Il "Pascoli messinese": presentato il Centro studi ed il libro dedicato al poeta

Il “Pascoli messinese”: presentato il Centro studi ed il libro dedicato al poeta

Il “Pascoli messinese”: presentato il Centro studi ed il libro dedicato al poeta

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domenica 06 Aprile 2014 - 08:51

Un'intera mattinata dedicata al periodo che Giovanni Pascoli trascorse in riva allo Stretto. Il dibattito, che si è tenuto nel Salone degli Specchi della Provincia, si è articolato in due fasi: la prima riservata alla presentazione del libro realtivo alla produzione del poeta nella sua "stagione messinese" e la seconda all'inaugiurazione del Centro studi.

Messina è un luogo d'incontro e crescita, fulcro dell'arricchimento dell'anima, del giovamento che l'essenza di un uomo trae dalla vista dello Stretto o dalle bellissime giornate di sole. Questo quadro idilliaco coinvolse, dal 1898 al 1902, anche il poeta Giovanni Pascoli, chiamato ad insegnare letteratura latina presso l'ateneo peloritano. Per l'autore romagnolo il periodo messinese ha rappresentato una parte importante e gioiosa della sua vita: ispirato dalla "bella falce adunca, che taglia nell’azzurro il più bel porto del mondo" , ha prodotto nella città dello Stretto una parte dei Canti di Castelvecchio e diversi Poemetti. Palazzo Sturiale, casa storica del poeta, è adesso in condizioni purtroppo disastrose. Queste ed altre tematiche sono state affrontate ieri presso il Salone degli Specchi, nel corso di un'interessante conferenza dal doppio significato: nella prima parte della mattinata è stato presentato il volume "Giovanni Pascoli: poesie e prose della stagione messinese" , del professor Giuseppe Rando, ordinario di letteratura italiana presso l'Università di Messina, mentre nella seconda parte è stato inaugurato il Centro Studi "Giovanni Pascoli" , patrocinato dal Comune di Messina, dalla Provincia e dall'Università Peloritana. Moderatore dell’incontro il giornalista Nuccio Anselmo, che si è soffermato sulla vicenda relativa all’abitazione di Pascoli. L'analisi del libro ha visto, al tavolo dei relatori, il professor Gianfranco Rosso, dirigente scolastico dell'Istituto Comprensivo "Pascoli – Crispi" , il professor Mario Tropea, ordinario di letteratura italiana presso l'Università di Catania, ed infine l'autore stesso. Ha introdotto la mattinata il commissario della Provincia Filippo Romano, che ha sottolineato l'importanza della creazione di un museo dedicato a Pascoli per valorizzare la cultura cittadina, mentre il professor Josè Gambino ha portato i saluti del Rettore Navarra, dichiarando come l'Ateneo fosse entusiasta della creazione del Centro Studi. Ha poi preso la parola l’autore del libro, Giuseppe Rando che ha raccontato in che modo ha studiato Pascoli al fine di documentarsi per la stesura del libro: il docente ha svolto un'attenta analisi del pensiero e della stagione messinese, portando ad esempio la stesura della poetica del fanciullino. Tropea, in seguito, nel suo intervento ha definito Pascoli un "poeta difficile e criptico" , un intellettuale inquieto, una figura emblematica che trovò nel centro peloritano "un nido sullo stretto" , un punto di ritrovo e di calma, tracciando anche la figura del Pascoli educatore. Terminata la presentazione del volume, è stato inaugurato il Centro Studi. Ha introdotto i lavori il dirigente scolastico Rosso, a seguire è intervenuto Giuseppe Minutoli, magistrato di Reggio Calabria, che ha parlato della carriera universitaria del Pascoli, evidenziando l'importanza che assumerebbe un museo dedicato al poeta istituito proprio a Messina. Il professor Gambino ha invece spiegato come l'idea sia nata per essere collegata alle altre iniziative presenti nelle città Italiane che hanno segnato l'autore romagnolo. Il professor Antonino Ioli, dell'Università di Messina, ha quindi tracciato un profilo psicologico di Pascoli, spiegando come avesse anche una passione per il mondo animale e vegetale, e come la bellezza scoperta a Messina l'avesse quasi curato dalla sua inquietudine. Caterina Barilaro, docente di Geografia presso l'Università di Messina, ha spiegato come gli scritti di Pascoli prodotti nella città dello Stretto diano anche un quadro degli spazi prima del terremoto del 1908, assumendo anche una valenza storica non indifferente. Infine Pietro Chillè, Coordinatore del Comitato Celebrazioni Pascoliane, ha espresso tutta la sua soddisfazione dichiarando che "le grandi memorie culturali cittadine devono essere di certo valorizzate per portare alto l'orgoglio messinese" . Durante l'incontro, inoltre, è stato distribuito tra i presenti (vi erano anche classi dei Licei La Farina, Ainis, Seguenza ed Archimede) un modulo per promuovere le iscrizioni al Centro Studi.

Claudio Panebianco

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