L'omofobia uccide. L'Arcigay scrive ad Accorinti: serve un cambio culturale

L’omofobia uccide. L’Arcigay scrive ad Accorinti: serve un cambio culturale

Eleonora Corace

L’omofobia uccide. L’Arcigay scrive ad Accorinti: serve un cambio culturale

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domenica 03 Novembre 2013 - 00:40

"Essere gay è normale". L'Arcigay Makwan Messina scrive una lettera al sindaco Renato Accorinti per chiedere un'azione pedagogica trasversale in tutte le scuole del territorio cittadino contro l'omofobia e per il sostegno psicologico e morale degli adolescenti omosessuali.All'interno , il link di un video girato da alcuni ragazzi messinesi sui diritti delle coppie gay

“L’omofobia, anche quella interiorizzata, di chi non si accetta o non crede di essere dalla parte giusta, sta diventando una vera e propria emergenza”. Così il presidente del circolo Arcigay Makwan di Messina denuncia con una lettera inviata al sindaco Renato Accorinti, la difficile condizione sociale e di conseguenza esistenziale ed emotiva in cui versa la popolazione lgbt – acronimo utilizzato come termine collettivo per riferirsi a persone Lesbiche , Gay, Bisessuali e Transgender – nel nostro paese. Nonostante anni di battaglie contro l’omofobia, per l’ugualianza e i diritti, malgrado la cancellazione dell’omossessualità dalla lista delle malattie mentali avvenuta il 17 maggio del 1990, l’omofobia uccide ancora. Anche nel nostro paese. Solo nell’ultimo mese, infatti, le cronache raccontano la storia di due suicidi, quello di un ragazzo romano che si è tolto la vita gettandosi dall’undicesimo piano “perché gay” e quello di una trans gender di Brescia, che ha deciso di lasciare questo mondo senza neppure affidare la motivazione del gesto tanto estremo ad un biglietto.

Due casi ravvicinati che esprimono un disagio profondo, che non può essere ignorato. Proprio per questo l’Arcigay di Messina, tramite le parole del suo Presidente, scrive al primo cittadino: per invocare la messa in campo di tutti gli strumenti necessari per una vera e propria offensiva contro-culturale, pacifica quanto ferma: “Ti chiediamo aiuto – scrive l’Arcigay – Aiuto per diffondere nelle scuole Messinesi un messaggio positivo, un messaggio di vita e non di morte. Per dire ai bulli, ai professori e ai genitori che essere omosessuali non è qualcosa da respingere, osteggiare e dileggiare; ma soprattutto ti chiediamo aiuto per dare strumenti agli adolescenti gay, lesbiche e transessuali,per dire loro che non sono soli.Come già accaduto negli USA con il progetto It Gets Better, nato dopo un’ondata di suicidi tra adolescenti – che quel dolore può passare e trasformarsi in forza e che essere gay/lesbica/trans non è brutto, ma è normale.Che le cose, appunto, cambiano, e non andranno solo meglio, ma andranno semplicemente bene, come per chiunque altro al mondo”.

L’adolescenza, si sa, è un momento delicato. Quello che la comunità Lgbt messinese chiede con forza è di educare, non solo al rispetto della diversità, ma alla normalità, affinché l’essere omosessuali – sia per i protagonisti che per ogni membro della società – sia una cosa semplice, addirittura banale, come l’eterosessualità. Un obiettivo che si coniuga facilmente con la “rivoluzione culturale” posta come prima meta nel programma della campagna elettorale e nell’azione amministrativa del Sindaco Accorinti, della sua Giunta e del Movimento che la sostiene. Difficilmente, a causa delle difficoltà del bilancio di Palazzo Zanca, il Comune potrà intervenire con il finanziamento di progetti sul territorio cittadino, ma restano altre strade. Come suggerisce Rosario Duca, può essere chiesto alle scuole: “di aprire le porte a chi può raccontare che essere gay, lesbiche, bisessuali e transessuali è bello tanto quanto essere eterosessuali. Puoi scrivere personalmente ai professori delle scuole Messinesi e chiedere loro di parlare di omosessualità, bisessualità e transessualità prevenzione ed altro, senza pregiudizi. Puoi aprire gli spazi pubblici a momenti di scambio con i ragazzi e le famiglie”.

Nel frattempo in Germania viene riconosciuto ufficialmente il terzo sesso. Il provvedimento si riferisce a quei bambini – uno su 5.000 in Europa – che nascono con organi genitali ambigui. Per non costringere i genitori ad una scelta affrettata ed arbitraria del sesso, i neonati da questo mese, verranno registrati all’anagrafe come “neutri” e solo da adulti decideranno se scegliere di definirsi o rimanere tali. Il provvedimento non ha nulla a che vedere con i cittadini trans e trans gender, ma sottolinea una volontà di rompere il sistema binario della rigida separazione tra sessi dimostrando che non può dirsi netta, spesso, neppure dal punti di vista meramente biologico.

Intanto, sul fronte nostrano, un aiuto concreto per una svolta culturale è stato offerto all’Arcigay di Messina dal professore Riccardo di Salvo, personalità di spicco nella società civile di Catania, in cui è stato presidente del circolo cittadino Arcigay, vice presidente AGEDO Catania e Presidente Kalon lgbt. Il Professore ha reso ufficiale la donazione della memoria storica in suo possesso (composta da testi, quadri e immagini) al circolo messinese, che promette il massimo impegno per trovare una collocazione adeguata, al fine di aprire al più presto la collezione al pubblico. L’Arcigay Makwan offre già sul territorio un servizio di ascolto ed assistenza, con il prezioso supporto di psicologi ed avvocati nel caso di problemi legati ad episodi di discriminazione, ma l’azione pedagogica auspicata dall’Arcigay deve essere trasversale: “Ti chiediamo una presa di posizione forte – conclude Rosario Duca nella sua accorata lettera ad Accorinti -un tentativo di inversione culturale in questa città che inghiotte la diversità e con l’indifferenza tende ad oscurare un dramma che molti vivono nell’isolamento più totale. Noi siamo a tua completa disposizione come testimoni per entrare nelle scuole, per raccontare con la nostra voce che nessuno deve più sentirsi da solo in questa città, come in nessun’altra città o provincia italiana, perché omosessuale”. (Eleonora Corace)

Il link di un video girato da alcuni ragazzi messinesi sui diritti delle coppie gay: http://www.youtube.com/watch?v=YsF24g_jeLw

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