Porto di Tremestieri, superato lo “scoglio” più grosso. Ma l’iter non è ancora concluso

Porto di Tremestieri, superato lo “scoglio” più grosso. Ma l’iter non è ancora concluso

Marco Ipsale

Porto di Tremestieri, superato lo “scoglio” più grosso. Ma l’iter non è ancora concluso

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mercoledì 23 Novembre 2016 - 23:05

Bisogna ufficializzare gli ultimi due finanziamenti (16 milioni dalla Regione e 6,5 milioni dal Provveditorato Opere Pubbliche), passare le consegne all'Autorità Portuale per il ruolo di stazione appaltante e firmare il contratto con l'impresa Coedmar. Poi quattro mesi per il progetto esecutivo, ma nel frattempo, via ai lavori col maxi dragaggio

E’ un momento “storico” per molti ma in realtà lo sarà davvero solo il giorno in cui inizieranno i lavori per il porto di Tremestieri e, ancor più, quando l’opera sarà fruibile. In quel momento si potrà chiudere la rada San Francesco e dire definitivamente addio alla schiavitù del passaggio dei tir. Perché è vero che anche adesso, quando l’attuale approdo a sud funziona a pieno regime, c’è la possibilità di smaltire quasi il 100 % del traffico pesante ma è altrettanto vero che c’è chi non rispetta le regole e i vigili urbani non possono controllare 24 ore su 24.

Anche l’approvazione del progetto definitivo, comunque, è un momento fondamentale perché arriva dopo anni di lotte contro la burocrazia, l’ultima quella regionale che ha allungato i tempi di cinque mesi nonostante, secondo il Consiglio superiore dei lavori pubblici, non fosse necessario. “Sono stati anni di lettere, relazioni, interlocuzioni e verbali da contestare – dice il responsabile unico del procedimento, Francesco Di Sarcina -. Il livello di progettazione è elevato, grazie anche all’aiuto dell’Autorità Portuale e del Comune che hanno fornito gli studi del Dhi (il Danish Hydraulic Institute, ndr). Il nuovo porto darà un enorme impulso alle autostrade del mare ma riequilibrerà anche la costa. Basti pensare al riutilizzo di 1 milione di metri cubi per le vie Veglia e Carbonara”. E se il dragaggio in corso è per circa 15mila metri cubi, si capisce la proporzione.

C’è soddisfazione anche da parte dell’amministrazione comunale. “Libereremo la città dai tir – afferma l’assessore Sergio De Cola – e si potenzierà il trasporto marittimo. Si aprirà nuova economia per la città, dando lavoro al settore dell’edilizia”. Il sindaco Accorinti ricorda per l’ennesima volta le morti e l’inquinamento causati dal passaggio pluridecennale dei tir: “Il porto di Tremestieri è l’obiettivo più importante del mio mandato – sottolinea -. Ringrazio il ministro Delrio, che ha sbloccato l’iter, e l’ing. Di Sarcina, che ha fatto un lavoro eccellente. Con l’Autorità Portuale a volte c’è divergenza di idee ma bisogna riconoscere quando lavorano bene”.

Approvato il progetto definitivo, però, ci si chiede quando arriverà la firma sul contratto e l’inizio dei lavori. “Speriamo tra tre o quattro mesi – dice De Cola –“; “probabilmente all’inizio della primavera – interviene il segretario comunale Antonio Le Donne -. Questo passaggio era il più complesso ma non l’ultimo, il progetto deve diventare esecutivo, poi trasferiremo le competenze all’Autorità Portuale”.

In realtà manca l'ufficializzazione degli ultimi due finanziamenti, quello regionale da 16 milioni e quello del Provveditorato Opere Pubbliche da 6 milioni e mezzo. "La Regione ci ha detto che quando comunicheremo la conclusione delle fasi rimanenti confermerà il proprio contributo – spiega Le Donne -". "Lo stesso il Provveditorato – prosegue il presidente dell'Autorità Portuale, Antonino De Simone -, il finanziamento è a disposizione. Bisogna sistemare le ultime questioni burocratiche, poi la stazione appaltante diventeremo noi e saremo pronti per la firma del contratto con la Coedmar e la posa della prima pietra. Spero non ci siano più intoppi, questo era il più grande, siamo in dirittura d'arrivo grazie al nostro lavoro e a quello dell'amministrazione comunale, che è stata brava a fare le giuste pressioni".

De Simone chiarisce anche il futuro della rada San Francesco. "La concessione scade a marzo e bisognerà fare una nuova gara, ho già scritto al Ministero e sto aspettando risposta. Ma ora possiamo avere tempi certi, che mancavano fino all'ok al progetto definitivo. Dalla firma del contratto con l'impresa partono i 18 mesi per i lavori. E la nuova concessione della rada San Francesco non avrà una durata biennale, triennale o quadriennale, ma potrà durare, appunto, fino alla fine dei lavori a Tremestieri, per l'ultima volta". Non ci saranno ritardi secondo l'assessore alle risorse del mare, Sebastiano Pino, perché "la Coedmar è un'azienda di grande affidabilità e riuscirà a lavorare anche in condizioni meteorologiche avverse".

La Commissione regionale lavori pubblici ha approvato il progetto definitivo sulla base della relazione fornita dall'ing. capo del Genio Civile di Messina, Leonardo Santoro. "Sono lieto del fatto che la giornata a Palermo sia stata proficua per la mia città – afferma -. La mia dettagliata relazione aggiuntiva esposta in commissione ha convinto i membri ad esprimersi favorevolmente nonostante le incontrovertibili criticità del sito mitigate soltanto dalle prescirzioni al progetto imposte dal mio ufficio. Il prossimo passo è la stesura del progetto esecutivo. In quella fase dovrà essere dimostrata l’esecutività dell’opera e provvederò affinché vengano introdotte ulteriori prescrizioni finalizzate ad evitare intasamento dei torrenti e liquefazione dei terreni sotto azione sismica".

I tempi previsti per la redazione e l'approvazione del progetto esecutivo sono di quattro mesi ma, nel frattempo, si potrà iniziare col maxi dragaggio a sud del porto.

Un ruolo importante per l'interlocuzione col Ministero l'ha giocato anche il vicepresidente della Commissione camerale ai trasporti, Vincenzo Garofalo. "Il gioco di squadra in questa vicenda, l'impegno di tutti noi, la determinazione dell'Autorità portuale di Messina a portare a compimento l'opera hanno consentito di raggiungere un risultato importante per il quale oggi possiamo festeggiare – dice -. Adesso in tempi brevi si proceda con la stipula del contratto di appalto. Ci siamo battuti affinché si arrivasse a questo risultato sensibilizzando nei mesi scorsi il ministro Delrio sul tema. Nell'incontro di aprile i funzionari del Ministero avevano dato ampie rassicurazioni sulla disponibilità dei fondi nelle pieghe del Pon 2007/2013. Oggi finalmente il completamento dell'iter con il parere positivo espresso da tutti i soggetti che hanno partecipato al Pon, passaggio indispensabile per consentire il trasferimento delle risorse. Sono certo che tutti i protagonisti dell'iter adesso agiranno nel più breve tempo possibile per far sì che, verosimilmente entro la prossima primavera, si possa aprire il cantiere".

(Marco Ipsale)

2 commenti

  1. Giorno di lutto x il gruppo Franza!!
    R.I.P.

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  2. Giorno di lutto x il gruppo Franza!!
    R.I.P.

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