L'insegnamento dell'acqua, incontri nel week end con Masaru Emoto

L’insegnamento dell’acqua, incontri nel week end con Masaru Emoto

L’insegnamento dell’acqua, incontri nel week end con Masaru Emoto

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mercoledì 09 Ottobre 2013 - 11:02

Masaru Emoto, famoso per i suoi studi sulla memoria dell'acqua, avrebbe provato che questo prezioso liquido è in grado di "sentire" e registrare le emozioni. Con una speciale tecnica, lo scienziato riesce a fotografare l'acqua cristallizzata dopo averla sottoposta a stimoli esterni

“Ovunque l’acqua è vita” è il titolo di un convegno che si svolgerà al Capo Peloro Resort, dall’11 al 13 ottobre. All’incontro, organizzato dal Centro Yoga Shanti, sarà presente Masaru Emoto, scienziato giapponese famoso per i suoi studi sulla memoria dell’acqua.

“L’acqua è uno specchio che riflette la nostra mente”. Con queste parole Masaru Emoto, sintetizza la scoperta straordinaria che ha cambiato la sua vita. Un sogno che sa di missione, trasformare il mondo in un luogo dove amore e armonia regnano e si diffondono tramite vibrazioni perfette e dense d’amore.

Scienziato e ricercatore made in Japan, classe 1943, Emoto sembra aver trovato la chiave per il cambiamento radicale che potrebbe avvenire nella consapevolezza di tutti noi, del nostro essere, nella qualità delle nostre vite. E che lo vede girare senza sosta in ogni angolo del pianeta negli ultimi vent’anni.

L’acqua è vita. D’accordo. Una verità scontata, un’eco che rimbomba nelle coscienze, semplice ed elementare ci accompagna da sempre. Ma se provassimo a immaginare che l’acqua interagisce con tutto ciò che la circonda? Se pensassimo all’acqua come a un veicolo delle sensazioni?

L’acqua possiede una memoria, e con essa la capacità di trattenere informazioni in seguito a qualsiasi sollecitazione ricevuta. Questa in sostanza la rivelazione che ha scatenato non poche discussioni tutt’ora aperte in merito a quanto dichiara Emoto.

Proviamo a immaginare qualche goccia d’acqua raccolta dal rubinetto, mare, palude, laghi o ghiacciai, fonti benedette e fiumi inquinati. Acqua che solca terre di pace, acqua che bagna la guerra. Tutta uguale, tutta liquida e trasparente. Semplicemente acqua. Il 70% del nostro pianeta ne è coperto.

Ma non trascuriamo quello che potrebbe apparire come un semplice dettaglio. Noi siamo acqua. Il 70% del nostro corpo è fatto d’acqua. E a un tratto prendere coscienza di questa capacità che l’acqua ha di memorizzare gli input esterni ci tocca molto più di quanto avremmo potuto immaginare.

Quali sono le informazioni che trasmettiamo costantemente, consapevolmente, ma soprattutto inconsciamente alla principale componente della nostra essenza? Quali sono gli stimoli che forniamo al nostro essere? Quali le ripercussioni?

“L’osservazione dei cristalli ottenuti ha evidenziato come l’acqua reagisca agli stimoli ricevuti dando vita a forme di straordinaria bellezza, quanto ad altre altrettanto disarmoniche” dichiara Masaru Emoto, anni e anni davanti al microscopio, a fotografare cristalli d’acqua in fase di congelamento, sottolineando con fermezza che lo spirito è la chiave che regola tutto.

“La vibrazione dello spirito che diventa forma” spiega lo scienziato. Pensieri, parole, emozioni e segni informano l’acqua trasformando la sua struttura in forme, geometrie e informazioni visibili, tangibili ma soprattutto accessibili a tutti” prosegue Emoto.

Che sottopone campioni d’acqua a differenti tipi di musica. Opere di Bach, Chopin, passando per l’heavy metal. Ecco che i cristalli immortalati rappresentano sorprendenti geometrie perfette e armoniche in ‘risposta’ alla musica classica, schemi che rasentano la perfezione.

