Accorinti: “Voglio dare una botta di defibrillatore alle coscienze”

Accorinti: “Voglio dare una botta di defibrillatore alle coscienze”

Pierluigi Siclari

Accorinti: “Voglio dare una botta di defibrillatore alle coscienze”

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lunedì 21 Gennaio 2019 - 13:09
Città cardioprotetta

Un Renato Accorinti particolarmente ottimista – e, va detto, sul punto i primissimi risultati sembrano dargli ragione – ha illustrato durante la conferenza stampa svoltasi presso la sede dell’Ordine dei Medici il progetto “Città cardioprotetta”, per cui ha regalato undici defibrillatori e attivato una serie di contatti affinché la prevenzione in tale ambito sanitario sia sempre più diffusa.

“Era una promessa e le promesse vanno mantenute” ha esordito Accorinti, “Non voglio essere considerato un benefattore, sono un cittadino come tutti gli altri, e quello che mi interessa di più è dare una botta di defibrillatore alle coscienze. L’obiettivo è creare una contaminazione tra le persone, perché tutti possiamo fare qualcosa per la società”. L’ex Sindaco ha voluto sottolineare che il progetto è frutto di un lavoro di gruppo: “L’Ordine dei Medici ha ospitato tutte le riunioni che abbiamo fatto, e a tutti gli incontri hanno partecipato anche l’Ordine degli Infermieri, dei Farmacisti, i rappresentanti del 118, della Croce Rossa, e ancora l’ASP, L’Ospedale Piemonte IRCCS, il Papardo, il Policlino, tutta la sanità. Non è il lavoro di un uomo solo al comando, ma di un gruppo, il concetto di “Cambiamo Messina dal basso” era questo. Naturalmente io non sono un esperto della materia, e mi sono affidato all’esperienza dei professionisti, che hanno scelto apparecchi prodotti dalla Philips per la loro qualità. Il pensiero che si potrà salvare anche una sola vita in più ci riempie di gioia”.

Naturalmente non basta la presenza degli strumenti, ma è necessario che quante più persone li sappiano usare, e sappiano eseguire correttamente il massaggio cardiaco. Proprio per questo, verranno organizzati corsi gratuiti tenuti da diversi soggetti. Il progetto, però, punta ancora più in alto, come continua Accorinti: Abbiamo pensato di fare una proposta di legge per richiedere l’obbligatorietà dei defibrillatori in tutti gli uffici pubblici e non solo. Siamo in contatto con Leoluca Orlando, con cui organizzeremo una conferenza stampa all’Anci Sicilia per rivolgerci a tutti i sindaci della regione, e con Antonio Decaro tramite cui andremo a Roma all’Anci nazionale”.

Degli undici defibrillatori in questione, nove saranno distribuiti tra le zone centrali e periferiche di Messina: Castanea, Ganzirri, Annunziata, via dei Mille, Ritiro, Faro Superiore, Palazzo Zanca, Tremestieri e Giampilieri Marina. Il decimo, su consiglio dell’unità operativa del 118, verrà messo a Filicudi, dove venti persone riceveranno anche la formazione sull’utilizzo dello strumento e sul primo soccorso, mentre la sede dell’undicesimo, scelta personalmente dall’ex Sindaco, sarà Reggio Calabria, in continuità con il processo di collaborazione tra le due città.

Sarà possibile, grazie a un sistema di geolocalizzazione a cui si potrà accedere direttamente dalla pagina Facebook di Accorinti, individuare in ogni momento il defibrillatore più vicino a dove ci si trova, e naturalmente il dispositivo indicherà non solo i “nuovi” undici ma tutti quelli già presenti in città

Fiero dei primi effetti della contaminazione di cui sopra, Accorinti ha quindi annunciato che altri circa trenta defibrillatori sono stati aggiunti alla rete cittadina, da: Assicurazioni Generali, Gruppo Lem, Caffè Barbera, Rsa Don Orione, Supermercati GiCap, Multisala Iris, Istituto Comprensivo Enzo Drago, Mille Vetrine, Confcommercio, Confesercenti, Camera di Commercio, Terminal Tremestieri Traghetti, Marina del Nettuno Messina, Terminal Aliscafi Milazzo, Marina del Nettuno Milazzo, Impresa Portuale del porto di Messina, Comet Logistica Giammoro, Gazzetta del Sud, Comune di Milazzo, Celertrasporti di Pace del Mela, Hotel Eolian Milazzo, e inoltre Carmine Rogolino di Rete Ferroviaria Italiane e Vincenzo Franza del Gruppo “Caronte&Tourist” hanno assicurato che muniranno di defibrillatori le navi che al momento ne sono sprovviste.

“Possiamo arrivare ovunque, se c’è la forza delle idee e la totale assenza di interessi privati” ha continuato Accorinti, “Proprio per questo abbiamo aspettato la fine delle elezioni per presentare questo progetto”.

A seguire, è arrivato il video saluto del Ministro della Salute, che, dopo aver ha citato Giuseppe Moscati (“chi può dia, chi non può prenda”), si è complimentata per l’iniziativa volta a creare e consolidare la cultura della prevenzione, ricordando che saper donare può salvare la vita.

Sono intervenuti quindi, tra i soggetti che hanno aderito all’iniziativa, Ivo Blandina, presidente della Camera di Commercio, Domenico Runci, Responsabile del centro operativo del 118, il Generale dei Carabinieri Luigi Robusto e, in rappresentanza dell’Arcivescovo, il parroco della Chiesa di Santa Caterina, che ha annunciato che anche la sua parrocchia si munirà di un defibrillatore. La dottoressa Mara Zucchetti dell’Ospedale Papardo ha invece rappresentato il coordinamento donazione organi, mentre Alessandro Barchetta, responsabile di Philips, ha illustrato le caratteristiche dei defibrillatori.

Infine, Nunzio Cardullo, ex consigliere della sesta circoscrizione, ha chiesto la parola per ricordare l’importanza di munire di defibrillatori ogni centro collinare, e Accorinti, in risposta, ha auspicato che il progetto “Città cardioprotetta” riesca a dotare tutta la città e non solo di quanti più apparecchi possibili, ricordando altresì che tutti possono svolgere un ruolo fondamentale adoperandosi nella sensibilizzazione e nella raccolta di fondi a tal fine.

L’incontro si è chiuso con qualche numero: in Europa lo scorso anno 400000 persone sono state vittime di attacchi cardiaci, e solo il 15% ha potuto ricevere il primo soccorso attraverso un defibrillatore.

Gli undici donati alla città sono costati quindicimila e seicento euro (è stato sottolineato che, venendo incontro alla finalità del progetto, la Philips ha effettuato uno sconto sul prezzo). Renato Accorinti ha utilizzato quindicimila euro frutto della differenza tra l’indennità percepita come Sindaco e il suo stipendio da insegnante – gli altri seicento sono stati donati, come aveva già annunciato essere sua intenzione, da Ninnì Artemisia. L’ex Sindaco ha inoltre aggiunto che la restante parte della differenza di cui sopra verrà utilizzata per altri progetti, tra cui la realizzazione di strutture sportive e la donazione a istituti scolastici di materiale audiovisivo di importante fine educativo.

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