Sul Piano paesaggistico è ancora bagarre: cade il numero legale

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martedì 09 Agosto 2011 - 14:17

Bocciato un emendamento di Melazzo, sul primo del Pd non ci sono più abbastanza consiglieri in aula: tutti in ferie. Ieri la cittadinanza onoraria "post-mortem" a William Shakespeare

Niente da fare. L’accordo non c’è e probabilmente non ci sarà mai. Le osservazioni al Piano paesaggistico, “indirizzate” dall’amministrazione comunale ma formalmente redatte dagli uffici di Palazzo Zanca, soprattutto da quelli dell’Urbanistica, non mettono d’accordo Pdl e Udc. Su questo argomento lo scontro sarà pressoché perpetuo e non è un caso se questa delibera è all’ordine del giorno da più di un anno. L’Udc, con Giuseppe Melazzo, ha presentato una serie di emendamenti, tre dei quali sono già stati bocciati dal resto dell’aula. Gli altri sono di matrice Pd ma hanno più o meno lo stesso senso: cassare le osservazioni dell’Amministrazione, che mirano a salvaguardare alcuni processi già avviati come il Piano particolareggiato di Capo Peloro e l’ambizioso progetto della Mortelle-Tono. Sul primo degli emendamenti del Pd è caduto il numero legale, così la sessione è decaduta, segnando, di fatto, la conclusione delle attività per il Consiglio, che dal 16 al 21 agosto si prenderà le consuete ferie prima di “tuffarsi” nella maratona del bilancio di previsione.

Nella seduta di ieri l’aula aveva approvato, con ventisei voti favorevoli, uno contrario e nessun astenuto, la proposta deliberativa della celebrazione dell’anniversario della lacrimazione del “Bambinello Gesù” nella chiesa Gesù e Maria delle Trombe. Il 23 febbraio del 1712 la statuetta in cera di Gesù Bambino versò per la prima volta delle lacrime e l’evento si ripetette anche negli anni successivi fino al 1723. Quel pianto suscitò grande commozione nella città di Messina e fu riconosciuto dal tribunale ecclesiastico, mentre il Senato messinese promise, che ogni anno, nella Chiesa di San Gioacchino Sacra Betlemme, dov’era custodito il Bambinello Gesù, avrebbe offerto un cero di venti libbre (9 kg. e 72 grammi), ricevendo la santissima comunione. L’impegno fu mantenuto fino al 1860; il terremoto del 1908 distrusse la chiesa, mentre la statuetta non fu danneggiata e fu trasferita nella chiesa Gesù e Maria delle Trombe, meta di centinaia di fedeli che venerano la sacra immagine del Bambinello. Su richiesta di molti fedeli, il consiglio comunale ha ripristinato la pia devozione in ossequio al voto perpetuo espresso dal Senato messinese nel 1721, con la consegna del cero votivo il 23 febbraio di ogni anno. Deliberata anche, durante i lavori consiliari di ieri, con ventitrè voti favorevoli, due contrari e due astenuti, la cittadinanza onoraria, post mortem, a William Shakespeare. Approvato infine, con diciassette voti favorevoli, quattro contrari e sette astenuti, lo schema di convenzione e dei criteri di selezione per l’affidamento del servizio di tesoreria comunale.

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