Legambiente è senza sede: Fuschi chiede aiuto alle amministrazioni locali

Legambiente è senza sede: Fuschi chiede aiuto alle amministrazioni locali

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lunedì 05 Settembre 2011 - 08:48

Il presidente di Legambiente Messina lancia alcune proposte: «la soluzione ideale sarebbe che il Comune o altre amministrazioni ci concedessero in comodato d’uso o ad affitto a canone simbolico uno dei tanti locali liberi nella loro disponibilità. Potrebbe esserci assegnato un bene confiscato alla mafia, una piccola bottega IACP, magari insieme ad altre associazioni»

Per la seconda volta, nell’arco di 12 mesi, Legambiente Messina si trova nuovamente senza una sede. «Le difficoltà economiche – scrive in un comunicato il presidente di Legambiente Messina Santina Fuschi – ci hanno costretto a lasciare il locale di V. M. Giurba. I nostri problemi, sono comuni a quasi tutte le associazioni di volontariato, che operano con impegno e gratuitamente sul territorio messinese. Molti credono che un circolo abbia sponsorizzazioni o sia mantenuta dall’amministrazione. Non è così. Noi di Legambiente Messina sopravviviamo con una percentuale sulle tessere annuali. Gli sponsor e le sovvenzioni sono a livello nazionale. Le sedi territoriali si autofinanziano. Le manifestazioni, le collaborazioni con le scuole, le convention sono a carico dei soci attivi. Anche quando si lavora in collaborazione con la Provincia, con il Comune e le varie associazioni del terzo settore – spiega ancora Fuschi non c’è corrispettivo economico. In questo momento e fino a Natale saremo ospiti del centro sociale-culturale La Casamatta, ( via Dei Discipilnati, 21 Messina) e poi il prossimo anno si ricomincia con la ricerca di un nuovo punto per riunirci settimanalmente per pianificare i nostri impegni, organizzare le nostre manifestazioni e ricevere le segnalazioni e le denunce dei cittadini. E il 2012 sarà il nostro 26° anno di vita. Non vorremmo interrompere questo rapporto costante con la città. La soluzione ideale sarebbe che il Comune o altre amministrazioni ci concedessero in comodato d’uso o ad affitto a canone simbolico uno dei tanti locali liberi nella loro disponibilità. Potrebbe esserci assegnato un bene confiscato alla mafia, una piccola bottega IACP, magari insieme ad altre associazioni. Le amministrazioni dovrebbero favorire lo sviluppo del terzo settore, che in molte occasioni, specie nella assistenza agli anziani, agli animali, agli immigrati, integrano e sostituiscono gli enti preposti vittime dei continui tagli finanziari. Legambiente Messina chiede aiuto agli amministratori locali. Speriamo nella sensibilità di qualcuno che ci permetta di continuare con la nostra attività.

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