CIM, l'opposizione non ci sta: "Senza tutele sarà solo l'ennesimo parco commerciale"

CIM, l’opposizione non ci sta: “Senza tutele sarà solo l’ennesimo parco commerciale”

Giovanni Passalacqua

CIM, l’opposizione non ci sta: “Senza tutele sarà solo l’ennesimo parco commerciale”

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venerdì 02 Settembre 2016 - 09:54

Il movimento Città Aperta è stato l'unico a votare contro il progetto: "L'ex amministrazione Collica ha preteso un protocollo di legalità che limitasse le sovrapposizioni con attività commerciali esistenti. Perchè la Giunta Materia non ha preteso il rispetto di questi impegni?"

L’approvazione del piano particolareggiato del Centro Intermodale Merci è stata accolta con grande soddisfazione dall’amministrazione comunale di Barcellona Pozzo di Gotto, e dall’ampia maggioranza consiliare che lo ha approvato. C’è però una voce fuori dal coro: quella del movimento Città Aperta, i cui due consiglieri, Antonio Mamì e Raffaella Campo, hanno votato contro il CIM.

Sono diversi i motivi di questa contrarietà. “Troviamo grave che un progetto di tale portata, che avrà un impatto enorme sull’economia della nostra città, sia stato approvato senza il coinvolgimento della cittadinanza e dei commercianti, cioè di coloro che subiranno i maggiori effetti dell’investimento” – spiegano i consiglieri – “nessuno, infatti, ha spiegato che il progetto riguarda in misura preponderante la creazione dell’ennesimo parco commerciale, mentre nessuna certezza si ha sulla realizzazione del centro intermodale”.

La minoranza non sarebbe dunque contro il progetto in toto, ma guarda alla tutela del tessuto economico cittadino, che rischia di essere messo alla prova dalla nascita dell’ennesimo parco commerciale: “Si, noi eravamo favorevoli al CIM” – insiste il movimento che fa riferimento all’ex sindaco Collica – “ma abbiamo preteso la sottoscrizione di un protocollo di legalità rafforzato, particolarmente attento alle questioni ambientali, alla caratterizzazione del parco commerciale al fine di limitare le sovrapposizioni con le attività commerciali esistenti e alla realizzazione di opere compensative a tutela dell’economia cittadina. È dunque assurdo che la giunta Materia non abbia preteso il rispetto di questi impegni, presi all’epoca della nostra amministrazione”.

Un ultimo appunto viene rivolto dai consiglieri sulla trasparenza nella presentazione del progetto: “Troviamo paradossale che la discussione di ieri sia stata fatta senza la presenza del soggetto promotore del piano, al quale si sarebbero potuti formulare quesiti e richieste di chiarimenti” – conclude l’opposizione – “prevale la filosofia dell’investimento che porta sviluppo in quanto tale, in assenza di un qualsivoglia studio di impatto economia o di una qualsiasi forma di tutela del commercio cittadino, già in grave difficoltà”.

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