E' un anziano di Capizzi. 540 positivi nel Messinese ma "solo" 27 ricoverati
58 vittime da marzo a giugno, nessuna a luglio e agosto, 3 a settembre (di Sant’Agata Li Battiati, Oliveri e Calatabiano), 2 a ottobre (di Galati Mamertino e Capizzi). Sono 63 le vittime da coronavirus in provincia di Messina, l’ultima è un anziano di Capizzi.
Gli attuali positivi sono 540 ma 513 di loro sono in isolamento e “solo” 27 ricoverati, cioè il 5 %, di cui 4 in terapia intensiva.
Il virus, dunque, continua a correre, ma è meno “pericoloso” rispetto alla prima ondata anche perché, con la riapertura delle scuole, interessa più i giovani che gli anziani. Casi singoli nei licei Seguenza e Archimede e alla scuola media Verona Trento, con relative classi in quarantena cautelativa.
E’ per questo che il Comune sta pensando ai doppi turni nelle scuole superiori, anche per alleggerire il peso sui trasporti, altro punto caldo visto che, negli orari di punta, i mezzi sono stipati di passeggeri.
Focus anche sulla movida. Nello scorso fine settimana, la Polizia Municipale ha controllato 35 locali e ne ha chiusi e verbalizzati 7 per la mancata chiusura alla mezzanotte e per la somministrazione di alcol oltre l’orario consentito.
Ma perche’ la chiusura a mezzanotte scandalizza cosi tanto? Chi lavora, si presume vada a dormire; gli studenti che vanno a scuola, si presume vadano a dormire; non si capisce perche’ tenere in scacco le terapie intensive per i bighelloni che l’indomani non hanno nulla da fare e stanno in giro fino alle 4 di mattina.
Attualmente una delle cause della diffusione del virus è appunto individuata nella “movida”. Ma è solo una delle cause. Si è scelto di agire su questo aspetto perchè è forse il meno dannoso anche dal punto di vista economico. Ma si vedrà presto che queste limitazioni non si riveleranno, purtroppo, affatto decisive per il contenimento del virus.
Il governo deve pur dimostrare che sta facendo qualcosa