De Luca torna al tavolo con gli ambulanti: "Ecco come uscire dall'abusivismo"

De Luca torna al tavolo con gli ambulanti: “Ecco come uscire dall’abusivismo”

Carmelo Caspanello

De Luca torna al tavolo con gli ambulanti: “Ecco come uscire dall’abusivismo”

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giovedì 23 Agosto 2018 - 09:40

L'incontro di oggi definito "proficuo" dal primo cittadino: "Abbiamo preso atto di alcune richieste che possono essere positivamente valutate"

La quiete dopo la tempesta era arrivata già ieri, al culmine di una “burrasca” che tuttavia potrebbe avere ancora strascichi in seguito all' annunciata denuncia nei confronti di qualche ambulante abusivo che avrebbe alzato il tono e superato il limite.

Il sindaco, Cateno De Luca, questa mattina è tornato al tavolo con gli ambulanti abusivi nella Sala Ovale di Palazzo Zanca per trovare una soluzione che metta fine alle irregolarità. Lo scontro di ieri sembra già un ricordo. Quello di oggi è proceduto sui binari di un dialogo definito “costruttivo” dallo stesso primo cittadino. De Luca racconta agli interlocutori quanto già ha avuto modo di constatare nel corso del suo ancor breve mandato.

Cita episodi, compreso quello della bottiglietta d’acqua che ha acquistato ad una festa patronale con scadenza aprile 2017. Poi il sindaco va al cuore della questione: “Abbiamo preso atto di alcune richieste che possono essere positivamente valutate ed abbiamo ribadito che il percorso di contrasto all’abusivismo continuerà anche a tutela dei consumatori.

Abbiamo incaricato l’assessore alle Attività produttive Dafne Musolino – prosegue De Luca – di predisporre una proposta complessiva da discutere entro un mese per tradurla in un apposito provvedimento amministrativo in relazione alle competenze del palazzo municipale”. Il punto di partenza potrebbe essere uno sportello unico che rappresenti per gli ambulanti un punto di riferimento concreto al fine di superare gli ostacoli burocratici. Anche oggi il sindaco De Luca e l’assessore Musolino hanno dimostrato “massima disponibilità”, ma ribadiscono entrambi che “non ci sarà dialogo con chi non intende mettersi in regola”.

Un commento

  1. Ma perché non portate un modulo prestampato da pagare e firmare a chi viene controllato e risulta non essere in regola? Dovrebbe essere valido un anno oppure date un permesso di prova gratuito per un mese. Ci sono anche le esenzioni come per il mercatino dell’usato come quello che costeggia il cimitero oppure se produco qualche cassetta di arance o di prugne in più per uso familiare non ditemi che devo buttarla perché non si ricavano neppure le spese di trasporto e con le ore che si perdono non può essere classificato come lavoro. La regione spesso ha elargito finanziamenti e agevolazioni contro l’abbandono dei piccoli proprietari terrieri che tante volte si rivelano falsi. Mi sembra che anche al livello comunale ci si potrebbe accordare.

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