Coronavirus, diario di bordo dal Feudo: lo Statuto Catenino e le truppe della paura

Coronavirus, diario di bordo dal Feudo: lo Statuto Catenino e le truppe della paura

Rosaria Brancato

Coronavirus, diario di bordo dal Feudo: lo Statuto Catenino e le truppe della paura

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lunedì 20 Aprile 2020 - 09:12

Nel vuoto della politica stiamo assistendo ad un imbarbarimento del vivere comune e ad un pericoloso momento di democrazia sospesa

Caro diario il prolungarsi della quarantena sta facendo uscire il peggio di noi e sta facendo precipitare Messina nel Medioevo.

O cieca fede oppure odio cieco

Dai Guelfi e Ghibellini dell’era accorintiana quando la differenza tra il bene e il male era la via dei Mille, siamo passati alle guerre tra tribù a colpi di clava tra deluchiani ed antideluchiani. Non esiste via di mezzo: o hai una fede cieca o hai un odio cieco uguale e contrario. Il rito d’iniziazione per far parte del club del “sinnico” è un test acustico. Se riesci a urlare per un 28 minuti di fila senza respirare è fatta. Diventi capo fan club. Per le truppe antideluchiane il rito d’affiliazione è una prova di velocità. Devi riuscire in un’ora a scrivere più post possibili contro De Luca. Se ci aggiungi anche dotte citazioni giuridiche o sociologiche sei promosso sul campo capo area. Col passare delle settimane ci stiamo anche abituando a questa guerra barbarica tra fazioni. Ma le cose stanno peggiorando.

La delazione al “sinnico”

In campo è entrato l’esercito della paura, i cecchini di entrambe le tribù appostati agli angoli delle strade. Si nascondono dietro la finestra armati di telefonino e ti sparano addosso se esci a gettare la spazzatura o comprare un libro (trasgressione peraltro assai rara a Messina). Scatta la delazione al sinnico oppure la lapidazione facebucchiana. La cosa strana è il criterio. Il soldato della paura pensa che lui sia in diritto di uscire perché HA MATEMATICAMENTE motivazioni valide. Ma se esce e vede altre persone come lui in fila al supermercato, da Bernava, al panificio, visto che ormai usciamo come i primitivi dalle grotte solo per procurarci frutti della caccia, della pesca e della terra, allora impazzisce. Scrive al Tribunale dell’Inquisizione, che è la pagina facebook del sindaco, e lui manda i droni.

L’altro è un nemico

Pare che stia studiando un metodo per mandare i droni anche nei nostri pensieri, nei nostri sogni. Io sono a rischio arresto. Sogno il mio parrucchiere persino durante la pennichella del pomeriggio. Ci siamo talmente imbarbariti che nell’altro da noi vediamo o un furbo della Family card, o un untore, o comunque una categoria negativa. Un signore è stato multato perché ha portato il mangiare al suo cane a due giorni di distanza e secondo i tutori dell’ordine sarebbe dovuto andare a nutrirlo solo una volta a settimana. Viviamo nella paura dell’altro che è diventato NEMICO per il solo fatto di essere “altro da me”.

A spasso nel tempo… e nel feudo

Siamo andati a spasso, ma non nello spazio, quanto nel tempo. Sembra di essere piombati nel FEUDALESIMO quando vigeva un sistema gerarchico ma per il quale il proprietario del feudo, nel suo territorio poteva fare quello che gli pare. Era lui signore e padrone di persone, anime e cose. Se il signore feudale voleva mettere la tassa sul prezzemolo e il signore del feudo accanto sulle patate lo poteva fare. Mia sorella vive a Saponara marittima in uno stretto lembo di terra senza negozi ma non può mettere piede a Rometta per nessun motivo, neanche comprare il pane perché vige l’assoluto divieto (un po’ come se io vietassi a mio marito di passare dal salotto alla cucina). Lo Stretto di Messina si è trasformato nello STIGE.

Il vuoto della politica

Mai come in queste ultime settimane ho avvertito, con angoscia, il VUOTO DELLA POLITICA. Sì il vuoto della POLITICA intorno al sindaco che ovviamente se ne approfitta. E’ inutile che lo accusiate di fare campagna elettorale. E’ naturale che la fa visto che VOI SIETE SCOMPARSI. Ormai la sera facciamo come durante le guerre quando si ascoltava la radio. Adesso, quasi un secolo dopo, guardiamo la diretta facebook del sindaco.

