In Consiglio Comunale palloncini e cartelli con scritte anti-omofobe

In Consiglio Comunale palloncini e cartelli con scritte anti-omofobe

In Consiglio Comunale palloncini e cartelli con scritte anti-omofobe

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mercoledì 30 Settembre 2015 - 11:37

Sulla vicenda che ha come protagonista il consigliere comunale del Pd interviene anche l’assessore alle Pari opportunità Panarello, che sollecita un chiarimento. A difesa dell’esponente Pd scende campo il deputato regionale Rinaldi

Il post del consigliere comunale del Pd Nicola Cucinotta e quella frase "Meglio omofobo che sodomita" stanno provocando un vero e proprio terremto mediatico. Molti i siti nazionali su cui è rimbalzata la notizia che ha come “protagonista “ il consigliere messinese, per il quale il segretario regionale del Pd, Fausto Raciti, ha chiesto l’espulsione e contro il quale si è levato un coro di critiche.

Oggi, in Consiglio comunale, un gruppo di persone assiepatosi nella tribunetta della sala Consiglio ha esposto palloncini e cartelloni con scritte anti-omofobe.

In queste ore, si registra anche la presa di posizione dell’assessore alle Pari opportunità, Patrizia Panarello, che ha trasmesso una nota al consigliere comunale Cucinotta, e per conoscenza alla Presidenza del Consiglio comunale e a tutti i consiglieri.

Le sue affermazioni – scrive Patrizia Panarello – in merito alle questioni delle Unioni Civili, dei matrimoni tra omosessuali e alla cosiddetta teoria Gender hanno profondamente ferito tanti cittadini perché potrebbero lasciare intendere una volontà discriminatoria che non può mai essere consentita. L'utilizzo di alcuni termini legati anche a fatti di cronaca che fanno rabbrividire chiunque per la loro inaudita violenza, non possono mai essere giustificati. Pertanto comprende di certo come le sue affermazioni rendano necessario un chiarimento immediato volto a fugare ogni dubbio sul rispetto del principio di pari opportunità e di non discriminazione che vale ancora di più per un rappresentante delle Istituzioni. Dobbiamo dare tutti il nostro contributo – conclude l'assessore – affinché si possa finalmente vivere in una società che include e non esclude, che si apra all'uguaglianza e alla piena espressione dei diritti per tutti, non creando ghetti, barriere e steccati ideologici”.

A difendere il consigliere Nicola Cucinotta ci pensa il deputato regionale dei Pd, Franco Rinaldi, che contesta la richiesta di Raciti di fare fuori dal partito il rappresentante messinese: “Esprimo personale e politica solidarietà al consigliere comunale del PD Nicola Cucinotta. Un eventuale provvedimento di sospensione adottato dal Segretario Regionale Raciti appare oltremodo inopportuno”.

Secondo il parlamentare regionale occorre evidenziare due aspetti della vicenda, che vengono illustrate in un comunicato stampa. “Il PD in cui mi riconosco – scrive – non è un partito nei valori che è sottomesso ad una visione laica, libertaria, atea. Sebbene, come molti commentatori hanno sempre sostenuto, l'originario peccato di "fusione a freddo" non è mai stato redento da un percorso di contaminazione reale tra due storie diverse, mi sembra doveroso ri-affermare che lo spazio per chi manifesta con coerenza un credo e una fede cristiana non può essere negato o sottovalutato.

Anche io pongo come priorità assoluta dell'agire in politica la tutela della famiglia. Anche io sono contrario per la adozione delle coppie gay. E allora? Per questo motivo non sarei democratico? La parola "democratico" ha ancora un senso se dinanzi ad una legittima esternazione, magari con toni diretti e forti perché provocati, si esplicita un pensiero autentico?
Per quanto mi riguarda, per esempio come nel caso del registro delle unioni civili, ritengo che un fenomeno sociale che assume rilevanza è corretto che venga disciplinato. Il concetto è tramandato da millenaria consapevolezza dei dottori del diritto. Tuttavia, ciò non può comportare per converso la negazione di una visione dell'impianto della società che risponde ad una cultura della tradizione come accolta nella Carta Fondamentale”.

