Alle 12.30 del 10 giugno è nata ufficialmente la Città Metropolitana di Messina. FOTO

Alle 12.30 del 10 giugno è nata ufficialmente la Città Metropolitana di Messina. FOTO

Rosaria Brancato

Alle 12.30 del 10 giugno è nata ufficialmente la Città Metropolitana di Messina. FOTO

Tag:

venerdì 10 Giugno 2016 - 11:37

Cerimonia d'insediamento ufficiale per Accorinti sindaco metropolitano, alla presenza di Crocetta, del presidente dell'Ars Ardizzone, dei deputati e di parte dei sindaci della ex provincia. LA FOTOGALLERY DI GIOVANNI ISOLINO

E’ il giorno della Città Metropolitana, anche se non si può dire sia ancora la nascita ufficiale, perché quella avverrà non prima di settembre, con l’insediamento dell’Assemblea e del Consiglio Metropolitano.

Ma per la Sicilia sonnolenta che ha impiegato 3 anni per una riforma che il governo nazionale ha fatto in pochi mesi, il risultato ottenuto, dopo lotte intestine, ripicche personali, impugnative, teatrini e commissariamenti infiniti, è già tanto.

Mercoledì e giovedì è stata la volta dei sindaci metropolitani di Palermo e Catania Leoluca Orlando ed Enzo Bianco, che con gli ormai ex commissari straordinari lavoreranno in una sorta di interregno fino all’insediamento dei rispettivi Consigli.

Per i due sindaci Orlando e Bianco si è trattato di un traguardo ambito e per il quale hanno lottato con orgoglio, consapevoli della straordinaria potenzialità delle Città Metropolitane.

Oggi è stata la volta del sindaco Accorinti, che così come Bianco e Orlando, sarà in tandem organizzativo con il commissario Romano fino all’insediamento del Consiglio Metropolitano di Messina.

Presenti una cinquantina di sindaci della provincia (sui 108 facenti parte della Città Metropolitana), alcuni consiglieri comunali (assente la presidente Emilia Barrile che ha fatto notare di non aver ricevuto alcun invito istituzionale), gli assessori Cacciola, Signorino, Pino, Ursino, De Cola, il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, il presidente della Regione Rosario Crocetta, i deputati Tommaso Currò, Enzo Garofalo, Nino Germanà, Filippo Panarello.

Ad aprire la cerimonia d’insediamento è stato il commissario Romano che ha consegnato ad Accorinti la fascia della Città Metropolitana, per poi passare alla firma del verbale di seduta. L’ormai ex commissario ha consegnato anche una relazione sui 3 anni di gestione dell’ex Provincia con l’indicazione di quelle che sono le maggiori criticità dell’Ente sia di ordine economico (con i tagli drastici da parte del governo negli ultimi tempi): “Il bilancio della Provincia è oggi un bilancio ordinato. Adesso ritorna la politica in questo Ente che diventa realtà d’investimento e programmazione”.

Ha quindi preso la parola il neo sindaco Metropolitano Renato Accorinti: “ M’interessa il senso collettivo, la partecipazione e insieme a voi dobbiamo fare squadra, 108 comuni una sola città. Il percorso sarà concreto se lo condividiamo. Il Masterplan è stato un approccio. Messina città metropolitana deve essere la città dell’accoglienza ed ognuno dei comuni dovrà dire quanti migranti potrà accogliere. Ma staremo accanto alle popolazioni della zona tirrenica che hanno problemi d’inquinamento”.

Subito dopo è intervenuto il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, al quale, per onore di verità, si deve davvero se Messina è Città Metropolitana e se è Area Integrata dello Stretto. Suo è l’emendamento che apre le porte all’Area Integrata e sue sono state le battaglie perché coincidesse la figura del sindaco capoluogo con il sindaco metropolitano (nemo profeta in patria avvisò in tempo che la riforma, nella sua versione d’agosto con le norme anti-Orlando e anti-Bianco sarebbe stata impugnata dal governo, così come è stato). L’esponente dell’Udc ha fatto un intervento che è entrato nel cuore del problema, guardando avanti e puntando ai contenuti di una sfida che non dobbiamo perdere. Un intervento politico e concreto rivolto a quei sindaci che da qui a settembre dovranno far parte di un’Asemblea e di un Consiglio che dovrà sapere come cambiare la città. “Ringrazio la deputazione messinese che ha fatto sì che Messina diventasse Metropolitana. La città metropolitana non è la provincia, non è un ente che si sovrappone ai Comuni, non ha il compito di occuparsi delle strade. Le città metropolitane sono il motore dell’economia europea. Il Piano strategico è fondamentale. A differenza di Catania e Palermo noi non siamo sentiti come una comunità. Eppure ci sono già ingenti risorse destinate alle città metropolitane, principali interlocutori del governo. Basti pensare alle somme per la riqualificazione delle periferie. La potenzialità che ci dà l’Area dello Stretto sul fronte delle risorse è imperdibile. Sta alla nostra intelligenza e al nostro coraggio superare mentalmente il concetto di Provincia. La nostra forza è data dal fatto che siamo 108 e lo dobbiamo portare ai tavoli nazionale e regionale. Allo stesso modo la disomogeneità del territorio. Messina, anche se non è capoluogo di Regione ha ottenuto uno straordinario risultato e da qui dobbiamo iniziare”.

