cronaca

Caso Fenapi, a gennaio la sentenza per De Luca

Slitta al 10 gennaio prossimo la sentenza per il sindaco di Messina Cateno De Luca. Oggi il giudice monocratico Simona Monforte ha ascoltato l’Accusa, che ha chiesto la condanna a 3 anni per il creatore dei Caf Fenapi imputato di evasione fiscale e false fatture. Nel pomeriggio ha dato la parola ai primi difensori e allo stesso De Luca che ha chiesto di rilasciare dichiarazioni spontanee, poi, intorno alle 17.40, ha fissato la nuova udienza, calendarizzandola per la prima data utile al suo ruolo, dopo le feste natalizie.

Il Pm Massa al processo Fenapi

Stamane il PM Francesco Massara ha chiesto che vengano dichiarate prescritte un gran numero di ipotesi di false fatture, in particolare quelle legate agli anni 2009, 2010 e quasi tutto il 2011. Alcune prescrizioni, ha spiegato, maturerebbero comunque a giorni.

Ha poi invocato l’assoluzione nel merito di tutti dall’accusa principale con formula dubitativa, chiedendo al giudice di condannare soltanto De Luca e Carmelo Satta, ad un anno e mezzo per questo processo che diventano 3 anni in continuazione con le precedenti condanne, ed a 2 anni per il commercialista Ciatto, in sostanza per l’accusa di evasione fiscale.

Hanno poi parlato i difensori – tra gli altri gli avvocati Massimo Brigandì, Giovanni Mannuccia, Carlo Taormina, Emiliano Covino e Tommaso Micalizzi – e ha preso la parola lo stesso De Luca, respingendo l’accusa di essere la “mente” e l’unico gestore di fatto di tutta la galassia che ruota intorno al Fenapi. Alle 17.40 circa la decisione: tutto rinviato al 2022.