Barcellona, festa di San Sebastiano tra le polemiche dopo l'arresto degli ambulanti Maggio

Barcellona, festa di San Sebastiano tra le polemiche dopo l’arresto degli ambulanti Maggio

Veronica Crocitti

Barcellona, festa di San Sebastiano tra le polemiche dopo l’arresto degli ambulanti Maggio

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martedì 20 Gennaio 2015 - 14:42

Disertano gli ambulanti dopo l'arresto degli storici venditori messinesi nel blitz Oasi. Per solidarietà ai Maggio in manette, si vocifera. Ma il sindaco Collica lascia intuire un'altra verità. E spunta pure un volantino anonimo.

Le risposte al “che ne sarà quest’anno della festa di San Sebastiano?” si attendevano fin dalla mattina del 13 gennaio quando, dopo mesi di indagini, i carabinieri chiusero il cerchio attorno alla famiglia Maggio, storici ambulanti barcellonesi nonché sempre in prima fila per l’organizzazione della grande festa patronale, accusati di essere i responsabili principali dei disordini che si verificarono lo scorso anno durante la stessa festa. (Vedi articolo allegato)

Era probabile, infatti, che l’arresto di Orazio Maggio e del padre Salvatore, nonché le misure cautelari nei confronti degli altri figli Domenico e Giuseppe Mariano, dovessero in qualche modo “pesare” nell’allestimento della festa edizione 2015. Così è stato.

Su cinquanta bancarelle che, da domenica pomeriggio, avrebbero dovuto animare le stradine di via Roma, piazza Oasi, piazza Duomo e dintorni, soltanto una quindicina sono state regolarmente montate, e soltanto tra le giornate di oggi e di ieri. Infine nella tarda mattinata di oggi qualcun altro si è unito ai colleghi. Tutti gli altri ambulanti sembra invece che abbiano dato forfait senza alcuna valida spiegazione. Alcuni, soprattutto quelli provenienti da Catania, hanno ritirato le domande presentate al Comune per l’occupazione del suolo esattamente due giorni fa. Altri, invece, hanno semplicemente preferito non aderire alla festa, pur mantenendo la regolare autorizzazione per l’occupazione del suolo.

Così, invece di udire urla e grida per il Santo patrono della città del Longano e l'odore della giaurrina, il dolce tradizionale, quel che hanno udito oggi i barcellonesi è stato un clima diverso, fatto di strascichi e polemiche, ma soprattutto di cose non dette.

Alcuni hanno vociferato che la “disertazione” riguardasse una sorta di solidarietà nei confronti degli arrestati. Altri, invece, hanno voluto distaccarsi con forza da queste illazioni pubblicando una locandina, a firma anonima, in cui si ribadiscono concetti forti come “I barcellonesi si distaccano con orgoglio da quello che in queste ore ad opera di alcuni facinorosi vuol fare apparire Barcellona Pozzo di Gotto come un covo di mafia e malaffare a causa di atteggiamenti e atti posti in essere al solo fine speculativo e strumentalistico”.

"Gli ambulanti che decideranno di montare avranno le istituzioni accanto", ha detto il sindaco Maria Teresa Collica, lasciando intuire che c'è qualcosa di più, dietro la solidarietà agli arrestati, che ha convinto i venditori a disertare. "E' sicuramente una pagina triste della storia di Barcellona – ha commentato l'assessore al ramo David Bongiovanni – proprio quest'anno i commercianti avevano espresso entusiasmo per le modalità con le quali abbiamo organizzato la festa. In 50 hanno chiesto lo stallo, poco più di una decina di loro ha montato. Un'adesione così massiccia alla defezione lascia intuire che ci sia qualcosa dietro, anche se ufficialmente non c'è stata data spiegazione".

Sebbene nessun problema di ordine pubblico si sia manifestato durante le celebrazioni di questa mattina, giornata clou dell’intera festa, sono tanti quelli che ora si domandano cosa sia successo e perché, per il secondo anno di fila, la festa di San Sebastiano sia stata nuovamente rovinata. (Veronica Crocitti)

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