Ultimo intervento quello del governatore Crocetta: “Grazie alle prerogative dello Statuto siciliano siamo riusciti a fare diventare Messina città metropolitana, perché in base alla normativa nazionale questo non sarebbe potuto accadere”.

Nel suo intervento Crocetta ha dimenticato di dire che se in Sicilia abbiamo impiegato 3 anni per partorire la riforma (peraltro adeguandola alla fine a quella Delrio) è solo colpa di un governo regionale ed una maggioranza impegnati in lotte intestine, beghe di partito, vendette trasversali, calcoli personali e incapacità di dare risposte al territorio. Crocetta si è poi soffermato sull’emergenza rifiuti in Sicilia e su quali potrebbero essere le linee da seguire in futuro.

“Messina ha il dovere di difendersi, Renato tu sei potestà per legge adesso, che non ti venga in testa di pensare che si posa fare a meno degli altri sindaci".

A commentare il momento storico è stato il deputato regionale Ncd Nino Germanà presente alla cerimonia: “Finalmente vediamo concretizzarsi un progetto che da tempo abbiamo atteso, discusso, ragionato. La città Metropolitana è una straordinaria opportunità per l'intera area dell'ex Provincia di Messina, che pure, come realtà non costituisce capoluogo di Regione ma, oggi più che mai, entra a gamba tesa nella scena da protagonista. Un ringraziamento particolare va riservato al Commissario Filippo Romano che, sino ad ora, ha retto il timone di un Ente nella sua fase di transizione delicatissima, calandosi (da Prefetto) egregiamente nel ruolo assegnatogli Oggi assistiamo ad un passaggio epocale, un evento straordinario che resterà impresso nei libri di storia della nostra terra. Una rete che unisce tutti e 108 comuni legati e fusi in un unica vera ed eccezionale realtà".

Rosaria Brancato

8 commenti

  1. RENATO sindaco della CITTA’ METROPOLITANA, iniziare con il sognatore concreto, il tibetano come lo chiama chi ignora(nte) la martoriata storia di quel popolo, è già un buon viatico. W RENATO W MESSINA

    0
    0
  2. RENATO sindaco della CITTA’ METROPOLITANA, iniziare con il sognatore concreto, il tibetano come lo chiama chi ignora(nte) la martoriata storia di quel popolo, è già un buon viatico. W RENATO W MESSINA

    0
    0
  3. A me basterebbe vedere strade pulite e servizi accettabili.

    0
    0
  4. A me basterebbe vedere strade pulite e servizi accettabili.

    0
    0
  5. è veramente da volta stomaco,in mezzo a tre personaggi con giacca e cravatta un tibetano con maniche corte.e questo sarebbe il sindaco della città metropolitana? mancu nell’ultimo villaggio del tibet lo vorrebbero.

    0
    0
  6. è veramente da volta stomaco,in mezzo a tre personaggi con giacca e cravatta un tibetano con maniche corte.e questo sarebbe il sindaco della città metropolitana? mancu nell’ultimo villaggio del tibet lo vorrebbero.

    0
    0
  7. Le solite facce sorridenti, ma di cosa sorridono non si sa. Politicanti in attesa, come Ardizzone, di fare il sindaco a posto del tibetano che anche in questa occasione si presenta con maglietta ridicola. Come si può dare affidamento ad un tizio che fa insegnante di ed. fisica il controllo di tanti sindaci seri che amministrano con competenza, non tutti, i loro territori quando un Accorinti qualunque non sa nemmeno dove sta di casa?

    0
    0
  8. Le solite facce sorridenti, ma di cosa sorridono non si sa. Politicanti in attesa, come Ardizzone, di fare il sindaco a posto del tibetano che anche in questa occasione si presenta con maglietta ridicola. Come si può dare affidamento ad un tizio che fa insegnante di ed. fisica il controllo di tanti sindaci seri che amministrano con competenza, non tutti, i loro territori quando un Accorinti qualunque non sa nemmeno dove sta di casa?

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007