Contagiò Aids alla compagna, 22 anni a "untore" messinese

Contagiò Aids alla compagna, 22 anni a “untore” messinese

Alessandra Serio

Contagiò Aids alla compagna, 22 anni a “untore” messinese

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lunedì 10 Gennaio 2022 - 17:29

Condannato a 22 anni per omicidio volontario il messinese che contagiò l'Aids alla compagna nascondendole di essere sieropositivo

Si chiude con la condanna a 22 anni per omicidio volontario il processo di primo grado per Luigi De Domenico, il messinese accusato della morte della ex compagna, una giovane avvocata messinese deceduta di Aids dopo anni di mancate cure. Lei, infatti, non sapeva che l’uomo era sieropositivo. La Corte d’Assise (presidente Micali) dopo una lunga camera di consiglio iniziata alle 9 del mattino, ha letto il verdetto dopo le 17.15: 22 anni di reclusione. Il Pubblico Ministero Roberto Conte ne aveva chiesti 25.

Per l’avvocato Carlo Autru, difensore dell’uomo, si è trattato di un processo indiziario: “Pare abbia prevalso il sentimento sulle prove- commenta il legale – attendo con ansia le motivazioni”. Ma la giuria popolare e il magistrato sembrano pensarla diversamente.

In attesa delle motivazioni anche gli avvocati delle parti civili, i genitori della donna e la sorella, protagonista della battaglia per fare luce sulla vicenda della giovane avvocatessa e che ha portato a testimoniare altre donne: anche ad alcune di loro De Domenico aveva taciuto la sieropositività. “Ancorché ovviamente soddisfatti dell’odierno esito processuale, non intendiamo rilasciare dichiarazioni trionfalistiche che sarebbero certamente fuori luogo. In questa dolorosa vicenda nessuno può ritenersi vincitore.
Il riconoscimento delle nostre ragioni non restituisce alla vita la Collega contagiata e, soprattutto, non restituisce la madre al nostro giovane assistito. Potremo sostenere che la “giustizia” ha trionfato solo quando avremo una sentenza definitiva. Al momento ci limitiamo a constatare che la Corte di Assise ha riscontrato la fondatezza delle nostre argomentazioni e la conducenza delle prove raccolte dalla Procura ed integrate dalla difesa”, commentano gli avvocati Bonaventura Candido ed Elena Montalbano.

Vicenda che è al centro di un altro processo, ancora in corso, e che vede imputati tre medici accusati dalla Procura di aver concausato la morte della donna, non riconoscendo per anni l’Aids. Malgrado i sintomi, hanno spiegato i periti dell’Accusa, fossero chiari ed era compito dei sanitari richiedere gli accertamenti specifici.

Un commento

  1. Ma perché non condannarlo ad asfaltare le autostrade per il resto della sua vita di M…. ?

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