Beta, i colletti bianchi eccellenti: coinvolti Lo Castro e Borella

Beta, i colletti bianchi eccellenti: coinvolti Lo Castro e Borella

Alessandra Serio

Beta, i colletti bianchi eccellenti: coinvolti Lo Castro e Borella

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giovedì 06 Luglio 2017 - 08:17

Gli investimenti dei Santapaola nell'impresa dell'ex presidente dei costruttori Carlo Borella. Il ruolo dell'avvocato d'affari Andrea Lo Castro. I funzionari del Comune di Messina indagati. Le talpe istituzionali. Ecco perché l'operazione Beta fa tremare la città. E non soltanto.

I parenti del boss storico di Catania Nitto Santapaola hanno investito direttamente in un colosso delle costruzioni come quello di Carlo Borella, ex presidente dell'Ance Messina, la sigla dei costruttori. Il particolare emerge dall'inchiesta dei Carabinieri sfociata nella retata di stamane attraverso le stesse parole di chi ha "aperto la borsa", ovvero Vincenzo Romeo.

Il nipote di Santapaola in una conversazione svela di aver investito cospicue somme di denaro nelle aziende di Borella, ed è per questo che ad un certo punto si interessò della "messa a posto" dell'impresa, a lavoro sui subappalti della Salerno-Reggio Calabria. E' sempre Romeo a spiegare che è intervenuto con la 'ndrangheta, quando la Demoter e la Cubo spa di Borella si erano avvicendate nei lavori di realizzazione e parziale adeguamento della “S.S. 112 Dir. SGC Bovalino – Platì – Zillastro – Bagnara”.

I catanesi avrebbero fornito manodopera e imposto commesse anche in altri importanti appalti a Messina, e avrebbero goduto di "inquietanti rapporti collusivi", cosi li definiscono gli investigatori, con esponenti dell'Ufficio urbanistica nel comune di Messina per intervenire nella procedura di acquisto di immobili, da adibire ad alloggi popolari, in particolare nel risanamento di Fondo Fucile.

Coinvolto anche l'avvocato d'affari Andrea Lo Castro, che avrebbe messo a disposizione del sodalizio le proprie competenze professionali per consentire il riciclaggio di denaro proveniente da reati, la falsa intestazione di beni e l’elaborazione di strategie per la sottrazione, in frode ai creditori, della garanzia patrimoniale sulle obbligazioni, prestandosi in prima persona anche a fungere da prestanome per l’intestazione di beni.

Il gruppo ha potuto anche contare su "talpe" tra gli investigatori e in Procura.
IL VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA

Alessandra Serio

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