Furci. Tassa sui rifiuti, evasi 900mila euro. Acqua, continuano i tagli

Furci. Tassa sui rifiuti, evasi 900mila euro. Acqua, continuano i tagli

Carmelo Caspanello

Furci. Tassa sui rifiuti, evasi 900mila euro. Acqua, continuano i tagli

Tag:

giovedì 06 Aprile 2017 - 09:26

Soltanto il 27,50% ha pagato la Tari negli ultimi 5 anni. Tariffa aumentata, ma solo per chi... paga

FURCI. Solo il 27,50% degli utenti di Furci (poco più di 3mila e 500 residenti) negli ultimi cinque anni ha pagato la Tari, la famigerata tassa sui rifiuti solidi urbani. Un dato sconcertante quello emerso nel corso dell’ultima riunione del Consiglio comunale, che peraltro ha comportato un sensibile aumento dei costi. Ovviamente di chi già paga. “Il totale della somma prevista in entrata ma che di fatto non è stata incassata – ha spiegato il presidente del Consiglio comunale, Gianluca Di Bella – ammonta a circa 900mila euro.

Il revisore dei Conti ha proposto dei suggerimenti per coprire questa cifra – ha proseguito – che ha determinato un incremento del Piano tariffario Tari per il 2017”. La minoranza è perentoria: “Mi sa che a Furci – sbotta il capogruppo, Francesco Rigano – solo i fessi pagano le tasse. Il dato è allarmante, in quanto fa emergere che il 73% dei furcesi non pagherebbe il balzello sui rifiuti. Ciò significa che non c’è riscossione e il Comune si ritrova al collasso. Siamo molto oltre il fisiologico. Il revisore dei conti – sottolinea Rigano – ha dato il parere favorevole sul Piano tariffario alla condizione di aumentarlo di 180mila euro in modo tale da innalzare il livello di entrate. E questo vuol dire che chi già paga dovrà pagare ancora di più. Non è tollerabile. Ed è per questo che la minoranza ha deciso di votare contro, in quanto non possiamo assolutamente permetterci di far pagare la spazzatura il doppio a chi ha sempre fatto il proprio dovere”. La situazione non sarebbe tanto diversa per quanto concerne il pagamento del servizio idrico. Anche qui ci sono notevoli somme in entrata non riscosse.

L’Amministrazione ha pensato ad un giro di vite, che ha portato al distacco di numerosi contatori. C’è chi già si è precipitato in municipio a pagare, anche titolari di pubblici esercizi, che negli anni hanno accumulato svariate migliaia di euro di debiti nei confronti dell’ente locale. Tanti i nuclei familiari che stanno cercando di mettersi in regola. C’è chi deve sborsare 2 o 3 mila euro. Cifra accumulata in anni di evasione del tributo. Una situazione insostenibile, alla quale bisogna far fronte e al più presto attraverso gli uffici preposti. L’andazzo che si è protratto per anni non può che portare il Comune sull’orlo del dissesto.

Carmelo Caspanello

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007