La globalizzazione dell'indifferenza e i bagnanti di Pachino

La globalizzazione dell’indifferenza e i bagnanti di Pachino

Rosaria Brancato

La globalizzazione dell’indifferenza e i bagnanti di Pachino

domenica 25 Agosto 2013 - 06:06

E' finita in prima pagina la catena umana dei bagnanti di Pachino che, vedendo il barcone di immigrati, si sono improvvisati soccorritori per salvarli. Napolitano ha detto: avete fatto onore all'Italia. Il leghista Salvini ha replicato: che palle! Ha ragione papa Francesco, viviamo nell'era della globalizzazione dell'indifferenza. Io mi sono sentita fiera di essere siciliana.

Il 15 agosto sulla spiaggia di Monachella, a Pachino, in provincia di Siracusa, c’erano decine di bagnanti, armati di racchettoni, olio solare, teglie di pasta al forno, panini, asciugamani e settimane enigmistiche per trascorrere nel modo più tradizionale il Ferragosto. Ma tra un castello di sabbia e un ombrellone è apparso in lontananza un barcone, con un doloroso carico di immigrati che hanno iniziato a gettarsi in acqua, tra disperazione e speranza. E’ stato così che le famiglie del ferragosto pachinese chi in pareo, chi in costume, chi in canottiera, hanno lasciato il posto al sole per fare una catena umana e salvare 160 immigrati che rischiavano la vita. Le immagini di questi siciliani senza la divisa della guardia costiera, senza facce da eroi, signori con la pancia, signore senza tacchi a spillo ma col sorriso preoccupato delle “mamme” sono finite in prima pagina. Continuano ad arrivare questi barconi della disperazione, carichi di donne, bambini, uomini, provenienti da quell’Africa nera che un tempo non troppo lontano siamo stati noi della Sicilia. Hanno colpito tutti le immagini dei bagnanti che hanno aiutato i profughi, improvvisandosi soccorritori, senza avere altra forza che quella che unisce tutti gli appartenenti all’umanità. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ringraziato questo sparuto gruppo di bagnanti: “Avete fatto onore all’Italia. La solidarietà è stata più forte dei pregiudizi e della paura”. Poche ore dopo, su facebook il leghista Matteo Salvini ha attaccato: “Napolitano dice che la catena umana per i migranti fa onore all’Italia. Che palle! Ora li manterrà il signor Napolitano? A quando, caro ex comunista, una catena umana per aiutare i 4 milioni di disoccupati italiani?".

La buona notizia è che noi siamo migliori della classe politica che ci rappresenta. La prima obiezione che verrebbe da fare a Salvini è che quei 160 immigrati, così come gli altri (gran parte dei quali non resta in Italia ma raggiunge l’Europa), non toglie il lavoro ai nostri disoccupati. Semplicemente perché fa quello che noi non facciamo più e abbiamo fatto quando eravamo noi quelli che venivano messi in quarantena in America per toglierci i pidocchi e vedere se portavamo strane malattie oltre alla miseria. Loro sono gli ultimi, quelli che fanno i mestieri che non facciamo più, lavano i nostri bagni e gli escrementi dei nostri anziani, per due euro raccolgono pomodori e lavorano nell’edilizia. I 4 milioni di disoccupati italiani non lo sono per colpa degli immigrati. E non accetterebbero mai di passare la notte a prostituirsi agli angoli di una strada per pochi euro e troppe botte. Gli ultimi non sono medici né ingegneri, nonostante potrebbero esserlo, se i loro sogni non fossero annegati molto prima di arrivare a Pachino o a Lampedusa. Ma non è su questo terreno che si può rispondere ad un leghista. Sono certa che l’intera spiaggia che si è alzata nello stesso istante per andare a salvare vite umane, non ha avuto il tempo per pensare a Salvini o a Napolitano o a chiunque altro. Ha visto un uomo che rischiava di annegare dopo aver attraversato l’inferno per venire qui in cerca di vita. Non ha pensato, è stato il cuore che ha fatto alzare all’unisono gambe grassocce e abbronzate. Chi trascorre il ferragosto in una spiaggia libera, peraltro, caro Salvini, e non a Miami o a Forte dei Marmi, fa parte di quei 4 milioni di disoccupati o rientra tra quelle famiglie che a mala pena arrivano a fine mese. Sa cosa è la fame, sa cosa è la paura di perdere tutto, sa cosa significa volere per i propri figli un futuro diverso dal proprio, migliore, sa cosa significa guadagnare a fatica un metro di mare in più. Sa cosa significa ingoiare umiliazioni e sogni guardando avanti. Penso che sia stato questo sentimento a far alzare un’intera spiaggia. Ed è così bello parlare di sentimento in tanto squallore. Mi piace che siamo stati noi siciliani, noi terroni, noi mafiosi, noi corrotti, a dare questo grandissimo esempio di umanità. Non dico solidarietà, dico umanità, che è molto di più. Quando papa Francesco è stato a Lampedusa, ha detto una frase che mi ha colpito: “no alla globalizzazione dell’indifferenza, in una società che ha dimenticato l’esperienza del piangere”.

