Chi è Gisella Cardia, la veggente di Trevignano processata per truffa

Chi è Gisella Cardia, la veggente di Trevignano processata per truffa

Alessandra Serio

Chi è Gisella Cardia, la veggente di Trevignano processata per truffa

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martedì 24 Giugno 2025 - 10:18

Dall'azienda di ceramiche a Patti alla moltiplicazione di gnocchi e pizza, la parabola della veggente di Trevignano Romano

Messina – E’ originaria del messinese Gisella Cardia, la veggente di Trevignano sotto processo per truffa tornata in questi giorni al centro delle cronache dopo il deposito, al processo che la vede coinvolta, della perizia sulle “lacrime miracolose”. Perizia che ribadisce che la statua della Madonna di Gisella non ha mai sanguinato miracolosamente perché il dna di quel sangue è appunto della messinese. L’analisi del genetista Emiliano Giardina esclude inoltre che ci siano tracce del marito Gianni Cardia.

Da Patti a Trevignano Romano

Gisella, al secolo Maria Giuseppa Scarpulla, 55 anni, si è stabilita a Trevignano Romano intorno al 2016 dopo il fallimento dell’azienda col marito. Originaria di Patti, ha alle spalle una condanna a 2 anni, pena sospesa, emessa dal Tribunale di Patti nel marzo 2023. La donna era rappresentante della Majolica Italiana, coinvolta nel crack della nota azienda Caleca. I coniugi tornano da un pellegrinaggio a Medjugorje con una statua della madre di Gesù che, comincerà a raccontare, ogni giorno alle 3 le manda dei messaggi. Da lì al sanguinamento è un attimo, fino a quando la Madonna non le consente, sostiene, di moltiplicare un piatto di gnocchi e persino la pizza.

La denuncia e il processo

Le predizioni cominciano ad attirarle intorno un certo numero di fedeli. Ma i più sono scettici e nel 2023 i nodi vengono al pettine: il Tar del Lazio le intima di rimuovere la statua, la diocesi di Civita Castellana nomina una commissione per studiare i presunti miracoli e la Procura di Civitavecchia apre un inchiesta, oggi processo. A dare il via alla magistratura è la denuncia di un anziano accolito che sente odore di truffa dopo averle donato oltre 100 mila euro. Fondi che, sostiene lei, sono stati utilizzati esclusivamente per sistemare il luogo dove prega coi seguaci.

(foto da profilo Fb Gisella Cardia)

2 commenti

  1. Rosario Inferrera 24 Giugno 2025 10:50

    …NE DOBBIAMO ESSERE FIERI??

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  2. Il problema non è carnevale, ma chi lo segue. Oppure Hitler era pazzo e gli altri che lo hanno seguito?

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