Caso Fascetto, giudice accusata di dossieraggio: "Voglio parlare"

Caso Fascetto, giudice accusata di dossieraggio: “Voglio parlare”

Alessandra Serio

Caso Fascetto, giudice accusata di dossieraggio: “Voglio parlare”

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mercoledì 05 Ottobre 2022 - 07:23

Maria Fascetto Sivillo vuole raccontare la sua verità sul caso della concussione ai danni di Riscossione Sicilia

MESSINA – Sarà sentita il prossimo 28 febbraio dalla Corte di Messina che conduce uno dei suoi processi, Maria Fascetto Sivillo, espulsa dai ranghi dopo il caso del “dossieraggio” ai danni di Riscossione Sicilia. Lo ha spiegato ieri la stessa magistrata catanese, che ha chiesto e ottenuto dai giudici (il collegio della Corte d’Appello è presieduto dalla dottoressa Grimaldi) di poter rendere spontanee dichiarazioni. Ed ha preannunciato che parlerà a lungo, perché vuole fornire importanti informazioni.

Il rinvio a febbraio prossimo è arrivato al termine di una udienza ricca di colpi di scena. La giornata era cominciata infatti con la lettura dell’ordinanza del presidente del Tribunale, che ha detto no alla richiesta, avanzata dall’avvocato Carlo Taormina che difende Fascetto, di unificare i due procedimenti in corso a Messina: il primo che arriva da un precedente annullamento della Cassazione e nato dalle denunce di Riscossione, e quello “collaterale” che coinvolge anche magistrati, appartenenti alle forze dell’Ordine e ancora una volta Riscossione e che raccoglie una serie di querele e denunce, tutte ruotanti intorno l’attività di “dossieraggio” di cui è accusata la Fascetto. Anche l’avvocato Giovanni Mannuccia, legale di Riscossione, si era opposto alla richiesta di trattare insieme i due processi.

Appuntamento al 28 febbraio

Dopo il rigetto da parte del Tribunale, sono quindi cominciati, uno dopo l’altro, i due processi. Così, la Corte presieduta dalla dottoressa Sciglio, che si occupa del “processo bis”, ha aperto il dibattimento e stilato l’elenco delle persone che saranno sentite come testimoni ammessi e le prove che saranno vagliate, per poi rinviare alla prossima udienza, anche questa fissata al febbraio prossimo. E’ poi toccato al collegio presieduto dalla dottoressa Grimaldi, a cui l’avvocato Antonio Spiccia, per Taormina, ha presentato la prima richiesta: riaprire tutta l’istruttoria per sentire nuovamente tutti quanti, a cominciare dall’avvocato Fiumefreddo di Riscossione. Anche in questo caso, l’avvocato Mannuccia si è opposto.

Dopo quasi due ore di camera di consiglio, la Corte ha detto no al “nuovo processo”, ed ha rinviato al 28 febbraio prossimo per sentire l’accusa ma, ancor prima, dare la parola alla principale protagonista di uno dei tanti scandali che hanno scosso il mondo della giustizia negli ultimi anni.

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