Il secondo aspetto , secondo Rinaldi , è collegato ai travagli intreni del partito democratico. A suo modo di vedere, infatti, “la segreteria regionale così sollecita sul caso rimbalzato dai social continua a essere disattenta sulle vere questioni che interessano davvero ai siciliani. D'altronde – continua Rinaldi – si lascia sempre intravedere una mira sugli equilibri interni del PD messinese e al contempo un orizzonte sfocato sui temi dello sviluppo, della crescita, della occupazione, della infrastrutturazione e … perché no della credibilità di un governo sempre più fragile e indifendibile”. Insomma, secondo il parlamentare Rinaldi la segretaria regionale si occupa di certi temi e non di altri per distogliere l’attenzione dalle questioni importanti.

Linea simile per il deputato regionale Nino Germanà: “I temi affrontati dal consigliere Cucinotta sono molto delicati. Il giudizio, sempre che lo si voglia esprimere spetta alla sensibilità di ognuno e i partiti dovrebbero lasciare libertà di pensiero e su questo punto sono solidale con il consigliere Cucinotta. Da parte mia, ho molti veri amici gay e, anche se sono convinto che la famiglia tradizionale vada difesa e sono contrario alle adozioni, sulle unioni civili e sui riconoscimenti dei diritti alle coppie di fatto, sono assolutamente favorevole. Non si può essere ipocriti – continua il deputato regionale – e far finta che non esista una realtà fatta di uomini e donne che hanno le nostre stesse sensibilità e che vivono le nostre stesse difficoltà se non addirittura aumentate proprio da quella ipocrisia sociale che io non amo. Pensiamo soltanto a tutti quei gravi episodi dei quali si è macchiata la cronaca in questi ultimi anni e che hanno visto ragazzini adolescenti perseguitati da un non giustificabile sfottò dei propri coetanei arrivare a gesti estremi. Ribadisco, comunque, – conclude Germanà – che si tratta di giudizi e posizioni personali che non possono riguardare le segreterie di alcun partito".

2 commenti

  1. FATE LE PERSONE SERIE O I SERI COME SI SUOL DIRE. PENSATE CHE SIETE IN UNA CITTA’ CHE NON HA PIU’ ONORE E DIGNITA’ IN ITALIA. SCOMPARSA E UMILIATA NON INVITATA NELLE GRANDI E IMPORTANTI OCCASIONI, MA SE INVITATA NON ENTRA PER MANCANZA DI CRAVATTA E CAMIC E SCARPE. MA QUESTA E’ CITTA’? MA E’ UN PAESINO SPERDUTO NEL DESERTO DELL’AGONIA DEL NON FAR NIENTE LA MALINCONIA SONO LE TUE MALATTIE PER LA CITTA’ DELLO STRETTO E VOI PENSATE A FARE POLVERE E BUFFONATE COME SI VEDE CHE SOLTANTO DUE DETTI ANTICHI VIVONO A MESSINA PRIMA CANTA IL GALLO GRANDE E POI IL GALLO PICCOLO (PICCOLO SIETE VOI POVERI MESSINESI DELLA MIA EX CITTA’) L’ALTRO E’ VENTO PISCISTOCCU E MALANOVA. FINITELA DI FAR CREDINATE SIETE ADULTI INCULCATE ONORE E DIGNITA’ CHE MANCA

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  2. FATE LE PERSONE SERIE O I SERI COME SI SUOL DIRE. PENSATE CHE SIETE IN UNA CITTA’ CHE NON HA PIU’ ONORE E DIGNITA’ IN ITALIA. SCOMPARSA E UMILIATA NON INVITATA NELLE GRANDI E IMPORTANTI OCCASIONI, MA SE INVITATA NON ENTRA PER MANCANZA DI CRAVATTA E CAMIC E SCARPE. MA QUESTA E’ CITTA’? MA E’ UN PAESINO SPERDUTO NEL DESERTO DELL’AGONIA DEL NON FAR NIENTE LA MALINCONIA SONO LE TUE MALATTIE PER LA CITTA’ DELLO STRETTO E VOI PENSATE A FARE POLVERE E BUFFONATE COME SI VEDE CHE SOLTANTO DUE DETTI ANTICHI VIVONO A MESSINA PRIMA CANTA IL GALLO GRANDE E POI IL GALLO PICCOLO (PICCOLO SIETE VOI POVERI MESSINESI DELLA MIA EX CITTA’) L’ALTRO E’ VENTO PISCISTOCCU E MALANOVA. FINITELA DI FAR CREDINATE SIETE ADULTI INCULCATE ONORE E DIGNITA’ CHE MANCA

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