Stabilità finanziaria dei Comuni e delle Città Metropolitane, le iniziative di Accorinti

Stabilità finanziaria dei Comuni e delle Città Metropolitane, le iniziative di Accorinti

Stabilità finanziaria dei Comuni e delle Città Metropolitane, le iniziative di Accorinti

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mercoledì 29 Giugno 2016 - 08:15

Il sindaco propone l’estensione da 10 a 30 anni del periodo massimo previsto per i piani di riequilibrio e annuncia emendamenti al Decreto Legislativo “Enti Locali”

In vista della conversione in legge del Decreto Legislativo “Enti Locali”, approvato dal Governo la scorsa settimana, il sindaco Renato Accorinti si fa promotore di due iniziative normative volte a salvaguardare la stabilità finanziaria dei Comuni e delle Città Metropolitane, chiamando a raccolta i Sindaci delle altre città d’Italia.
“La salvezza delle città – sottolinea il sindaco Accorinti – è la salvezza dello Stato. Se lo Stato non consente alle amministrazioni locali di offrire ai cittadini servizi essenziali e primari, viene meno la stessa ragion d’essere delle politica: occuparsi del bene comune a partire dagli ultimi e dei meno fortunati. Senza un intervento attento e incisivo i Comuni saranno condannati a ridurre o interrompere i servizi di civiltà che hanno faticosamente costruito per i cittadini. E a pagare saranno i più deboli. E noi non ci stiamo”.
La prima iniziativa mira a rendere sostenibile il percorso di riequilibrio finanziario tramite l’estensione da 10 a 30 anni del periodo massimo previsto per i piani di riequilibrio. Tale misura è resa necessaria dal nuovo contesto determinato dall’entrata in vigore della contabilità armonizzata per un verso e dalla crescente riduzione di risorse trasferite dallo Stato e dalle Regioni per un altro. D’altronde la necessità di definire un orizzonte temporale pluridecennale per il riassorbimento dei debiti pregressi è già considerata dalla legge che consente di “spalmare” in 30 anni il “disavanzo tecnico” derivante dal riaccertamento straordinario dei residui e dall’ammortamento trentennale delle anticipazioni di Cassa Depositi e Prestiti agli Enti Locali per il pagamento dei debiti fuori bilancio. Questo orizzonte temporale di assorbimento dei debiti, che vale per tutti i Comuni, deve a maggior ragione essere esteso ai Comuni che, ereditando pesanti condizioni debitorie pregresse “fuori bilancio”, sono impegnati nello sforzo straordinario del riequilibrio finanziario pluriennale.

La seconda iniziativa prende atto che le neonate Città Metropolitane sono state assoggettate a un contributo straordinario a favore dell’Erario che avrà l’effetto immediato di mandare in dissesto questi Enti, anche in assenza di debiti fuori bilancio derivanti dalle gestioni precedenti. Per questa ragione il sindaco Accorinti ha inviato ai Sindaci, all’ANCI, all’ANCI Sicilia e al Governo due lettere nelle quali preannuncia l’immediata predisposizione di alcuni interventi emendativi da porre in atto nei 60 giorni di tempo necessari per la conversione in legge del DL Enti Locali.

8 commenti

  1. Se nel frattempo non si fa chiarezza su tutti i bilanci delle partecipate e del Comune e se non si riconoscono i debiti fuori bilancio subito, non sarà comunque possibile fare nulla di serio, poiché l’entità stessa del debito comunale non è ad oggi determinata con certezza e quindi non può proporsi alcun rimedio…..

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  2. Se nel frattempo non si fa chiarezza su tutti i bilanci delle partecipate e del Comune e se non si riconoscono i debiti fuori bilancio subito, non sarà comunque possibile fare nulla di serio, poiché l’entità stessa del debito comunale non è ad oggi determinata con certezza e quindi non può proporsi alcun rimedio…..

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  3. Se nel frattempo non si fa chiarezza su tutti i bilanci delle partecipate e del Comune e se non si riconoscono i debiti fuori bilancio subito, non sarà comunque possibile fare nulla di serio, poiché l’entità stessa del debito comunale non è ad oggi determinata con certezza e quindi non può proporsi alcun rimedio….. Ci vuole il coraggio di affrontare la realtà per poi definire le soluzioni. Quanto ai debiti si riconoscano subito e si chieda alla Cassa Dep e Prestiti il loro finanziamento in 30/anni ma il rimborso non può che avvenire in un periodo più breve…

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  4. Se nel frattempo non si fa chiarezza su tutti i bilanci delle partecipate e del Comune e se non si riconoscono i debiti fuori bilancio subito, non sarà comunque possibile fare nulla di serio, poiché l’entità stessa del debito comunale non è ad oggi determinata con certezza e quindi non può proporsi alcun rimedio….. Ci vuole il coraggio di affrontare la realtà per poi definire le soluzioni. Quanto ai debiti si riconoscano subito e si chieda alla Cassa Dep e Prestiti il loro finanziamento in 30/anni ma il rimborso non può che avvenire in un periodo più breve…

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  5. Queste proposte provengono da Eller? Se è così i figli dei nostri figli vedranno un periodo molto triste, dovranno pagare un mare di debiti.30 anni sono un debito infinito, ma che importa tanto lui non ci sarà e di chi rimane non gli frega un tubo. Accorinti, ritorna sul pilone e restaci per il bene della città, non sei capace neppure di cambiarti la ridicola maglietta se non te lo dice qualcuno.

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  6. Queste proposte provengono da Eller? Se è così i figli dei nostri figli vedranno un periodo molto triste, dovranno pagare un mare di debiti.30 anni sono un debito infinito, ma che importa tanto lui non ci sarà e di chi rimane non gli frega un tubo. Accorinti, ritorna sul pilone e restaci per il bene della città, non sei capace neppure di cambiarti la ridicola maglietta se non te lo dice qualcuno.

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  7. Osservavo con simpatia la figura atipica del nostro (perché è anche di chi, come me, non lo ha votato) sindaco ma ormai mi ha stufato.
    Lo confesso: non vedo l’ora che non sarà più il nostro primo cittadino!
    La sua è demagogia pura e sterile. Dice banalità ma devo riconoscere che lo fa in modo quasi teatrale per cui illude molti.
    Certo che la VERA politica non riesce proprio a risorgere dalle ceneri di un incendio che lei stessa ha provocato…
    Ci toccano tempi assai duri

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    Lo confesso: non vedo l’ora che non sarà più il nostro primo cittadino!
    La sua è demagogia pura e sterile. Dice banalità ma devo riconoscere che lo fa in modo quasi teatrale per cui illude molti.
    Certo che la VERA politica non riesce proprio a risorgere dalle ceneri di un incendio che lei stessa ha provocato…
    Ci toccano tempi assai duri

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