Le parole di papa Francesco ci inchiodano davanti alle nostre responsabilità di gente troppo abituata a stare davanti alla tv o al computer a commentare le tragedie. La globalizzazione dell’indifferenza riduce l’universo al nostro giardino, anzi, alla nostra stanzetta, oltre la quale qualsiasi cosa accada, a chiunque accada non ci riguarda. Piangere ci rende umani, anche piangere di fronte ad un dolore che apparentemente non ci riguarda perché non è la nostra famiglia, ma invece ci riguarda sempre. Quella gente in spiaggia ha visto un uomo che moriva e l’ha salvato. Forse a Salvini questo annoia. “Che palle!!” ha commentato. A me in quest’estate di tette e corna vip annoia molto di più leggere con chi si è fidanzata la sorella di Belen e cosa pensano ogni tre minuti i legali di Berlusconi o il Pd. Mi ha emozionato di più leggere questa notizia. Non cambierà nulla. I barconi continueranno a sbarcare, Belen si sposerà sotto i riflettori, Berlusconi deciderà cosa fare e il Pd lascerà che altri decidano per il partito. Che palle. Quando c’erano i “respingimenti” migliaia di profughi, mentre l’Italia faceva finta di non saperlo, tornavano indietro, da quella spiaggia dalla quale erano partiti. Lì li aspettava la morte. Morivano nel deserto libico, di fame, sete, lungo il tragitto di rientro dove venivano abbandonati. Non vederli ci ha ripulito la coscienza. I bagnanti di Pachino non erano davanti alla tv, hanno visto una tragedia palpitare davanti ai loro occhi. Avrebbero salvato anche Salvini se fosse accaduto a lui, senza chiedergli il permesso di soggiorno. Non so se hanno visto in quegli occhi quelli dei nostri trisnonni emigrati ovunque, noi che il sangue africano e le lacrime e il sudore ce li abbiamo nelle vene e ce lo siamo scordato. Non hanno idea cosa sia la globalizzazione dell’indifferenza. Hanno visto in quegli occhi semplicemente gli occhi di un essere umano, del loro vicino di casa, del compagno del figlio, di uno che gli ha lasciato il posto sul tram. E hanno reso onore alla vita. Mi sono sentita fiera di essere siciliana.

Rosaria Brancato

11 commenti

  1. io farei provare la fame e la disperazione a tutti questi luminari della politica, chissà mai gli si sviluppi il cervello.

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  2. Ci siamo talmente assuefatti al cinismo ed all’indifferenza che il gesto di questi bagnanti, direi quasi naturale tra esseri umani,faccia notizia come se fosse un grandissimo atto di eroismo.La notizia,però,è stata “ovviamente” strumentalizzata dai “mass media” nel alveo, più ampio, della problematica dell’accoglimento dei profughi.Ma qui cominciano, a mio modesto parere, le differenze. Ed è necessario contestualizzare. Per farmi comprendere farò dei paragoni, forse troppo forti o indebiti, giudicherete voi. Un conto è aiutare la vecchina caduta da terra, l’altro è ospitarla a casa propria vita natural durante. Un conto è per un soldato non finire il nemico appena colpito un’altro è offrirgli ospitalità e atteggiamento cameratesco. No! No! Non mi sono assuefatto al cinismo! Ma neanche ad un ipocrita ” politically correct!! Fare credere che in questo paese, A DIFFERENZA DI QUANTO AVVIENE in tutti i paesi del mondo, l’ingresso e la permanenza è garantito a tutti è pura follia.Ci sono dei motivi sanitari, sociali, politici e specialmente di sicurezza che nessuno può misconoscere.Una cosa è ” aggiungere un posto a tavola” l’altra è il rischio di essere in balia dei nuovi commensali.

