Coronavirus: calano i contagi in Corea e a Codogno, il "contenimento" funziona

Coronavirus: calano i contagi in Corea e a Codogno, il “contenimento” funziona

Daniele Ingemi

Coronavirus: calano i contagi in Corea e a Codogno, il “contenimento” funziona

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mercoledì 11 Marzo 2020 - 08:15

Il "contenimento" è l'unico metodo per combattere l'espansione del coronavirus, dove è stato applicato ha funzionato

In mancanza di un vaccino, e di terapie alternative, l’unica arma a nostra disposizione per vincere questa battaglia è quella del “contenimento”. I Paesi che finora l’hanno adottata, nel pieno rispetto delle pesanti restrizioni imposte dalle autorità dei governi centrali, sono riusciti a superare il picco epidemico nel giro di un mese, contenendo il contagio in aree caratterizzate da una elevatissima densità abitativa, ben più elevata di quella del nostro nord Italia.

Dopo la Cina ora i primi risultati positivi si vedono pure in Corea del Sud, dove si sta assistendo, giorno dopo giorno, ad un calo dei contagi. I nuovi casi sono stati 165 lunedì 9, dopo i 248 di domenica 8 marzo, 367 di sabato 7, i 438 di venerdì 6 e i 518 di giovedì 5: il totale delle infezioni è arrivato a 7.498, con poco più di una cinquantina di morti (per lo più anziani e affetti da altre patologie).

Uno degli elementi che vari analisti prendono in considerazione è la risposta piuttosto scrupolosa della popolazione alle raccomandazioni delle autorità per comportamenti finalizzati alla prevenzione. Un solo piccolo esempio: ci sono state ordinate code di molte ore per comprare le mascherine disponibili. Lo stigma sociale per chi tiene comportamenti che potrebbero favorire la diffusione del virus è molto più marcato che da noi, come dimostra la dura reazione del popolo coreano verso la setta religiosa finita sotto accusa per aver diffuso il contagio nella città di Daegu e nella limitrofa provincia di North Gyeongsang.

Ma per la prima volta, dall’inizio dell’emergenza sanitaria, i primi risultati incoraggianti arrivano anche dall’Italia, e più precisamente dalle zone rosse della Lombardia e del Veneto, entrate per prima nell’emergenza.

Per la prima volta dall’emergenza coronavirus, a Codogno non è stato registrato neanche un nuovo contagio. “Siamo particolarmente felici di questo che ci sembra un grande risultato – ha detto Francesco Passerini, sindaco della città oltre che presidente della Provincia di Lodi, ma noi, che siamo stati zona rossa del lodigiano, la quarantena l’abbiamo fatta seriamente, e certamente è per questo che adesso assistiamo al calo che speravamo“. “La battaglia non è finita, ma se manterremo tutti quanti i comportamenti intelligenti dettati dal governo allora avremo solo qualche settimana di sacrificio e poi ne saremo fuori“.

Questo significa che, sull’esempio del modello cinese e coreano, seguendo con rigore le regole dettate in questi giorni dalle autorità competenti, prima tra tutte quella di evitare di uscire di casa, se non in casi di estrema necessità, ed entrare a contatto con altre persone, riusciremo a superare l’emergenza sanitaria in tempi ragionevoli.

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