Pesca illegale: la Guardia Costiera di Milazzo sequestra reti sciabiche

Pesca illegale: la Guardia Costiera di Milazzo sequestra reti sciabiche

Serena Sframeli

Pesca illegale: la Guardia Costiera di Milazzo sequestra reti sciabiche

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giovedì 12 Marzo 2015 - 09:19

Durante un controllo, i militari della Guardia Costiera di Milazzo hanno sequestrato attrezzature non conformi alla normativa in materia di pesca marittima; i controlli continueranno nei prossimi giorni, con particolare attenzione al fenomeno della pesca e della commercializzazione illecita del novellame di sarda

Solo qualche giorno fa, durante un controllo della costa, il personale militare della Guardia Costiera di Milazzo ha individuato una rete da pesca del tipo “Sciabica”, solitamente utilizzata per la pesca del novellame, impiegata da un soggetto con un’unità da pesca professionale in prossimità della costa di Mongiove.

I militari hanno proceduto al sequestro delle attrezzature in quanto non conformi alla normativa in materia di pesca marittima ed utilizzato per la cattura di esemplari di prodotto ittico inferiori alla taglia minima consentita.

L’attrezzatura in questione è definita dal Regolamento Ce 1967/2006 quale “rete trainata”, e lo stesso provvedimento ne disciplina il corretto uso stabilendone l’ampiezza minima delle maglie, nonché l’espresso divieto di utilizzo da parte di unità da diporto.

Durante il pattugliamento i militari hanno sorpreso un’ulteriore barca da pesca intenta nella medesima attività con l’impiego di attrezzo non consentito: il comandante del peschereccio ha però assunto un comportamento atto ad intralciare l'attività' dei militari, effettuando manovre evasive. Per questo motivo il soggetto è stato verbalizzato ai sensi della vigente normativa della pesca marittima con una sanzione di euro 4.000, oltre ad aver messo a conoscenza della situazione la competente autorità giudiziaria.

La pesca del novellame– precisa la Guardia costiera in una nota- è una pratica criminale particolarmente nociva, perpetrata sia da unità da pesca professionale che da unità da diporto e che comporta un forte depauperamento del patrimonio ittico. Si ritiene opportuno in tal senso ribadire che sono soggetti a sanzioni penali, oltre che i soggetti che catturano tale tipologia di prodotto ittico, anche chi si rende responsabile della commercializzazione e chi ne detiene esemplari anche per il consumo privato”.

I Controlli proseguiranno nei prossimi giorni al fine di accertare e reprimere ogni genere di comportamento illecito, con particolare attenzione al fenomeno della pesca e della commercializzazione illecita del novellame di sarda che, proprio in questo periodo, tende ad intensificarsi notevolmente.

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