SPAZIO IRIS: I genitori? Non contano un c....

SPAZIO IRIS: I genitori? Non contano un c….

SPAZIO IRIS: I genitori? Non contano un c….

lunedì 27 Dicembre 2010 - 11:36

In programmazione al Multisala IRIS (16 - 18:30 - 20:45 - 22:45). Dì la tua nello spazio commenti

Ma con chi esce Rosa (Nina Torresi), la figlia secchiona e insopportabile di Marcello (Sergio Castellitto) e Marina (Laura Morante)? I genitori, lui architetto di successo e sulla soglia dei cinquant’anni e lei, psicologa dalla sessualità repressa, se lo domandano anche perché, “Rosina loro” non parla e non lascia trapelare nulla. Sembrerebbe che si sia mollata con Luca (Castellitto jr) troppo dedito alle canne per darle le attenzioni che vorrebbe ma nemmeno Aldo è il prescelto. Il mistero si infittisce mentre scopriamo che Marcello ha una prosperosa e giovane amante, Gladys (Lola Ponce) e Marina non riesce a separarsi dai suoi pazienti – Lory (Barbora Bobulova) ed Ettore Maria (Renato Marchetti) – tanto da portarli con se persino al weekend in campagna, dove si svolge quasi tutto il film.

Al ritiro bucolico partecipano altre due coppie: Raimonda (Emanuela Grimalda) e Valentino – i genitori succubi di Aldo – e Delfina (Lidia Vitale) con Duccio (Marco Giallini). Duccio – il cui personaggio chiassoso e fallimentare è preso pari pari dall’ultimo film di Verdone – cerca un alloggio più che una compagna e si è rituffato su Delfina che è lo stereotipo della donna di sinistra di mezza età e radical chic. Erika Blanc – la madre di Marina – e Cornelia – la governante/ingegnere – sono forse i personaggi più riusciti ma anche loro, come quasi tutti, sembrano delle caricature generazionali.

Perché La bellezza del somaro – tratto da un racconto di Margaret Mazzantini e diretto da Sergio Castellitto, per la terza volta dietro la macchina da presa – affronta proprio il delicato tema dei conflitti inter-generazionali e la paura di invecchiare che spinge a farsi l’amante o comprarsi la moto. E a dir la verità il primo tempo, grazie a dialoghi brillanti e all’ampio numero di personaggi, riesce a divertire senza scivolare nel grottesco o nel già visto.

Quando entra in scena Armando (un serafico Enzo Jannacci) nei panni del fidanzato platonico di Rosa, gli equilibri inevitabilmente saltano e tutti cominciano a chiamarlo “Il Presidente” proprio per la sua aura di rispettabile senilità, l’unica figura equilibrata in quadro di personaggi nevrastenici, dal piccolo Giulietto sino alla madre anziana. Jannacci porta tutto il suo carisma sullo schermo ma il film sembra costruito più per essere il palcoscenico del delirio di mezza età di Castellitto che per raccontare una storia e alla fine, fra equivoci e l’immancabile – ma evitabilissima – resa dei conti generazionale, ci si alza con la sensazione di aver visto un film divertente, bizzarro ma anche molto confusionario che mette molta, troppa carne sul fuoco, finendo per scivolare sui cliché d’avanspettacolo.

Jannacci e la sua saggezza sono una spanna sopra tutti gli altri.

Regia: Sergio Castellitto.

Cast: Sergio Castellitto, Laura Morante, Enzo Jannacci, Marco Giallini, Barbora Bobulova.

Genere: Commedia

durata: 107 min.

Paese: Italia 2010

Sul web: http://labellezzadelsomaro.it/

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