STORIA, ORGOGLIO E IDENTITA’ NEL NOME DEI FRATELLI DI LENA. A Naso (Messina) giornata di studi con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica
Un convegno per ricostruire la memoria storica, un gruppo di studiosi per recuperare le origini nobili di una forte identità territoriale. Nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia il Comune di Naso (Messina), con la direzione scientifica dell’Istituto di studi storici Gaetano Salvemini e con il patrocinio della Regione Sicilia, organizza la giornata di studi “Carmelo, Cono e Ignazio Di Lena, testimoni di libertà” (Cineauditorium comunale di Naso, 26 novembre 2011, ore 10).
Il convegno, che per il suo valore nazionale ha ricevuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nasce con la volontà di approfondire una pagina gloriosa del passato. Dopo i saluti iniziali del primo cittadino di Naso, Daniele Letizia, e dell’assessore regionale alla Pubblica Istruzione Mario Centorrino, si aprirà la giornata di lavori, con gli interventi curati da Santi Fedele, ordinario di Storia contemporanea dell’Università di Messina e Direttore dell’Istituto Salvemini (Cono Di Lena tra repubblicanesimo e antifascismo), Massimo Cono Pietropaolo, docente del Liceo Classico Statale “Pasquale Galluppi” di Tropea (Carmelo Di Lena, Sindaco della Città di Naso nella Sicilia liberata), Antonio Baglio, ricercatore di Storia contemporanea dell’Università di Messina (Ignazio Di Lena: un protagonista della Resistenza). In programma anche la testimonianza dell’on. Salvatore Natoli Sciacca, saggista e cultore di storia locale (Cono, Ignazio e Carmelo Di Lena profeti e apostoli della libertà).
Alla giornata parteciperanno le sedi di Naso dell’Istituto comprensivo “Carlo Incudine” e dell’Istituto per i servizi commerciali e turistici “Gepy Faranda”.
“Questo evento – sottolinea l’assessore Centorrino – fa parte di quelle iniziative preziose per la comunità, preziose per tre motivi: perché permettono, attraverso la ricostruzione della memoria storica, di riappropriarsi delle proprie radici culturali e di recuperare così un orgoglio dimenticato; perché consentono alle nuove generazioni di conoscere la realtà culturale di cui sono figli (e dobbiamo stare attenti, perché questa tendenza si sta perdendo); infine, perché contribuiscono a intensificare la conoscenza della cultura e della lingua siciliane nelle scuole, obiettivo, questo, che è stato stabilito anche nelle linee-guida approvate di recente dalla V Commissione regionale”.
“Un’iniziativa culturale di questo spessore, arricchita dall’Alto Patronato del Presidente della Repubblica – conclude il sindaco Letizia – ci inorgoglisce e ci onora. Le origini dell’identità nasitana rischiano di essere conosciute sempre meno. Eppure Naso è una città nobile, con una storia lunga secoli, fatta di indipendenza, prestigio, valore. Questo convegno darà alla città gli strumenti per la riscoperta e la valorizzazione dell’orgoglio di essere nasitani, figli di grandi uomini che sempre hanno nutrito sincero amore per la loro terra. Ecco perché abbiamo voluto che al convegno partecipassero anche le scuole del territorio: i Di Lena rappresentano un esempio virtuoso per i più giovani, sono una testimonianza diretta non solo dell’identità nasitana, ma anche di un pezzo di storia contemporanea”.
