I segretari La Piana e Alibrandi: "Ci attendevamo una proroga più lunga verso una stabilizzazione al San Vincenzo"
TAORMINA – Cisl Sicilia e Cisl Messina, con i segretari generali Leonardo La Piana e Antonino Alibrandi, esultano dopo la proroga di sei mesi stabilita per il Centro di cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale San Vincenzo di Taormina (Ccpm). I due sindacalisti hanno definito la notizia “positiva” ma hanno anche parlato di futuro. I sindacalisti hanno spiegato: “Ci attendevamo e auspicavamo, infatti, una proroga più lunga così da accompagnare il percorso di stabilizzazione al San Vincenzo”.
La Cisl preoccupata: “Questa non è una soluzione definitiva”
“Lo consideriamo l’avvio di un percorso che adesso dovrà portare all’iter di definizione e stabilizzazione del reparto all’ospedale San Vincenzo e bisogna lavorare per questo già da oggi – hanno proseguito -. Dalla struttura della Cardiochirurgia, infatti, secondo noi, dipende anche il futuro stesso dell’ospedale taorminese, fondamentale per tutto il territorio di riferimento”. La Cisl, quindi, resta preoccupata: “Questa non è una soluzione definita e definitiva. In Commissione Sanità era stato ipotizzato che la Cardiochirurgia pediatrica sarebbe stata inserita nella rete sanitaria dell’Asp di Messina, che già contribuisce economicamente e come forza lavoro, e quindi la nostra preoccupazione è per il futuro. Bisogna ricordare che la Cardiochirurgia pediatrica ha bisogno di un centinaio di operatori. E su questo riteniamo occorra aprire un tavolo permanente di confronto per ragionare nel merito come accompagnare questo processo altrimenti quella che sembra una soluzione rischia poi di collassare all’improvviso ».
Il nodo, per il sindacato, è il futuro nel medio e lungo periodo. La Piana e Alibrandi hanno concluso: “Bisogna comprendere come il reparto continuerà a persistere e quale sarà il ruolo di tutte le componenti. Per questo richiamiamo all’attenzione la deputazione, affinché vengano mantenuti gli impegni, bipartisan, presi per il mantenimento della struttura d’eccellenza. Ci attendiamo, quindi, che nonostante sia arrivata la proroga sulla vicenda non cali il silenzio per altri sei mesi ma si lavori ad una soluzione definitiva”.