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  3. cara Rosaria,

    complimenti per l’articolo,

    non deve farci paura la crisi economica quanto quella CIVICA, un ritorno a i valori, il condividere le sofferenze altrui, ci aiuterebbe e non poco a superare i momenti difficili.

    In merito a SALVINI devi sapere che già a 20 anni era consigliere a Milano,
    penso (e il pensiero non è condannabile) che non ha studiato,
    non conosce la storia,
    per lui Garibaldi è un corso,
    Neil Armstrong un clandestino sulla luna,

    conosce solo l’Albania, per essersi informato su quanto costa una laurea “MODELLO TROTA”,

    non diamogli importanza IGNORIAMOLO!

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  4. aiutare il prossimo e’ un dovere cristiano, specialmente per chi scappa da guerre e dittature. e’ molto facile criticare da chi sta dalla parte del benessere e della pace, pero’ l’italia non si puo’ prendere il carico di tutta questa povera gente e dovrebbe essere aiutata da tutta la comunita’ europea con una task force sul nostro territorio, anche se dopo vengono smistati nei vari paesi. non e’ possibile che lampedusa sopporti questi sbarchi continui, la gente del luogo e anni che accolgono tutta questa gente e anche con carita’ cristiana hanno sopportato tutto cio’. pensate se messina venisse presa d’assalto quotidiamente da sbarchi quello che succederebbe, sicuramente saremmo impreparati e la citta’ andrebbe in tilt. prendiamo il caso malta, li anche perche e’ un piccolo stato quando avvistano un imbarcazione di immigrati li fanno subito allontanare anche con la forza e diplomaticamente chiedono aiuto all’italia, ma se l’italia rifiutasse li farebbero morire tranquillamente. cmq in italia circola tanta gente comunitaria e extracomunitaria che commettono tanti reati anche molto cruenti, pensate ai tanti incidenti stradali con la conseguenza di gente ammazzata da alcolizzati e drogati e sono quasi tutti di fuori se non c’erano a quest’ora erano vivi. e’ un argomento molto complesso e articolato, per me gli uomini sono tutti uguali e tutti hanno il diritto di cercare di vivere il meglio possibile pero’ in italia siccome le leggi fanno acqua e non vengono applicate in modo severo le mele marce approfittano della situazione. come si dice spesso: si fanno le cose all’italiana!

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  5. Il gesto di quei bagnanti è stato un atto “normalissimo”.Aiutare gente in difficoltà,ancor più se bambini e donne,è un dovere umano di tutti noi.
    Poi ovviamente entrano in gioco i giornalisti e quel dinosauro di Napolitano che parlano di eroismo…FATE RIDERE.
    In quanto al fenomeno immigrazione ,credo sia positivo solo nel momento in cui è gestibile,quando ci sono risorse e servizi disponibili per tutti(intendo lavoro,case,assistenza in generale),nel momento in cui la misura è colma(in Italia lo è già da decenni)purtroppo bisogna bloccare tutto,fare un tavolo serio di confronto col resto dei paesi di questa fantomatica Europa e magari smettere di andare a bombardare i paesi d’origine di questi emigranti in nome della PETROLdemocrazia,ops Democrazia volevo scrivere…Libia,Afganistan,Iraq,Egitto,Palestina e tra un pò toccherà alla Siria,ultimo baluardo!
    OGNI TERRA HA IL PROPRIO POPOLO,OGNI POPOLO HA LA PROPRIA TERRA!
    DISTINTI SALVTI,Tomahawk

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  6. L’esibizionismo della non-indifferenza? Tempo fa si gridò allo scandalo per la supposta indifferenza dei bagnanti verso l’annegamento di un marocchino a S.Agata. Titoli indignati, prima pagina della Gazzetta, ben sei colonne!.
    ERA UN FALSO, lo abbiamo saputo, le foto erano “tagliate” opportunamente per poter gridare “al razzismo e all’indifferenza”, ma abbiamo fatto finta di niente.

