L’Imu “ricompatta” il centro-destra. Fiato sul collo della Corte dei conti

L’Imu “ricompatta” il centro-destra. Fiato sul collo della Corte dei conti

Danila La Torre

L’Imu “ricompatta” il centro-destra. Fiato sul collo della Corte dei conti

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martedì 23 Ottobre 2012 - 16:49

L’organo di controllo continua a vigilare sui conti dell’ente e ha richiesto l’invio entro il 15 novembre di una serie di documenti ed atti per far luce «sull’attuale ed effettiva situazione finanziaria del comune»

Il Consiglio comunale ha detto sì all’aumento delle aliquote Imu, che passeranno dalla soglia base a quella massima, sia per la prima che per la seconda casa. La prossima rata dell’Imu sarà, quindi, dell'1,06 per cento come aliquota base e dello 0,6 per cento come aliquota prevista per l'abitazione principale e relative pertinenze. Il passaggio in aula della delibera proposta dal commissario straordinario Luigi Croce e predisposta dal dirigente ai Tributi Romolo Dell’Acqua è stato, però, tutt’altro che “indolore” e ha delineato un quadro politico completamente diverso da quello venuto fuori in occasione dell’ultima seduta, in cui era stato bocciato il bilancio consuntivo 2011(vedi correlato).

In quell’occasione Udc e Pd avevano camminato a braccetto e insieme, con la complicità di 7 astenuti, avevano decretato il fallimento delle politiche economiche dell’ex sindaco Giuseppe Buzzanca e dell’ex assessore al ramo Orazio Miloro. Una convergenza che aveva fatto pensare alla nascita di un’unione di fatto tra il partito di centro e il partito democratico, seppur non ancora consacrata da un alleanza ufficiale, ma che alla luce di quanto avvenuto oggi si è rivelata soltanto un rapporto occasionale. Sull’emendamento presentato dal Pd, che voleva il mantenimento dell’aliquota base sulla prima casa dando invece il via libera all’aumento sulla seconda casa, l’Udc non solo non ha teso la mano ma ha addirittura tirato calci ai colleghi del Pd, loro alleati sul fronte regionale.

Il capogruppo centrista Enzo Messina ha detto chiaramente che «sarebbe stato meglio votare questa delibera dopo lunedì», cioè a elezioni regionali archiviate, dando in sostanza alla proposta del Pd una lettura populista ed elettoralistica. Un’accusa rivolta al centro-sinistra anche dal Pdl, che ritrova la sintonia con l’Udc e per bocca dell’ex capogruppo Pippo Capurro dice agli uomini del Pd presenti in aula: «La vostra è demagogia. Sapevate, perché eravate presenti all’incontro tra i capigruppo e il commissario Croce, che l’Imu doveva essere aumentata e fate l’imboscata con questo emendamento solo per puntare il dito contro Pdl e Udc, che voteranno a favore».

Dalla parte opposta dei banchi, le accuse vengono respinte al mittente. Felice Calabrò, primo firmatario dell’emendamento, non cede di un millimetro e ribadisce che i circa 2 milioni di euro derivanti dall’aumento dell’aliquota sulla prima casa (questa la previsione di incasso) non salveranno il Comune dal dissesto ma contribuiranno solo a tartassare «quei lavoratori che non prendono lo stipendio da mesi. Colpiremo – ha detto il coordinatore del partito democratico – i lavoratori dell’Atm, quelli di Messinambiente, i dipendenti comunali e tutte le persone che non hanno neanche i soldi per arrivare a fine mese». La sua è un’ “arringa” appassionata ma lucida, tanto da invitare i dirigenti in aula a spiegare quali potrebbero essere le conseguenze in caso di approvazione di quell’emendamento, che ha il parere favorevole del dirigente ma va contro le indicazioni della Corte dei conti, la quale – per coprire i buchi del bilancio di Palazzo Zanca – ha “consigliato” l‘aumento delle tasse.