Le dirette dell’Inquisizione

Non si sa per quale bizzarro motivo però De Luca si è convinto che i messinesi siano un popolo selvaggio allo stato brado da civilizzare. Inoltre ritiene che ci debba spiegare le cose come ai bambini, sillabando, ripetendole 10 volte come fanno i Teletabbies. E poi ripeterle gridando. Non si capisce perché pensa che spaventandoci a morte e trasformandosi in Jack Nicholson dovremmo capire meglio il concetto. Le dirette sono diventate un mix tra fonte di giurisprudenza (come quando decide in base ai messaggi che riceve chi deve aprire e chi deve restare chiuso) e udienze del Tribunale della Santa Inquisizione. A turno c’è qualcuno destinato al rogo. Dalla A di “A cu pigghiu pigghiu” alla V del vecchietto di 80 anni tornato dal nord alla casa al mare che forse vedrà per l’ultima volta nella sua vita. Il vecchietto è stato trattato come se fosse uno dell’Isis pronto a far esplodere il pilone. Non morirà di coronavirus ma linciato a sassate e sputi dai vicini di casa. Ogni giorno un nuovo nemico da gettare in pasto ai leoni da tastiera ed all’immaginario collettivo recluso in casa quindi ormai senza più un briciolo di lucidità.

Lo Statuto Catenino

Nel vuoto della politica De Luca sta scrivendo la Costituzione dello Stretto. Poiché però la Costituzione, come si sa, è stata democraticamente votata, lui ha optato per l’ipotesi Statuto Albertino, che è ottriato, ovvero “concesso” dal sovrano. E sta redigendo lo Statuto Catenino. Tra i primi punti c’è l’abolizione del Consiglio comunale (che comunque nei fatti non esiste più dal 10 marzo se non su facebook) e della deputazione in vario ordine e grado. Le votazioni si fanno su facebook con due opzioni: bravissimo sindaco, oppure bravo sindaco (ma questa opzione in realtà è suscettibile di multa).

Abrogato il MA

Saranno abrogate alcune parole. La prima è l’avversativo MA. Sarà vietato usarlo nei commenti all’operato dell’amministrazione. Non puoi dire “meravigliosa azione, virgola MA”. Devi usare solo la prima parte. Abolita la parola pacatezza. E condivisione. Con lo Statuto Catenino non esiste suddivisione dei poteri perché sono tutti nella stessa persona, persino, da Pasqua e a furor di popolo, quello religioso.

Il sonno della ragione

Caro diario, non mi preoccupano le diverse versioni del sindaco, se quello in vestaglia o in accappatoio. A me, più di ogni altra cosa, spaventano i suoi fan che, se per caso lui apparisse vestito da Napoleone e dichiarasse guerra alla Russia, ci crederebbero. Quel che temo è che la democrazia sospesa diventi un “vizio”, un’affezione, un innamoramento. Ci sono diritti insopprimibili e l’avvicinarsi del 25 aprile, festa della liberazione, ci ricorda che la nostra libertà non è una concessione e non dipende da un like su facebook. Recuperiamo buon senso e ragione. Il sonno della ragione, si sa, genera mostri.

22 commenti

  1. bonanno giuseppe 20 Aprile 2020 09:27

    articolone mi compiaccio Direttore….brava veramente…

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  2. Ottima pagina di diario, complimenti, la riflessione è lo specchio attuale. La condivido, anche perchè dovremo prepararci a dichiarare lo Stato Autonomo di Messina e della Sicilia..

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  3. Sono piuttosto d’accordo, ma basterebbe che RTP smettesse di mandare la diretta rinunziando all’inevitabile audience. Persino la Protezione Civile ha sospeso la quotidiana conferenza stampa. Non si può appiccare il fuoco e poi chiamare i pompieri.

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  4. E’ inevitabile che il livello dello scontro si alzi di fronte ad atti e comportamenti di siffatto personaggio. E’ dovere però della stampa stigmatizzare la deriva antidemocratica del sindaco, è doverosa una presa di posizione che non può limitarsi al suo, pur chiaro, editoriale.

