Caso Scurria. “No al risanamento a Messina merce di scambio politico”

Caso Scurria. “No al risanamento a Messina merce di scambio politico”

Redazione

Caso Scurria. “No al risanamento a Messina merce di scambio politico”

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sabato 15 Febbraio 2025 - 14:44

Così il consigliere Alessandro Geraci (M5S) sulla rimozione di Scurria come sub-commissario: "Dispiace la sua revoca, era attento al territorio"

MESSINA – “Lo scontro politico e le future alleanze mi auguro che non siano terreno di gioco a discapito dei cittadini meno fortunati. Il risanamento a Messina non deve diventare merce di scambio politico. La questione “baracche” è sociale prima ancora che edilizia. Servono adeguate capacità umane per proseguire nel lungo iter di risanamento e dialogo trasversale con tutte le forze politico/associative della città”. Così il consigliere della Terza municipalità Alessandro Geraci (M5S) sulla rimozione di Marcello Scurria come su commissario.

“Dispiace che sia stato rimosso Scurria”

Alessandro Geraci

Continua l’esponente in quota 5stelle: “Al netto delle appartenenze politiche, dispiace che sia stato rimosso l’avvocato Scurria. Come sub commissario al risanamento di Messiba, nel tempo, ha dimostrato empatia verso il territorio e disponibilità al dialogo. Era il 2018 quando da presidente Arisme partecipava, insieme all’assessore Salvatore Mondello, a un incontro da me organizzato presso la parrocchia di Bisconte per discutere proprio del futuro del villaggio. Un’assemblea pubblica molto partecipata in cui ho cercato di spiegare, insieme ai residenti, che Bisconte andava gestito diversamente rispetto agli altri ambiti di risanamento, perché appunto la struttura urbanistica e la tipologia di “casette” era diversa da altri contesti peggio degradati”.

Continua Geraci: “Così come a più riprese ho esternato il diniego da parte del territorio nel vedere nuovi “palazzoni”, che presto sarebbero diventati alloggi ghetto, come già avvenuto con i 189 alloggi costruiti nel 2006 sempre nello stesso villaggio. Chiaro esempio di risanamento fallimentare. Input recepiti in parte dall’amministrazione Basile ma soprattutto dall’avvocato Scurria che, con umiltà e capacità di ascolto, ha fatto propri, arrivando all’odierno progetto Ca-Bis. Progetto che parla di rigenerazione urbana, cercando di mantenere lo status attuale di villaggio, evitando violente trasformazioni peggiorative”.

“Schifani nomini un adeguato sostituto”

“Mi auguro – conclude il consigliere – che il presidente della Regione scelga un adeguato sostituto che possa continuare il lavoro fatto fino adesso, in cui al centro della delicata questione ci siano le famiglie, le emergenze sociali, i soggetti fragili. E che non diventi invece un ruolo da dare come merce di scambio politico”.

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