L’appello di Calabrò ai dirigenti è anche quello di rispondere alla domanda formulata dal consigliere Peppe Chiarella, che chiedeva se l’eventuale via libera a all’emendamento del Pd avrebbe precluso l’accesso al fondo di rotazione (vedi correlato), previsto dal Decreto legge 174, varato dal Governo per aiutare i Comuni vicini al dissesto. La risposta del segretario generale del Comune Santi Alligo è negativa, ma se questo basta al partito democratico per “conquistare” il voto di Chiarella non è sufficiente a far passare l’emendamento, che viene respinto con 13 voti favorevoli , 8 contrari e 5 astenuti. I sì sono quelli dei consiglieri del Pd presenti in aula Barone, Barrile, Calabrò Cucinotta, David, Gennaro, Isaja, Sauta e Vaccarino , più quelli di Cantello di Sicilia Vera (che è stato il primo e dal primo momento a dichiararsi contrario all’aumento Imu), Caliò, Chiarella,e Ticonosco (che ha tacciato come vigliacchi i colleghi di partito usciti dall’aula e per protesta ha votato a favore dell’emendamento). Hanno votato contro i consiglieri del Pdl Capurro, Fazio, Nicolosi e Spicuzza; dell’Udc Melazzo, Messina, Rizzo, Ruello. Si sono astenuti Burrascano, Carreri, Crifò, Magazzù, Previti.

Chiuso il capitolo relativo all’ emendamento, la linea dei singoli partiti non cambia e la delibera proposta da Croce viene approvata con 14 voti favorevoli e 7 contrari. Pdl ,Udc e Carreri di Risorgimento Messinese alzano disco verde, in maniera convinta ma non compiaciuta: tutti i consiglieri intervenuti al dibattito hanno, infatti, detto e ribadito più volte che si tratta di una decisione dolorosa ma obbligata non solo per consentire all’ente di fare cassa subito ma anche per poter sperare di chiudere il bilancio di previsione 2012, ancora in alto mare. I sette voti contrari del Pd dimostrano coerenza ma anche scarsa presenza in aula, grande difetto di un partito che non è mai riuscito a far valere in aula il peso numerico dei suoi 15 consiglieri comunali.

Archiviata la pratica Imu, l’emergenza finanziaria è tutt’altro che risolta e la Corte dei Conti continua a far sentire il fiato sul collo agli amministratori di Palazzo Zanca. Con nota protocollata il 22 ottobre, l’organo di controllo – che continua a vigilare sui conti dell’ente – ha richiesto l’invio entro il 15 novembre di una serie di documenti ed atti per far luce «sull’attuale ed effettiva situazione finanziaria del comune». (Danila La Torre)

10 commenti

  1. Salvatore Vernaci 23 Ottobre 2012 20:53

    L’avere applicato l’aliquota dello 0,6% sulla prima casa è una decisione, a mio parere, iniqua ed ingiusta. La tassa sulla prima casa è un atto che colpisce uno dei diritti fondamentali del cittadino. La maggior parte dei Comuni Italiani, consapevole della crisi finanziaria che attanaglia i Cittadini, si è guardata bene di applicare l’aliquota massima sulla prima casa. Il Comune, con tale decisione, non risolverà i problemi finanziari, perché aumenterà l’evasione e l’elusione fiscale. I Cittadini devono, purtroppo, subire tale ingiusto balzello, deliberato dai Consiglieri: Capurro, Carreri, Chiarella, Cocivera, Fazio, Magazzù, Melazzo, Messina, Nicolosi, Previti, Rizzo, Ruello, Spicuzza, Ticonosco.. Le Associazioni “Pro Messina”, invece di pensare chi e come dovrebbe essere il futuro Sindaco della Città, intanto, dovrebbero reagire ed avviare una azione di responsabilità collettiva nei confronti degli Amministratori comunali, dei Dirigenti, dei Consiglieri Comunali, dei Revisori dei Conti per i provvedimenti adottati e/o per la mancanza del controllo dovuto, per la gestione dissennata, che si è concretizzata nel non rispetto delle regole di sana ed economica gestione, provocando il mancato rispetto del patto di stabilità e quindi un danno erariale al Comune di € 7.052.209,00. Il Commissario Straordinario del Comune, intanto dovrebbe: a) verificare e chiedere ai Componenti della ex Giunta ed ai Consiglieri comunali il rimborso del 30% delle indennità, percepite nel 2011, anno successivo allo sforamento del patto di stabilità; b) verificare la legittimità formale e procedurale delle indennità di posizione e di risultato dei Dirigenti ed estendere loro l’analogo rimborso del 30% dell’indennità di posizione percepita nell’anno 2011, anno successivo allo sforamento del patto di stabilità . c) verificare i verbali del Collegio dei revisori per determinare la loro corresponsabilità o meno nello sforamento del patto di stabilità