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  5. Simpatico articolo ??? però, aldilà dei suoi vivaci e coreografici eccessi, il Sindaco De Luca non sta agendo differentemente dal governo nazionale… A palazzo Chigi sono solo forse in 3 a prendere le decisioni per tutti e, come lì, la nostra “democrazia sospesa” è solo un momentaneo escamotage per limitare i danni provocati da inutili e prolisse divergenze di opinioni…. Poi si sa… in tempi di guerra tutti diventiamo amici fraterni/nemici dell’altro….

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  6. Bravissima Rosaria, non se ne può più ! Riprendiamoci la Città che un ballottaggio balordo ha ridotto a un paesino di provincia, con tutto il rispetto per i paesini.

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  7. Hai ragione su tutta la linea. Non se ne può più di queste farneticazioni senza contraddittorio. Basta gridi e cattive parole. Ci meritiamo di più di un capopopolo.
    Maria

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  8. Già ci siamo dimenticati dei sindaci passati? Assenteismi e
    e consigli comunali fantasma, cognomi (che non farò, ma sono ben noti alla movida messinese o conosciuti in altri ambiti) indagati con tanto di video che incastravano la loro NON presenza al consiglio comunale mentre invece intascavano il caro GETTONE DI PRESENZA. Finiamola di fare i “radical chic”, tutti contro De Luca per i suoi modi di fare indiscutibilmente teatrali e grotteschi. Il sindaco “pacifista” avrebbe fatto di meglio? Non direi…

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  9. Bellissimo articolo che con sapiente ironia dipinge l’attuale situzione di Messina

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  10. Massimo Camarata 20 Aprile 2020 13:07

    Non commento mai gli articoli, è la prima volta che lo faccio. In questi giorni in cui l’insegnamento aristotelico che indica nel mezzo “la cosa migliore” è completamente ignorato, questo articolo mi sembra una boccata d’aria. Sia chiaro che questo non lo dico perché credo che non bisogna schierarsi od essere pavidi qualunquisti, non ho mai avuto questo modo di agire e nella mia storia sono sempre stato fiero partigiano di ciò che ritenevo giusto, assumendomene sempre rischi e conseguenze. In questi giorni però non cogliere come ogni portatore di verità, che tagli tutto con l’accetta, completamente incapace di sospendere il giudizio, sia in realtà, nel migliore dei casi, una persona che riesce a vedere solo una faccia della questione, è un grave pericolo.
    In tal senso la via di mezzo che l’articolo denuncia “esser smarrita” è forse la più coraggiosa delle posizioni. Vale per tutto, che abbiate simpatia per i complotti o una cieca predilezione per la “scienza ufficiale”, persa questa capacità di sospensione tutta la verità di cui siete portatori non varrà a nulla.
    Il nostro sindaco, ovviamente, non fa eccezione. Nel tutto o nulla, la sfumatura muore e con essa la verità. Se tutti noi recuperiamo questa capacità di relazionarci con il reale, con i dubbi e le aperture che questo richiede, il nostro sindaco non potrà fare a meno di recuperarla pena la perdita del consenso a cui tanto anela.
    Grazie quindi a Rosaria Brancato, per avercelo ricordato con la pregnanza e la leggerezza che solo l’ironia può consentirsi

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  11. Buongiorno Dott Brancato lei ha ragione che vuole più civiltà, ma le vorrei ricordare che ad oggi molti Messinesi buttano la spazzatura a qualsiasi orario e dove capita prima lontano dai cassonetti, continuano a non seguire le regole ogni giorno decine di macchine che vanno avanti e indietro per la città ad orari più svariati, assembramenti nei mercati e presso i venditori abusivi anche senza mascherine,ecc……… ma in ogni caso lei sa benissimo da Messinese che qui le regole non funzionano, quindi chiedo a lei quale sarebbe il sistema più appropriato per cercare di migliorare le cose, guardi che il problema non è il Sindaco ma siamo noi che non abbiamo rispetto per la nostra città e per la gente che invece le regole le rispetta anche in questo tragico periodo, è giusto che lei faccia informazione ma si ricordi anche ogni tanto di difendere anche la esasperata categoria delle partite iva di cui io ne faccio parte e che da mesi sono chiuso, concentriamoci invece su tutte le cavolate che il Governo centrale e quello Siciliano scrivono con i loro decreti che io ancora non riesco ad interpretare, e gli consigli visto che lei deve dare voce anche a noi per l’attività che svolge di dre di fare meno i burocrati e di cominciare a darci veramente una grossa mano prima che sia troppo tardi che dopo il virus ci sarà la carestia e mi creda che sarà molto peggio e può fare molte più vittime grazie.

