FRanco Celona, uno dei componenti il Comitato Vara raggiunto da divieto di dimora a Messina, per aver minacciato i giovani di Addiopizzo che distribuivano volantini contro la mafia, è stato interrogato dal gip Urbani. Celona ha respinto tutte le accuse e ha detto che quella sera chiese solo l'intervento della Polizia Municipale. Nei prossimi giorni sarà sentito Franco Celona attualmente in Marocco per lavoro.
Ha respinto tutte le accuse Franco Celona, uno dei componenti il Comitato Vara raggiunto nei giorni scorsi da un divieto di dimora a Messina per le minacce nei confronti dei ragazzi di Addiopizzo che distribuivano volantini contro la mafia ed racket ai piedi della machina votiva.
Celona è stato sentito oggi dal gip Daniela Urbani ma si è detto estraneo ai fatti contestati. Ha spiegato che la sera del 14 agosto scorso, mentre si trovava con Franco Molonia ed un altro componente il Comitato, ha visto i ragazzi distribuire i volantini intorno alla Vara e si è limitato a chiedere l’intervento della Polizia Municipale perché verificasse se fossero muniti di autorizzazione. Celona ha negato di ave inseguito i ragazzi dentro un bar, di averli minacciato ed aggredito. Per quanto riguarda il provvedimento di divieto di dimora a Messina, firmato proprio dal gip Daniela Urbani su richiesta del sostituto procuratore Fabrizio Monaco, Celona ha detto di non avere le possibilità economiche di trasferirsi fuori città.. Il suo legale ha già presentato istanza di revoca del provvedimento sulla quale il gip deciderà nei prossimi giorni. Intanto, non appena rientrerà dal Marocco dove si trova per lavoro, sarà sentito anche Franco Molonia al quale sarà notificato l’altro divieto di dimora.
Piena solidarietà ai ragazzi di Addiopizzo.
Spero che riproporranno l’iniziativa anche per la prossima processione della Vara, magari con uno striscione sulla Vara stessa con una preghiera affinchè scompaia la mafia da questa terra già abbastanza martoriata.
Solidale con voi ragazzi, continuate così e non fermatevi mai!
io dico una cosa sola a questi signori indagati: ma non vi vergognate?
Ma chi gli crede?