A Palazzo Zanca “scompaiono” residui passivi per 32 milioni, accertati e cancellati nel giro di 24 ore

A Palazzo Zanca “scompaiono” residui passivi per 32 milioni, accertati e cancellati nel giro di 24 ore

Danila La Torre

A Palazzo Zanca “scompaiono” residui passivi per 32 milioni, accertati e cancellati nel giro di 24 ore

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venerdì 26 Febbraio 2016 - 01:11

I revisori dei conti chiedono chiarimenti all’area finanziaria ed ai singoli dirigenti dei Dipartimenti comunali. Intanto, l’assessore Signorino conferma che è intenzione dell’amministrazione approvare il bilancio di previsione 2016 senza passare dal consuntivo 2015. All’appello però manca ancora il previsionale 2015

Quando in ballo ci sono i conti del Comune di Messina, tutto è possibile; ma l’anomalia riscontrata dal Collegio dei revisori dei conti nel corso delle verifiche sull’ormai famigerato riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi – che tanti grattacapi continua a creare, bloccando l’iter di formazione del bilancio di previsione 2015 – ha dell’incredibile.

Prima di svelare i contorni dell’assurda vicenda che ha come protagonisti il ragioniere generale Antonino Cama ed i dirigenti comunali, ricordiamo che i residui attivi rappresentano crediti dell’ente nei confronti di terzi, mentre i residui passivi rappresentano debiti dell’ente nei confronti di terzi. Entrambe le tipologie di residui sono obbligazioni giuridiche perfezionate ed esigibili.

Ebbene- secondo quanto mettono nero su bianco i revisori, nella nota inviata ieri all’amministrazione e per conoscenza anche al commissario ad acta Nicolò Lauricella – a far data dal 1. Gennaio 2015 , il Comune ha eliminato residui passivi per oltre 32 milioni di euro « in quanto non correlati ad obbligazioni giuridiche perfezionate». Il paradosso sta nel fatto che quelle stesse somme erano state accertate e mantenute al 31 dicembre 2014 in sede di riaccertameneto ordinario, effettuato in occasione della predisposizione del bilancio consuntivo 2014. In sole 24 ore, dunque, si sono volatilizzati 32 milioni di euro di debiti, perché è venuto improvvisamente meno il titolo giuridico.

Alla luce delle discrasie riscontrate, i revisori dei conti chiedono all’area finanziaria di Palazzo Zanca di chiarire le ragioni delle differenze ed ai singoli dirigenti dei Dipartimenti «di voler motivare le ragioni del titolo giuridico che ne determina l’eliminazione, dal 31 dicembre 2014 al 1 gennaio 2015».

Nella nota inviata ieri, il presidente dimissionario Dario Zaccone e gli altri due componenti del Collegio dei revisori dei conti, Federico Basile e Giuseppe Zingales segnalano anche altre due anomalie: innanzitutto che all’eliminazione dei residui passivi non corrisponde «l’eliminazione di altrettanti residui attivi per entrate vincolate a residui passivi eliminati»; in secondo luogo, l’esistenza di una «differenza tra i residui attivi e passivi complessivamente riaccertati al 1 gennaio 2015, rispetto a quanto rilevato dal bilancio consuntivo 2014 (gestione residui e competenze 2014)»

Prima di poter emettere parere sul riaccertamento straordinario dei residui, il Collegio dei revisori dei conti attenderà i chiarimenti richiesti.

Intanto, all’Ufficio di presidenza del Consiglio Comunale sono arrivati altri chiarimenti: quelli dell’assessore al bilancio e vice-sindaco Guido Signorino, che ha risposto alla nota inviatagli la scorsa settima dalla presidente del Consiglio comunale, Emilia Barrile.

La massina rappresentante del Civico Consesso aveva chiesto notizie sia in merito alla rimodulazione del piano di riequilibrio, sia in merito alle dichiarazioni di Signorino a proposito della volontà dell’amministrazione di volere presentare il bilancio di previsione 2016 prima del bilancio consuntivo 2015 (VEDI QUI).

Nella sua lettera, il vice-sindaco – finito nel mirino dei consiglieri di Forza Italia, che chiedono a gran voce le sue dimissioni- spiega che anche la rimodulazione del piano di riequilibrio è legata al riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi. Senza questo passaggio non si potrà procedere alla rivisitazione della manovra finanziaria decennale, approvata dal Consiglio Comunale il 2 settembre 2014 e già rimodulata il 28 febbraio 2015.

