Primarie Pd: entro domenica le candidature per il Parlamento

Primarie Pd: entro domenica le candidature per il Parlamento

Rosaria Brancato

Primarie Pd: entro domenica le candidature per il Parlamento

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giovedì 20 Dicembre 2012 - 11:08

La macchina organizzativa del Pd è già in moto per le primarie per il Parlamento. Messina e provincia dovrà esprimere 10 candidati che finiranno nelle liste ufficiali di Camera e Senato. Si vota, con ogni probabilità il 30 dicembre. Le candidature dovranno essere presentate entro domenica.

La macchina organizzativa del Pd in vista delle primarie per i candidati di Camera e Senato è già in moto e deve correre perché il voto in Sicilia, con ogni probabilità sarà domenica 30 dicembre. Stando al regolamento varato lunedì dalla direzione nazionale i parlamentari uscenti accederanno alle primarie senza bisogno di raccolta firme, tutti gli altri dovranno invece presentare 500 firme entro domenica 23 dicembre, quando si riunirà la direzione provinciale del partito per dare il via libera alle candidature e valutare la documentazione presentata. La lista messinese per le primarie sarà di 20 candidati, dei quali il 33% dovranno essere donne. L’elettore infatti, al momento del voto, potrà esprimere la “ doppia preferenza”, ovvero indicare sia un uomo che una donna ed entrambe le preferenze saranno valide. Anche questa volta, così come alle primarie di novembre, chi si reca alle urne dovrà pagare 2 euro. Messina e provincia, in ogni caso, in base ai risultati ottenuti dal Pd alle ultime politiche, ed in base alla popolazione porteranno nelle liste definitive 10 candidati (tra Camera e Senato), così suddivisi: 6 candidati per la Camera (Collegio Sicilia Orientale) e 4 per il Senato (collegio unico in Sicilia). Ne consegue che, in teoria, c’è spazio per tutti, anche per i rappresentanti della cosiddetta “società civile”, purchè portino le 500 firme nei tempi previsti. E c’è già chi potrebbe aver deciso di provarci: Nino Mantineo (Cesv). I nostri candidati, ovviamente secondo il principio dello scorrimento, inizieranno dal 2° posto, perché il 1°, sempre in base ai risultati elettorali del 2008 spetta a Catania, salvo decisioni diverse prese da Bersani. Il candidato premier infatti, come deciso dal regolamento ha due prerogative: scegliere il 10% di candidati “fedelissimi” che non passeranno dalle primarie ma entreranno direttamente nei listini (saranno circa 50 in tutta Italia) e decidere i capilista. Naturalmente in ogni regione è scattata la corsa a quel 10% di poltrone sicure, che non devono passare da nessun consenso elettorale. In Sicilia sono in tanti a farci un pensierino, dal segretario regionale Lupo al messinese Antonio Saitta. Ci sono poi quelli che hanno chiesto, ed ottenuto la deroga perché hanno superato i 15 anni di legislature ed evidentemente non hanno alcuna intenzione di fare spazio al nuovo, tra questi, due siciliani: Beppe Lumia, che correrà nell’isola e Anna Finocchiaro, che, esattamente come nel 2008 ha pensato bene di essere schierata in un collegio blindato dell’Emilia Romagna. La Finocchiaro, peraltro, è tra le più accese contrarie alle preferenze, perché sostiene che in terre come la nostra il rischio d’inquinamento è eccessivo. Ne sarà talmente convinta che, nonostante la certezza del “porcellum” a quanto pare preferisce star lontana dalla sua terra al momento del voto. Tornando ai candidati dello Stretto, oltre a Mantineo per la società civile, i Comitati renziani saranno presenti, pur nella consapevolezza di dover competere con un carro armato e stanno valutando chi far scendere in campo, forse Alessandro Russo, o Francesco Palano Quero. Nelle prossime ore se ne saprà di più. L’obiettivo è quello di riuscire a “piazzarsi” tra i 6 della Camera, almeno al 3° posto. In casa Genovese, dopo l’esercito di preferenze per Bersani che ha fatto registrare un record in Sicilia ed oltre, oltre al nome di Saitta (forse per il Senato) si fa quello di Filippo Panarello, attualmente deputato regionale. In quota rosa, proprio grazie alla dote di consensi che il Pd vanta, si è quasi aperta una contesa, e non sono escluse sorprese. In lizza c’è Liliana Modica, ma, ad esempio, il consigliere comunale Emilia Barrile, forte di un bagaglio di voti non indifferente (basta dare un’occhiata a quelli per B ersani alle primarie a Gravitelli), un pensierino ha iniziato a farlo. Chiaramente siamo solo all’inizio, ma i tempi sono strettissimi perché entro domenica le candidature dovranno essere sul tavolo della direzione provinciale. Ancora tre giorni quindi.