    Tempo addietro, un pittore (che non citerò perché ben conosciuto specialmente nella cattiva coscienza dei suoi “amici”) in preda all’alcool ha dato un bastone in testa ad un egiziano che vende le rose, egiziano anch’egli conosciuto per i suoi modi irritanti e aggressivi. E’ stata orchestrata una campagna mediatica sul presunto razzismo di questo pittore, con tanto di sfilata di associazioni provviste di insegne adeguate, campagna che ha “determinato” il pubblico ministero e “minato” il giudizio dei giudici ed ha intimorito gli “amici” del pittore al punto di consigliarli di “starsene alla larga”. RAZZISMO NON C’ERA, ed il “pittore” in questione è stato sempre multietnico visto che viveva benvoluto in mezzo a extracomunitari. I suoi “amici” non hanno fatto nessuna “catena umana” davanti al tribunale… ma questa non si chiama “indifferenza” perché non è spendibile in maniera “multimediale”.

    Adesso si vorrebbe far credere alla “catena umana” spontanea, con tanto di signore in pareo e tubetti di crema solare abbandonati in un afflato umanitario. Il tutto ripreso da videocamere telefonini foto eccetera. Roba da sbarco in Normandia o Guerra del Golfo.

    Almeno in America mettevano i “migranti” siciliani in quarantena, perché è giusto è una precauzione necessaria.. considerate le condizioni igienico sanitarie della situazione e soprattutto del momento storico. Non era certo questo razzismo, ma precauzione responsabile.

    Quella di Pachino è stata una pessima fiction per di più ostentazione di irresponsabilità buonista, come quei signori che al semaforo danno la monetina al bambino sbattuto lì intere giornate a chiedere l’elemosina, ma dopo l’incrocio non pensano più a tutto quello che c’è dietro. E più importante, passato il semaforo “il loro afflato buonista si è placato”. Soddisfatto “dal bel gesto”.

    Papa Bergoglio ha detto uno slogan sul quale nessuno può trovare qualcosa da ridire. “NO ALLA GLOBALIZZAZIONE DELL’INDIFFERENZA”. Molti altri lo hanno detto prima di lui, è una frase tautologica che non prevede neanche fazioni contrapposte. Non è un “No Muos” o “No Ponte”.

    E’ come quei temini facili facili sulla “Pace del Mondo” che si danno ai bambini a Natale. Gli stessi bambini che giocano alla guerra con le armi giocattolo (ma ci sono bambini nel mondo che sono costretti a fare la guerra con le armi vere).
    E non restare indifferenti è anche VIOLARE IL SEGRETO MILITARE E DENUNCIARE QUALI MASSACRI VENGANO COMPIUTI PER “LA PACE NEL MONDO”.

    IL signor BARACK OBAMA IL 9 10 2009 HA RICEVUTO IL NOBEL PER LA PACE ma non mi sembra abbia difeso il soldato MANNING, non mi pAre che abbia difeso ASSANGE.

    Adesso mi aspetto che “IL COMITATO DEI PAREO e delle creme solari” di Pachino, forti della risonanza multimediale OTTENUTA con il “bel gesto” e, I TANTI GIORNALISTI che operano mel multimediale CHE HANNO APPLAUDITO AL GESTO anche se non siciliani PROMUOVANO UNA PETIZIONE PER CHIEDERE CHE QUEL PREMIO NOBEL VENGA TOLTO AD OBAMA ED ASSEGNATO A MANNING.
    e TANTO PER INIZIARE sindaco Accorinti tra le sue magliette ne indossi una in difesa di Manning.

    MI SAREI ASPETTATO GIA’ CHE, invece della telenovelas arcoriana L’INFORMAZIONE AVESSE DATO VITA AD UN MOVIMENTO IN FAVORE DI MANNING e del suo gesto coraggioso.

