Cerreti: "Meglio soldati scarsi di chi fa il sindaco, che una Giunta di geni guidata da vecchie logiche"

Cerreti: “Meglio soldati scarsi di chi fa il sindaco, che una Giunta di geni guidata da vecchie logiche”

Carmelo Caspanello

Cerreti: “Meglio soldati scarsi di chi fa il sindaco, che una Giunta di geni guidata da vecchie logiche”

martedì 14 Luglio 2020 - 09:31

La lettera del capogruppo di Liberinsieme con la quale invita De Luca ad una riflessione: "Non cambiare questi assessori"

MESSINA – Ha scelto la forma epistolare il capogruppo di Liberinsieme, Roberto Cerreti, per “stimolare” al sindaco una riflessione sulla “rimodulazione della Giunta del Comune di Messina”. La premessa è ampia e Cerreti inizia col sottolineare che il suo gruppo è stato “tra i primi a sostenere la causa ‘De Luca Sindaco’ ed a portare avanti un progetto per la gestione del comune di Messina, quando ancora il ‘vassallaggio politico’ ed il “servilismo ai potentati messinesi” osteggiavano anche la lontana ipotesi di una nostra presenza a Palazzo Zanca”.

Si giunge all’invito “a non toccare” la Giunta e a non defenestrare alcun assessore, “Ma non come banalmente e strumentalmente potrebbe intendere qualche bigotto politicante messinese, perché un nome vale l’altro, perché tanto comanda Cateno – chiosa Cerreti – bensì perché riteniamo che in una Città come la nostra che soffre e subisce la latitanza delle segreterie politiche e di una classe politica all’altezza, la tua squadra sia l’unico esempio che ricordi cosa voglia dire fare ed essere un gruppo, e questo senza entrare nel merito di capacità o competenze”.

Il capogruppo di Liberinsieme va presto oltre. A suo dire, i consiglieri che parlano di rimpasto o dimissioni del sindaco “meriterebbero, per la pochezza mostrata negli ultimi due anni, tranne qualche rarissima eccezione, di avere il Consiglio comunale commissariato con la nuova forma di reato di ‘infiltrazione fumosa’ aggravata dalla associazione a deridere”. Poi la stoccata ai partiti locali “caratterizzati dall’evanescenza dei partiti di destra e dall’inconsistenza organizzativa della sinistra rappresentata dal Pd che non fa altro che riciclarsi”.

In merito a Giunta e Cda delle società partecipate non caratterizzati “dall’esclusiva presenza di messinesi”, Cerreti sostiene che siano caratterizzati “per la presenza di persone che sono sempre state vicino a te, anche nei momenti più difficili, anche quando tu sfidavi la sorte ai domiciliari suonando la zampogna alla finestra e loro ti sostenevano sotto casa. Questi particolari, la capacità di aver saputo raccogliere persone che hanno creduto in te e di aver saputo creare un gruppo politico in un momento in cui la politica è latitante, non può essere mortificata sull’altare delle convenienze partitiche o di qualche vecchio trombone politicante che spera ancora di trovare convenienze ed opportunità anche nella tua gestione comunale. Poco importa se gli uomini che hai messo in giunta non sono perfetti, commettono errori ed in qualche caso orrori, sappiamo bene che in fin dei conti rappresentano uno spaccato della società e quindi tra loro c’è un po’ di tutto, dal professionista al disoccupato, ma fortunatamente tu hai dimostrato di essere in grado di seguirli, aiutarli e porre rimedio anche ai loro obbrobri amministrativi ed in ogni caso nulla al confronti dei colossi intellettuali che si sono succeduti nel passato e che hanno lasciato disastri e cenere”.

“Cateno – prosegue nella parte finale della missiva il consigliere – la politica ci ha insegnato che tutto è volatile, partiti, ruoli, leaderismo, ma c’è qualcosa che resiste al tempo e che noi conosciamo bene e che forse è stato il vero motivo del sofferto allontanamento tra noi, è sono la lealtà, l’amicizia ed il rispetto delle persone e della parola, valori per noi non derogabili e che fanno la differenza tra gli uomini e gli ominicchi. Vero, come diresti tu, solo i fessi non cambiano idea, ma i fessi a volte sono anche i più seri, i più sognatori, i più leali, i più idealisti, quelli che credono nelle cause perse come De Luca sindaco di Messina”.

Il significato della lettera di Cerreti è concentrato nelle ultime due righe: “Meglio soldati anche scarsi di un sindaco che cerca di fare il sindaco, che una giunta di geni comandati da vecchie logiche!”

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Un commento

  1. Siamo al delirio: dimettetevi tutti e per primo cateno: il sindaco non lo sa fare.

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