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  2. DOPO L’AUMENTO ALLA MASSIMA ALIQUOTA DELL’IMU, CI STAREBBE BENE IL RADDOPPIO DELLA TASSA SUI RIFIUTI,POI AUMENTEREI ANCHE LA TOSAP, GIA’ CHE CI SIAMO AUMENTIAMO ANCHE LE TARIFFE DELL’ACQUA, MAGARI ANCHE I PEDAGGI DELL’ATM E NON GUSTAREBBE ANCHE SE ISITUISSIMO UN PEDAGGIO DI 1 EURO PER CHI ATTRAVERSA PIAZZA CAIROLI IN MACCHINA E 50 CENT PER CHI CI PASSA A PIEDI.

    TUTTO QUESTO SERVE PER TUPPARI I PUTTUSI CHI FACISTU !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  3. E VISTO CHE SIETE PRESI DAL SACRO FURORE DEL RISANAMENTO DEI CONTI TAROCCATI, PERCHE’ NON E’ DATO SAPERE CHI SONO I RESPONSABILI DI QUESTO FALLIMENTO E COMINCIAMO A FARE PAGARE SOLDI VERI A QUESTI SOGGETTI???
    CIOE’NOI SEMU SEMPRI I SOLITI FISSA E VOI QUELLI CHE NON SI POSSONO TOCCARE, INCONNDANNABILI,IMMUNI DA QUALSIASI COSA,QUELLI CHE NON SI LEVANO MAI UN CENTESIMO DALLA TASCA E CHE SE SBAGLIANO NON PAGANO MAI.

    TUTTO QUESTO E’ UNA VERGOGNA ED UNO SCHIFO !!!!!

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  4. QUELLO CHE MI RODE E’ DOVERE PAGARE TASSE SU TASSE PER UN CLASSE POLITICA DOVE I FIORINI FIORETTI FIORONI GRANDI O PICCOLI CHE SIANO, SONO MIGLIAIA. IL SISTEMA E’ MALATO, CORROTTO E ALLA FINE DEI CONTI CHI PAGA E’ IL CITTADINO IMBELLE.
    IL COSTO DELLA POLITICA NON E’ DATO SOLO DALLA MOLE ENORME DEI COMPENSI, PREBENDE, PRIVILEGI E QUANT’ALTRO,MA ANCHE DALLA CORRUZIONE, DALLO SPERPERO, DALL’UTILIZZO “IMPROPRIO” DEL DENARO PUBBLICO E TUTTO QUESTO VA BEN OLTRE IL COSTO DELLE INDENNITA’ DEI POLITICI, MA CHE TRAE ORIGINE DA UNA POLITICA MALSANA.
    QUINDI TAGLIARE I COSTI DELLA POLITICA NON SIGNIFICA SOLO RIDURNE I COSTI AD UN DECIMO (COSI’ DOVREBBE ESSERE), MA ELIMINARE TUTTO CIO’ CHE IL SISTEMA POLITICO HA CREATO..VEDI FIORINI FIORETTI E FIORONI.