Rosaria Brancato

6 commenti

  1. –stando al regolamento varato lunedì dalla direzione nazionale i parlamentari uscenti accederanno alle primarie senza bisogno di raccolta firme–

    perchè??

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  2. precario affamato 20 Dicembre 2012 14:29

    MAI NON SCHERZIAMO LO SAPETE TUTTI CHE A MESSINA E PROVINCIA DECIDE IL CAPO E LA SUA FAMIGLIA ZITTI ZITTI ZITTI ZITTI IL CAPO E IL CAPO O FORSE SIETE SU SCHERZI A PARTE ORMAI LO SAPETE COMANDA SOLO LUI E TUTTI ZITTI FORSE QUALCUNO SI SALVA MA STRADA FACENDO DI ACCODERA AL GRANDISSIMO CAPO PENA…….VEDI ENTI FORMAZIONI.POVERA MESSINA IN MANO A POCHI ALTRO CHE PRIMARIE E DEMOCRAZIA E NON CE NIENTE X ALMENO ALTRI 3O ANNI CON I COMPARI U.D.C SARANNO LE LORO FAMIGLIE A DECIDERE TUTTO ANCHE X CHI DEVE FARE IL CAPO DI UN CONDOMINIO DI CASE POPOLARI

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  3. 'NDDRIA CAMBRIA 20 Dicembre 2012 15:48

    sempre e solo nomi vecchi escluso qualcuno……qualcun’altro dalle regionali dove ha poltrito per molti anni alle nazionali!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!la finocchiaro,la f minuscola voluta,non si può presentare in Sicilia, la conosciamo bene ,lei ed il marito……………… LARGO AI GIOVANI.

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  4. CastorinaCarmelo 20 Dicembre 2012 17:11

    Non vedo facce nuove! ma penso ci interessino maggiormente i contenuti programmatici che sostanzieranno l’azione politica dei candidati. Dove sono scritti???
    Se si illudano di continuare con l’agenda “Monti” sappiano che sarà un loro antagonista il Presidente del Consiglio fino ad ora “super partes” anzi forse fino a Domenica prossima,quindi molto disorientamento per l’elettorato di Sinistra ammesso che non si voglia asservirsi al Rettore della Bocconi di Milano; ma saranno bocconi amari quando leggeranno il responso delle urne.

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  5. ART.21 COSTITUZIONE. Furono 14 i Partiti in lizza alla Camera dei Deputati nel 2008, ma soltanto 5 superarono lo sbarramento, per un totale di 28 DEPUTATI eletti nella circoscrizione SICILIA 2 SICILIA ORIENTALE. Furono 7 per il PARTITO DEMOCRATICO: BERETTA GIUSEPPE,VELTRONI WALTER,GENOVESE FRANCANTONIO,BERNARDINI RITA,LEVI RICARDO FRANCO,CAUSI MARCO,BURTONE GIOVANNI. 1 per DI PIETRO ITALIA DEI VALORI: ORLANDO LEOLUCA. 2 per UNIONE DI CENTRO: CESA LORENZO,NARO GIUSEPPE. 15 per il IL POPOLO DELLA LIBERTA’: BERLUSCONI SILVIO,FINI GIANFRANCO,MARTINO ANTONIO,PRESTIGIACOMO STEFANIA,BRIGUGLIO CARMELO,SCAPAGNINI UMBERTO,STAGNO D’ALCONTRES FRANCESCO,CATANOSO GENOESE FRANCESCO,PALUMBO GIUSEPPE,GERMANA’ ANTONINO SALVATORE,GRANATA BENEDETTO,MINARDO ANTONINO,GRIMALDI UGO MARIA GIANFRANCO,SALTAMARTINI BARBARA,GIBIINO VINCENZO. 3 per il MOV. PER L’AUTONOMIA ALL.PER IL SUD: LOMBARDO RAFFAELE,LEANZA NICOLA LINO,LO MONTE CARMELO. Quel mondo politico, fatto di uomini sconosciuti ai messinesi, imposti dall’alto e protetti in liste bloccate, N O N E S I S T E P I U’. Il POPOLO DELLA LIBERTA’ si è disintegrato, non andrà oltre 7 eletti, l’IDV di DI PIETRO non supererà lo sbarramento, come pure l’MPA di Raffaele LOMBARDO, manterrà le posizioni, con un leggero incremento, l’UDC di CASINI, aumenterà il numero degli eletti il PARTITO DEMOCRATICO, che ha radicato il suo vasto sistema d’interessi, ma la vera sorpresa sarà il MOVIMENTO 5 STELLE, che si riconfermerà il primo partito in Sicilia, forse il secondo nella nostra circoscrizione, l’unico movimento politico, che porta a Roma, donne e uomini come noi, quelli sopra elencati non ci appartengono, non è la gente del POPOLO SOVRANO.

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  6. sempre le stesse teste….. tutto cambia per non cambiare nulla… peccato…. con Renzi sarebbe stata un’altra cosa…

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