nell'affrontare tali reati, sollecitata e coordinata dalla Procura della Repubblica di Messina, che ha stabilito precise modalità operative per giungere quanto più rapidamente possibile a tutelare tutte le vittime vulnerabili.

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