Cristalli irregolari, disarmonici, quasi grotteschi ‘rispondono’ a musiche, messaggi o pensieri violenti e carichi d’odio. Come un rovescio della medaglia figurato. ‘Amore’, ‘pace’, ‘odio’, ‘guerra’. È bastato scriverle sul recipiente che contiene l’acqua. La geometria che il cristallo assume rispecchia l’essenza dell’informazione. Eclatante come un pugno allo stomaco. “Sembrerebbe che l’acqua riconosca il bello, reagendo col dono dell’estetica ai sentimenti più alti e puri, come amore e gratitudine”, prosegue Masaru Emoto, che della memoria dell’acqua è diventato pioniere, nella forma più intensa e ambiziosa che esista.

L’idea di modificare le sorti dell’umanità è divenuta la sua ragione di vita. Indifferente agli scettici, continua senza sosta a credere nel cambiamento possibile dove la spiritualità assume un significato centrale e dominante.

Ed ecco che l’acqua presente dentro e fuori di noi, potrebbe assumere un nuovo, potente significato che la renderebbe protagonista assoluta di una nuova interpretazione della coscienza.

Acqua che traduce la vibrazione dello spirito trasformandola in forma e geometria. Argomentazioni simil new age, si potrebbe pensare, eppure si parla di centinaia di scatti documentati che nell’era del pragmatismo lasciano riflettere anche i più scettici.

Dimostrare che l’acqua possiede una memoria, informare il mondo intero che qualunque sollecitazione, positiva quanto negativa, influisce radicalmente nella sua struttura, e di conseguenza in ognuno di noi, potrebbe rappresentare l’inizio di una nuova coscienza.

“Studiando la natura dell’acqua, conosciamo noi stessi. Intervenire e migliorare la qualità del nostro vivere in modo diretto, scientifico e attendibile, diventa un concetto concreto”. A parlare è Mimma Luciano, psicoterapeuta ed esperta in PNL (programmazione neuro linguistica, ndr.) che il prossimo mese ospiterà lo scienziato nipponico per la prima volta in Sicilia, per poter approfondire nel corso di un seminario le alterazioni vibrazionali che verranno tradotte in tempo reale. Un vero processo di guarigione degli stati emotivi.

Nell’era del cambiamento, tornano prepotentemente attuali concetti e strumenti atavici, protagonisti del nuovo sapere. “Tramite l’emissione di suoni primordiali emessi dalle campane tibetane, di cristallo e didgeridoo, come una sorta di diapason, le alterazioni vibrazionali vengono resettate” prosegue l’ideatrice dell’imminente work shop, maestra di yoga e ferma sostenitrice delle scoperte di Masaru, al punto di essere stata definita la ‘Emoto italiana’.

“L’atomo riconosce il suono primordiale, sintonizzandosi con esso”, prosegue la psicoterapeuta che tradurrà durante il convegno le dimostrazioni scientifico-teoriche di Emoto in pratiche mirate a cambiare gli schemi linguistici, corporei e respiratori.

“L’obiettivo è la contestualizzazione nella sfera comportamentale ed emozionale dell’uomo” prosegue Mimma Luciano che ha voluto nel pool di esperti in materia Massimo Citro, medico chirurgo e ricercatore, scopritore del TFF (Trasferimento Farmacologico Frequenziale).

Concetti come guarigione attraverso i farmaci del futuro contenuti nella memoria dell’acqua verranno affrontati con semplicità, seguendo il principio secondo il quale materia e Spirito sono strettamente connessi tra loro. Un mondo fondato su sentimenti ed emozioni, dove le fredde tecnologie lasciano il posto alla pace, all’armonia. Dove lo scambio economico e commerciale si vede sostituito dai valori spirituali. Un gesto di preghiera all’acqua come una trasfusione al pianeta, sostenendolo con la vibrazione più potente, quella dell’amore. Queste le premesse per una nuova ecologia spirituale. il primo passo, ovviamente è crederci.

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