Coronavirus, Antudo: "Poteri locali esautorati. Serve investire sulla sanità"

Coronavirus, Antudo: “Poteri locali esautorati. Serve investire sulla sanità”

Redazione

Coronavirus, Antudo: “Poteri locali esautorati. Serve investire sulla sanità”

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sabato 14 Marzo 2020 - 07:40

#coronavirus Il movimento sottolinea come con l'emergenza sanitaria lo Stato abbia esautorato i poteri locali.

Antudo interviene in merito allo scontro che si è venuto a creare tra il Comune di Messina ed il governo Conte in merito all’ordinanza De Luca di mercoledì 11, più restrittiva rispetto a quella nazionale.

Il potere locale esautorato

Antudo evidenzia come il conflitto che si è creato in realtà  rivela “una totale sostituzione dello Stato nei confronti dell’autonomia locale sui temi della tutela della salute dei cittadini. Il Sindaco perde, cioè, il proprio carattere di massima autorità sanitaria locale. Il regime di emergenza si manifesta, dunque, come esautoramento del potere locale”.

Il sistema sanitario precario

Antudo si sofferma in particolare sul fatto che le misure prese dal Governo sono state determinate dal timore che il sistema sanitario del sud possa non essere in grado di reggere una estensione dell’epidemia. Il timore, in particolare, è che non ci sia a disposizione un numero sufficiente di posti di terapia intensiva per prendere in carico i casi di polmonite che sono il precipitato pericoloso dell’infezione da Covid-19. De Luca in realtà ha posto l’accento sulla situazione del sistema sanitario siciliano e messinese, inferiore rispetto a quanto avviene in Lombardia o in altri posti del nord.

Investire sulla Sicilia

Il numero di posti di terapia intensiva nel nostro territorio sono pochissimi- prosegue Antudo Ciò che è ancora più grave è che non si sa neanche quanto pochi siano (10? 20?). Le misure previste sul territorio nazionale sono, al momento, parametrate sulla tenuta delle aree più ricche e quindi più capaci di assorbire il numero di ammalati previsto. Potrebbero, però, non essere sufficienti a contenere la diffusione dell’epidemia in misure assorbibili nella nostra città. Insomma, tutti coloro che tanto si sono appassionati al conflitto di competenze, e soprattutto coloro che fanno parte dei partiti di Governo, farebbero meglio a fare pressione sull’autorità centrale affinché si faccia un immediato massiccio investimento che serva a rinforzare il sistema sanitario sul nostro territorio (nuovi ospedali e assunzioni di medici, infermieri e altre figure del personale sanitario). Se poi, magari, fossero capaci di far arrivare dispositivi minimi di difesa per la popolazione , come le mascherine ne saremmo anche grati.

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