Variante al Prg finisce nelle "mani" del commissario ad acta senza passare dal Consiglio comunale

Variante al Prg finisce nelle “mani” del commissario ad acta senza passare dal Consiglio comunale

Danila La Torre

Variante al Prg finisce nelle “mani” del commissario ad acta senza passare dal Consiglio comunale

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mercoledì 04 Marzo 2015 - 15:38

La presidente del Consiglio comunale Barrile segnala alcune anomalie e scrive al segretario/direttore generale Le Donne e all’assessore all’Urbanistica De Cola. Sotto "accusa" il Dipartimento diretto da Vincenzo Schiera

Una variante del piano regolatore generale sarà approvata dal Commissario ad acta senza prima passare dal Consiglio comunale, organo competente in materia . Non è la prima volta che accade in quel di Palazzo Zanca, ma stavolta la presidente del Consiglio comunale, Emilia Barrile, ha preso carta e penna e ha scritto al segretario/direttore generale, Antonio Le Donne, e all’assessore all’Urbanistica, Sergio De Cola, ai quali fa sapere che i consiglieri comunali non sono stati informati di questa come di altre vicende in cui un commissario si è sostituito al Consiglio comunale .

La massima rappresentante del Civico Consesso spiega nella nota di «essere informalmente venuta a conoscenza dell’insediamento del commissario ad acta, Venerando Russo, avvenuto il 12 agosto 2104…affinché provveda agli adempimenti di legge relativi all’adozione di una variante parziale del PRG ..»

Si tratta nello specifico della «variante parziale per la modifica del Piano regolatore generale a seguito di errori materiali. Errore materiale n.58 proposto da Consiglio Antonio»

Secondo quanto scrive la presidente Barrile, dal 12 agosto ad oggi, la presidenza del Consiglio non è mai stata messa al corrente della procedura avviata per volontà del Tar di Catania né degli atti che hanno determinato l’insediamento. La numero uno del Consiglio comunale è convinta che il Consiglio Comunale sia stato scavalcato, pur «avendo esclusiva competenza sulla materia». La presidente Barrile lamenta inoltre «aggravi erariali per il nostro Ente conseguenti all’insediamento del commissario ad acta», che ovviamente ha un costo per le casse di Palazzo Zanca, legato alle trasferte e ai rimborsi spese.

Nel mirino di Emilia Barrile finisce il Dipartimento diretto da Vincenzo Schiera, che – secondo quanto riferisce la massima esponente del Consiglio comunale – già altre volte non ha avvisato la presidenza dell’arrivo di un soggetto terzo per l’approvazione di una variante al Prg: «nel nostro Ente – scrive infatti – l’insediamento di un commissario ad acta in materia urbanistica non è inusuale».

La presidente Barrile chiede, quindi, al segretario/direttore generale Le Donne «di assumere nei confronti dei Dipartimenti competenti le iniziative più idonee ad evitare per il futuro l’insediamento dei commissari» e lo invita a sollecitare gli uffici di Palazzo Zanca ad informare il Consiglio comunale «di fatti, circostanze e procedimenti sulle materie di sua competenza».

Danila La Torre

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