Coronavirus: è ancora polemica per il rimborso affitti. Il Circolo Impastato punta il dito

Coronavirus: è ancora polemica per il rimborso affitti. Il Circolo Impastato punta il dito

Emanuela Giorgianni

Coronavirus: è ancora polemica per il rimborso affitti. Il Circolo Impastato punta il dito

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sabato 13 Giugno 2020 - 12:24

Ancora nel mirino la scelta del rimborso come forma di sussidio per sostenere le famiglie in crisi in seguito all’emergenza Covid. Il Circolo P. Impastato Prc Messina ne evidenzia le forti criticità.

Continua la polemica sulle forme di sussidio destinate alle famiglie in difficoltà per l’emergenza Coronavirus da parte del Comune di Messina, tramite, anche, i fondi del Governo e Regione. Nel mirino resta la scelta del rimborso, un problema in più e non un aiuto per chi le spese non può proprio sostenerle.

Dopo l’intervento di CittadinanzAttiva e la risposta dell’Assessore Previti sul bonus affitti, è il Circolo P. Impastato Prc Messina a denunciare, ancora una volta, dopo una prima nota sul rimborso utenze, le criticità di questa scelta.

Le criticità secondo il Circolo P. Impastato Prc

“La formula del “rimborso” appare anche in questo bando del tutto sfavorevole e insidiosa per gli inquilini: sia per chi percepisce qualche forma di sostegno pubblico, sia per chi non lavora e non percepisce nulla. In entrambi i casi, le persone sono costrette ad arrangiarsi, esponendosi talvolta a rischi, per riuscire a mettere insieme la cifra necessaria e che solo in seguito verrà loro rimborsata” affermano gli esponenti.

Sono due gli aspetti che segnalano:

“1) Centinaia di lavoratori messinesi risultano sulla carta percettori di CIG, tuttavia non hanno ancora incassato nessun sussidio a causa degli inaccettabili ritardi della Regione Sicilia e dell’INPS. Quindi, in questi casi, è necessario produrre un’autodichiarazione in merito e inserire il richiedente nella fascia prioritaria ‘dei senza reddito’.

2) Il bando non contempla l’erogazione del contributo a quelle famiglie, a quei lavoratori, cioè, che sebbene lavorino o abbiano lavorato durante la crisi, hanno subito un sensibile calo del reddito. Vale la pena ricordare che per una famiglia con redditi medio- bassi, una riduzione delle entrate mensili, anche di 100/200€, incide fortemente sugli equilibri economici e psicologici della famiglia stessa. Per questa ragione, i soggetti che nei mesi più duri dell’emergenza sanitaria dimostrano/dichiarano di aver subito un calo del reddito hanno senza alcun dubbio diritto al contributo”.

Contro il rimborso

Le indicazioni fornite dall’Assessorato Regionale alla Famiglia delle Politiche Sociali e del Lavoro e del Dipartimento Famiglia e Politiche Sociali non prevedono alcuna formula di rimborso, precisa il Circolo, come aveva già fatto anche CittadinanzAttiva. “La modalità prevista in questo caso riduce, quindi, fortemente la platea dei beneficiari. A ciò si sommano i rischi per le tante famiglie che, attraverso questi contributi, potrebbero tirare un sospiro di sollievo ma che, tagliate fuori dai criteri in atto, non escludiamo possano diventare morose e ricevere, dopo l’estate, un’intimidazione di sfratto”.

La risposta all’assessore Previti

Le risorse previste dal Bando per il contributo affitto sono, come specificato, relative a fondi destinati alle Regioni (FNPS) e non sono risorse europee, spiega il Comitato in risposta alla nota dell’assessore Carlotta Previti, che giustifica la formula rimborso.

L’assessore Previti ha dichiarato come la spesa sia ammissibile solo se effettivamente sostenuta dal beneficiario e comprovata da fatture quietanzate o giustificata da documenti contabili aventi valore probatorio.

Controbattono, ancora, gli esponenti del Circolo P. Impastato Prc Messina che, secondo la “GUIDA PER I BENEFICIARI DEI FONDI STRUTTURALI E DI INVESTIMENTO EUROPEI E RELATIVI STRUMENTI UE”, il termine “beneficiari” comprende un’ampia gamma di soggetti interessati, dalle piccole e medie imprese (PMI) alle grandi aziende, dagli enti pubblici alle organizzazioni non governative e della società civile.

Da cui deriva che per soggetto “beneficiario” non si intenda il cittadino che usufruisce dell’assistenza. Il riferimento normativo, secondo il Circolo, non ha alcuna relazione con il Bando contributo Affitti.

Il loro appello è, quindi, rivolto alla Giunta e al Dirigente De Francesco per ripubblicare il bando per il contributo fitti, utilizzando una forma rispondente alle difficoltà economiche dei cittadini.

Un commento

  1. Sono una mamma e non parlo x me. Mia figlia con mio genero e con una bambina di 5 anni prendono il reddito di cittadinanza, quasi mille euro con un affitto di 300 euro più condominio. Per carità, grazie a questo reddito si sono potuti riunire perché lui abitava con la mamma e mia figlia con la mia nipotina con me. Mio genero è da una vita che è iscritto alla categoria protetta perché è nato con una malformazione cardiaca: gli hanno dovuto mettere una valvola. Aspetta da una vita un lavoro che non è mai arrivato anche perché con la patologia che ha non può fare un lavoro pesante. A chi dice che tutti quelli che prendono il reddito non hanno voglia di lavorare dico che si sbagliano. Magari il signore offrissero a mio genero un lavoro decente! Quindi penso che il bonus affitto x tutte le persone che ne hanno bisogno ci vorrebbe perché con quasi mille euro di reddito dover pagare casa luce acqua spazzatura e mantenere una bimba nessuno ce la farebbe. Infatti vengono aiutati da noi genitori; speriamo al più presto che arrivi una buona notizia di qualche lavoro

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