In assenza del riaccertamento straordinario dei residui- il cui percorso, come abbiamo visto prima, è sempre pieno di sorprese (negative!) – il Comune , quindi, non potrà adottare né il bilancio di previsione 2015 né rimodulare il piano di riequilibrio , strumento che dovrebbe consentire di evitare un default che per molti è già nei fatti.

Eppure, l’assessore Signorino non sembra per nulla scoraggiato e, con la sua solita dose di ottimismo, conferma alla presidente Barrile che ha dato indicazioni agli uffici di iniziare a produrre gli atti per la formazione del bilancio di previsione 2016-2018 .

Il previsionale 2016 prima del consuntivo 2015? Per Signorino è fattibile: «si rappresenta che, in condizioni ordinarie, la predisposizione dello strumento previsionale (dovendosi determinare entro la chiusura dell’anno solare precedente rispetto all’esercizio programmato) non necessita della preventiva approvazione del bilancio consuntivo , il cui risultato ( se differente da quanto previsto) dovrà costituire oggetto di variazione al bilancio con successivo atto».

Nella parte finale del sua nota, Signorino nega la corrispondenza con il Ministero sul piano di riequilibrio, di cui aveva dato notizia qualche giorno fa il consigliere comunale Santalco, che aveva raccontato di aver letto quella lettera. I fatti sono due: o mente l’assessore o mente l’esponente di Forza Italia .

Danila La Torre

18 commenti

  1. Dilettanti (scalzi) allo sbaraglio!
    Mariedit illuminaci!

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  2. Dilettanti (scalzi) allo sbaraglio!
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  3. I consiglieri che tanto sbraitano ( ipocritamente) presentino ampia denuncia alla Corte dei conti, il materiale nn manca!

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  4. I consiglieri che tanto sbraitano ( ipocritamente) presentino ampia denuncia alla Corte dei conti, il materiale nn manca!

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  5. la contabilità nei Nuovi Stili di Vita

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  6. la contabilità nei Nuovi Stili di Vita

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  7. I signori del palazzo comunale scientemente ignorano i dettami civilistici. achtung, achtung, giova urgentemente un buon RAGIONIERE

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  8. I signori del palazzo comunale scientemente ignorano i dettami civilistici. achtung, achtung, giova urgentemente un buon RAGIONIERE

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  9. praticamente è come quello che per la strada fa il gioco di “tri carti”.

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  10. praticamente è come quello che per la strada fa il gioco di “tri carti”.

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  11. veramente mancu iddu sapi chi numeri dare,perchè se scrive un numero può darsi che nel giro di un’ora ci scompare e quindi nto dubbio si teni nto soi.

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  12. veramente mancu iddu sapi chi numeri dare,perchè se scrive un numero può darsi che nel giro di un’ora ci scompare e quindi nto dubbio si teni nto soi.

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  13. L’apparato comimunale messinese è lo specchio della condizione del pubblico in Italia.
    La sua efficienza è stata fatta scientemente morire in decenni di disinteresse e connivenze.
    Il problemi della capacità del pubblico di assolvere ai propri compiti è grave e di portata nazionale ed è uno dei motivi per i quali non si riuscirà a cambiare rotta nel breve periodo e forse mai.
    La macchina non funziona più perché non era interesse di nessuno che lo facesse.
    Adesso semplicemente seguendo la naturale inerzia della fisica non riesce a funzionare.
    Non può. Non è in grado.
    Al di la del dolo o meno, non sono più capaci di lavorare con profitto.
    Hai voglia a sterzare adesso.

    Salvatore

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  14. L’apparato comimunale messinese è lo specchio della condizione del pubblico in Italia.
    La sua efficienza è stata fatta scientemente morire in decenni di disinteresse e connivenze.
    Il problemi della capacità del pubblico di assolvere ai propri compiti è grave e di portata nazionale ed è uno dei motivi per i quali non si riuscirà a cambiare rotta nel breve periodo e forse mai.
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    Salvatore

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  15. mariediiiiiitttttt….. illuminaci tu! Tu che conosci i numeri, raccontaci qualcosa, almeno ci fai sorridere!

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  16. mariediiiiiitttttt….. illuminaci tu! Tu che conosci i numeri, raccontaci qualcosa, almeno ci fai sorridere!

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  17. per illuminare ci vuole la torcia e la torcia ha le batterie scariche. non può comprare quelle nuove per via della mancanza del bilancio.

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  18. per illuminare ci vuole la torcia e la torcia ha le batterie scariche. non può comprare quelle nuove per via della mancanza del bilancio.

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