    Ma ci sono gesti e gesta.
    NO ALLA GLOBALIZZAZIONE DELL’ INDIFFERENZA, ma anche
    NO ALLA GLOBALIZZAZIONE DELL’ IPOCRISIA

    PS: Io Salvini forse non l’avrei salvato

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  7. vuoi un cracker 25 Agosto 2013 13:12

    la verità è che in sicilia gli immigrati stanno con 2 piedi in una scarpa,al nord non è così!

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  8. Chiamatemi cinico, razzista, indifferente o poco solidale con chi proviene da realtà (leggermente) peggiori della nostra. L’Italia è oramai diventata la culla di molte razze ed etnie, ognuna con problematiche ed aspettative diverse, e la Comunità Europea se ne infischia altamente se ogni giorno avvengono sbarchi di clandestini o vengono distrutti centri di accoglienza perchè queste persone si sentono offese nel trattamento offerto. Bisognerebbe mettere in testa a questi sfortunati (quasi quanto noi, visti i tempi) che l’Italia non è più il paese di Bengodi e che non c’è alcun futuro nè per loro, nè per chi è di sangue italiano.
    Non sono nemmeno d’accordo con Rosaria Brancato sull’idea che noi disoccupati non vogliamo fare i lavori più umili, che accettano invece gli immigrati: personalmente ho cercato lavoro (tra le altre cose) come lavapiatti, raccoglitore di olive o pomodori, netturbino, ma mai nessuno mi ha chiamato. Forse perchè ho 50 anni o perchè sono laureato e quindi pensano di mettersi dentro l’acqua… Mah!
    Ed ancora, ho letto tempo fa che una prostituta rumena riesce a guadagnare circa 30.000 euro al mese (esentasse, naturalmente): niente male, vero?
    L’articolo fà apparire razzista il leghista Salvini, ma lui ha ragione. E Napolitano non ha fatto altro che dare una lode “politica”, cioè di circostanza, a quei soccorritori.
    Hanno ragione coloro che sono contro l’idea dello jus soli e della rottamazione della legge Bossi- Fini. Come evidenziato da un commentatore, dobbiamo sopportare la grande mole di misfatti che vengono perpetrati, quasi ogni giorno, da extracomunitari o comunitari che non dovrebbero risiedere nel nostro paese, e spesso molti la passano liscia e non vengono ingabbiati grazie a leggi e giudici poco trasparenti.
    Fà bene Malta a respingere i barconi perchè il problema deve essere risolto a monte, dalla Comunità Europea della quale, purtroppo, facciamo anche noi parte.
    Ed ora, dagli all’untore!

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  9. Bello…simpatico st’articolo…..commenti umanitari di volemose bene….fosse davanti le batterei le mani…
    lode ai signori di pachino ci mancherebbe altro…
    …forse Salvini è mezzo folle…maaaaa.. lei sig. Brancato potrebbe anche aver omesso che questi signori sbarcati in sicilia come in lampedusa hanno pagato una cifra considerevole senza contare quelli rimpatriati che hanno trovato la medesima cifra per ritornare in italia. Ora le domande sono: o i loro stati li pagano per andare via..o questi tanto male non stanno.
    si è vero che molti usano l’italia per entrare in europa ma è anche vero, come mi diceva un amico poliziotto che faceva servizio a isola capo rizzuto, che comunque per noi contribuenti occupati e disoccupati queste persone sono un salasso visto che oltre al vitto e l’alloggio ricevono sigarette e le tessere telefoniche per chiamare al paese (spese conosciute)…
    …quindi se è vero che Salvini spara minxxiate…
    ….se è verissimo e giustissimo che le persone di Pachino hanno dato l’immagine della misericordia (miseri cor dare) a tutto il mondo….è anche vero cara mia signora Brancato che se vale per noi QUESTO doverceli “accollare” dovrebbe valere anche per l’altro paese della comunità europea che li respinge (giustamente o no sono pareri) come malta…e come qualche altro a cui comunque tanta pubblicità non viene fatta..

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  10. @animpol25:
    eteree, esili ma pesanti allo stesso tempo: hai detto tante verità!

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  11. Questa fa ridere. QUi in Sicilia fanno proprio quello che vogliono gli immigrati

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