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  5. Il commento di Salvatore VERNACI è un’atto d’accusa spietato contro i politici messinesi,che hanno avuto la spudoratezza di approvare le aliquote massime IMU,sotto la indebita pressione dei DIRIGENTI,che guidano dipartimenti inefficaci e organizzativamente parlando allo stato pietoso.Ho scritto commenti su questa invasione di campo dei DIRIGENTI in altri commenti non ancora pubblicati.Voglio aggiungere a quella di VERNACI la mia indignazione per le proposte di MONTI sull’ipotesi dell’aumento dell’IVA,che come l’IMU si abbatterà sui redditi più bassi,in particolare sui pensionati che non superano i 625 euro mensili e sui lavoratori con 627 euro,redditi esenti giustamente dall’IRPEF, ma che non beneficeranno della riduzione delle prime due aliquote.Ma vi sembra normale che chi supera i 55 mila euro,come la vastissima platea dei BUROCRATI,godrà della riduzione di 28o euro,mentre gli INCAPIENTI,così chiamano i 10 milioni di italiani con redditi bassissimi,non ricevono un centesimo di euro,ma pagheranno gli effetti negativi dell’IVA. E’ LA RAPINA DEL SECOLO FAVORITA DAI BUROCRATI AL GOVERNO, se ci riflettete in fondo Mario MONTI è IL BUROCRATE dei BUROCRATI.

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  6. Non può capitare di peggio in famiglia, che perdere la FIDUCIA nei propri cari, non può capitare di peggio al cittadino, che perdere FIDUCIA nei messinesi di palazzo Zanca e nei dirigenti. Nel mese di dicembre, a ridosso di Natale, come tanti di voi dovrò versare il saldo IMU, l’importo è alto e inaspettato relativamente agli anni passati, gravato dalla rivalutazione delle rendite catastali e dalle aliquote massime votate da Consiglieri Comunali, che noi abbiamo eletto. Come tanti di voi, credo intensamente nei valori della convivenza civile e della solidarietà verso i più deboli della nostra comunità, insomma verso i miei tributi perchè il MUNICIPIO per me è un simbolo civile inestimabile. A dicembre non sarà così, HO PERSO LA FIDUCIA, purtroppo non sono il solo, l’hanno persa tanti messinesi, e la conseguenza sono le domande più strambe che ci facciamo: si accorgerà un dipartimeto TRIBUTI così disorganizzato se verserò di meno o non verserò affatto? Pagheranno l’IMU gli assessori e i consiglieri comunali e i loro parenti di primo grado? Verseranno L’IMU i dipendenti del dipartimento TRIBUTI e i loro parenti stretti? Ci sono messinesi ricchi e potenti che hanno beneficiato della prescrizione del tributo o della sua elusione? Non è bello in famiglia avere diffidenza verso i propri cari, non è altrettanto bello averla verso il nostro MUNICIPIO, così non andremo lontano.

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  7. francotomasello 24 Ottobre 2012 07:04

    ma gli oltre 7milioni di danno ai cittadini croce non li dovrebbe cercare anche ai cosiddetti dirigenti.

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  8. Inadeguati, incapaci, schiavi dei partiti che li comandano, vorrei capire come dei soggetti stipendiati da sempre possano affrontare da amministratori una crisi così grave come quella che viviamo e che per almeno un triennio ci colpirà, la verità purtroppo è dura da digerire ma è una sola ci siamo scelti degli stipendiati che non sanno fare altro che aspettare il fine mese e ormai amministrare non è come un ventennio fà oggi bisogna mettere sul tavolo idee e progetti per risanare le casse comunali e non organizzare festini e scampagnate come questi signori pensano di fare quindi per cortesia abbiate la dignità di dedicarvi ad altro.

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  9. Il commento di ieri di Vernaci è condiviso da molti, io ho già scritto che quelle persone fra un paio di mesi faranno la campagna elettorale battendosi per l’abolizione dell’IMU. Hanno fatto sempre così, incoerenti, abulici, adesso stanno facendo la campagna elettorale appoggiando coloro che hanno distrutto e svenduto Messina e la Sicilia, ma che si sono camuffati sotto altre sigle ,vedi il sogno siciliano del 61 a 0, o che hanno riciclato un ex della destra nazionale perché non avevano il coraggio di mettere la loro faccia, o chi si è alleato con i due ultimi governatori. Fra pochi giorni dovremo votare, ribelliamoci, non restiamo a casa lasciando ad altri il compito di risolvere i ns innumerevoli problemi, cambiamo, diamo la fiducia a chi non ha mai governato,peggio di così è impossibile.

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  10. Il segretario è il mio padrone, obbedisco al segretario.

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