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  12. se è vero che nelle ultime elezioni c’è stato un astensionismo pari al 50% circa…..vuol dire che su 100 elettori 50 sono andati a votare e 50 no……di quei 50 che sono andati a votare il 20% ha votato De Luca…cioè 10 persone…..in conclusione 10 persone su 100 hanno votato De Luca…..poi al ballottaggio ha prevalso su Bramanti…..ma questa è un’altra storia…..dovendo scegliere tanti hanno votato De Luca più per esclusione che per convinzione…..ritornando ai giorni nostri il discorso non cambia…..si è lavorato per un’alternativa valida…..si sta lavorando???…….credo di no……quindi purtroppo anche io lo voterei alle prossime elezioni…..più per esclusione che per convinzione……

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  13. Grandissima…… descrizione impeccabile e condita con sapiente ironia di quello che sta accadendo……

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  14. Bravissima

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  15. Complimenti, un articolo sagace, ironico e assolutamente realistico.

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  16. Francesco de dominicis 20 Aprile 2020 17:36

    Bravissima Rosaria!
    Sottoscriverei parola per parola!
    E a chi nei commenti fa rilevare che esistono ancora frange di messinesi indisciplinati, per i quali solo con i metodi di De Luca si può ottenere qualcosa, rispondo che la democrazia e le norme vigenti offrono già oggi strumenti adeguati e civili sia in termini di prevenzione (campagne di sensibilizzazione ed educazione) e sia in termini repressivi. Occorre solo che il Sindaco questi strumenti sia capace di azionarli.

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  17. Certo che la Sig.ra Brancato ha infiocchettato un bel quadretto, con le parole strategiche in neretto….
    Comunque volevo ricordare a qualche cittadino disattento che la Protezione Civile non ha affatto sospeso la quotidiana conferenza stampa.

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  18. È un’articolo scandaloso.
    Vergogna!!!!!!

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  19. Marcella Messina 20 Aprile 2020 21:16

    Complimenti,un articolo molto realistico

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  20. Complimenti Dott Rosaria Brancato , Messina ha tante qualità e pregi ma anche tanti difetti , purtroppo e una città a cui non piace lavorare , piacciono le mangiate, ha trovato il sindaco giusto anche perchè tanti messinesi sono affezionati a questo stile di vita. Dispiace siamo la tredicesima Città D’Italia sulla carta come abitanti ???, nella qualità siamo quasi ultimi!!! , con la sfortuna di peggiorare ogni giorno , cadendo nel ridicolo , più ridicolo non c’e .

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  21. Nicolò D'Agostino 21 Aprile 2020 12:28

    Daaai… Donna Sarina… è un uomo di spettacolo che è passato dalle mutande, alla pecora, alla zampogna… e chissà cosa ci dobbiamo ancora aspettare. E’ folcloristico, un folclorismo che certe volte supera i limiti e questo non gli è consentito e Lui lo sa perché ritorna sempre sui Suoi passi. Va “in scena” per il Suo elettorato… attenzione, che è quello che ha scelto Buzzanca, Genovese, Accoririnti…. Vedi, Donna Sarina, fino a quando il Sistema Buzzanza ed il Sistema Genovese “ha pagato” il messinese, “tutti vivevano felici e contenti” sulle spalle delle migliaia di giovani emigrati. Quando i Sistemi non hanno pagato più, il messinese prima ha votato Accorinti ed “esauritolo”, poi ha votato De Luca col Suo folclore. Certo non si potevano votare dei pseudo personaggi dei Sistemi… ma è anche vero che De Luca non può esagerare. Ma Lui lo sa che ha dei limiti: u piffuru va bene pi babbi.

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  22. L’articolo rispecchia, purtroppo la situazione che stiamo vivendo. Noto però che tra i commenti, mancano le prese di posizione a favore del sindaco, senza se e senza ma. Due sono le cose: o non sono stati pubblicati, o i fans non leggono Tempostretto.

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