Il bando di gara per un servizio di 250 mila per il telerilevamento satellitare delle acque finisce all'attenzione del gruppo consiliare Mli che chiede chiarimenti anche alla Corte dei Conti. "Il servizio è di competenza dell'Arpa e dell'Asp ed i controlli sono già effettuati dal Cnr"
Il bando di gara della Provincia per l’affidamento di un appalto da 250 mila euro per il “Telerilevamento satellitare delle acque”, finisce al centro di un’interrogazione del gruppo consiliare Mli.
“Risulta sempre più incomprensibile l’agire dell’Amministrazione Ricevuto, che sfruttando il momento di particolare confusione politica ed amministrativa- scrive il capogruppo Roberto Cerreti– cerca di portare avanti progettualità onerose e nel caso del progetto di “telerilevamento delle acque e delle coste messinesi” inopportuno ed inutile, in quanto sviluppato su competenze specifiche dell’A.R.P.A Sicilia (Agenzia Regionale Protezione Ambiente) e dell’A.S.P. 5”.
Nell’interrogazione il Movimento Liberi Insieme sottolinea come, con determina dirigenziale n. 68 del 31/07/2012 dell’U.D. Ambiente e Politiche energetiche, la dirigente dott.sa Carolina Musumeci ha dato il via libera per l’espletamento di una gara per € 248.050,00 con evidenza pubblica per l’affidamento dell’appalto di servizio avente ad oggetto “Telerilevamento da satellite ed aereo finalizzato a valutare lo stato di qualità delle acque e l’andamento della linea di costa, in un’area mariano costiera del territorio provinciale comprensiva dell’agglomerato industriale dei Comuni di Milazzo – S. Filippo del Mela – Pace del Mela”.
I consiglieri rilevano come la competenza in materia sia dell’Agenzia Regionale Protezione ambiente e dell’Asp 5 di Messina e che pertanto si tratterebbe di un doppione, anche perché i controlli sulle acque vengono già effettuati con regolarità.
“L’interrogazione- conclude Cerreti- è stata anche inviata per conoscenza alla Corte dei Conti di Palermo, per comprendere l’utilità dell’Ente nel bandire il progetto di “telerilevamento satellitare ed aereo delle acque marine” provocando una spesa di € 248.050,00, in considerazione oltre che del periodo di grave crisi economica, delle sovrapposizioni di competenze con l’A.R.P.A. e con l’A.S.P. n. 5 , e soprattutto verificato il lavoro di valutazione delle acque regolarmente già effettuato dall’Istituto di Ricerca sulle Acque del CNR”.

nanni ni stai custannu chiussai da gemmania!!