Suolo pubblico, arriva la buona notizia: i commercianti potranno pagare i debiti a rate

Suolo pubblico, arriva la buona notizia: i commercianti potranno pagare i debiti a rate

Francesca Stornante

Suolo pubblico, arriva la buona notizia: i commercianti potranno pagare i debiti a rate

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lunedì 16 Marzo 2015 - 23:45

Era una delle richieste che in questi mesi associazioni di categoria e commercianti hanno più volte chiesto all'amministrazione per uscire dalle sabbie mobili dei debiti maturati da quando il canone per l'occupazione del suolo pubblico si è triplicato. Arriva la possibilità di rateizzazione del debito pregresso e così si potranno rinnovare le concessioni.

Un primo passo positivo e che va incontro alle esigenze di decine di commercianti che in questi mesi sono stati costretti ad alzare le barricate per difendere con le unghie e con i denti le loro attività e i posti di lavoro che garantiscono. Una novità importante in campo Cosap che farà tirare un sospiro di sollievo a chi in questi anni ha maturato un debito per l’occupazione del suolo pubblico e ad un certo punto, non riuscendo più a pagare, ha rischiato addirittura i sigilli. La giunta Accorinti ha finalmente deciso di introdurre la possibilità di rateizzare il debito che ogni commerciante ha maturato soprattutto dal 2011 ad oggi, quando fu introdotto il regolamento esitato dall’allora assessore al Patrimonio Franco Mondello con il sì del Consiglio comunale della scorsa consiliatura. Con quel regolamento le tariffe sono schizzate alle stelle, Messina ha canoni di occupazione suolo pubblico da capogiro e in poco tempo gli esercenti si sono visti triplicare gli importi da versare alle casse comunali per tenere tavoli e sedie all’esterno dei locali. Nel tempo c’è chi ha maturato debiti che superano addirittura i 50 mila euro e fino ad ora chi non era in regola non poteva rinnovare le autorizzazioni e addirittura nello scorso mese di dicembre ha rischiato di vedersi chiusa l’attività. Inevitabile la rivolta dei commercianti che assediarono Palazzo Zanca. Ne scaturirono incontri e tavoli tecnici tra le associazioni di categoria, in testa Confcommercio, Confesercenti, Fipe e l’assessore Guido Signorino che avendo avuto la delega al Patrimonio per qualche mese ha coperto il momento di vacatio del dimissionario Filippo Cucinotta. Proprio pochi giorni fa la direttore generale di Confcomercio Caterina Mendolia aveva nuovamente riacceso i riflettori sul problema, lamentando lo stallo assoluto dopo gli impegni che l’amministrazione si era assunta. E invece il neo assessore Sebastiano Pino non è rimasto con le mani in mano. La questione Cosap è stata tra i primi punti della sua agenda ed ecco il primo risultato che apre la strada a quel confronto e a quella collaborazione che in questi mesi commercianti e associazioni hanno più volte chiesto.

La delibera di giunta è stata esitata lo scorso giovedì e prevede la stipula di accordi di rateizzazione per i crediti vantati dal Dipartimento Patrimonio per favorire la regolamentazione delle occupazioni di suolo pubblico e soprattutto recuperare crediti dovuti per canoni, indennità e sanzioni. Un’iniziativa che risponde anche alle esigenze di avere una maggiore certezza nella riscossione in virtù del Piano di riequilibrio recentemente approvato.

Ogni commerciante potrà così presentarsi al Dipartimento Patrimonio e siglare il suo accordo di rateizzazione. Ma vediamo i dettagli dell’operazione: si potrà rateizzare per un arco temporale massimo di 9 anni e comunque non oltre il 2023, con una rata semestrale minima di 2 mila euro o annuale minima di 4 mila euro. Prima però si dovranno produrre i seguenti documenti: dichiarazione di riconoscimento del debito, dichiarazione di disponibilità a rateizzare l’ammontare complessivo del debito in un arco complessivo massimo di 9 anni, polizza fideiussorria bancaria o assicurativa a garanzia del residuo ammontare del debito, ricevuta di versamento, a titolo di acconto, della prima rata non inferiore al 10% dell’importo complessivo del debito. Ciò significa che se un commerciante ha un debito di 50 mila euro dovrà pagare una prima rata di 5 mila euro, a prescindere se si sceglie la formula semestrale o annuale. Sull’importo che si deciderà di rateizzare si applicheranno gli interessi pari al tasso applicato dalla Tesoreria Comunale allo stesso Comune. E nel suo parere, il Ragioniere Generale Antonino Cama specifica che non potrà essere inferiore al 2,80%.

Una serie di novità che vanno dunque in quella direzione auspicata in questi mesi. Una battaglia che da oltre un anno ha strenuamente portato avanti anche il consigliere comunale Daniele Zuccarello che addirittura nel dicembre 2013 aveva presentato un pacchetto di delibere per modificare il regolamento Cosap, tra cui c’era ovviamente anche la possibilità di introdurre la rateizzazione dei debiti diventati troppo pesanti da sostenere.

Adesso un’altra battaglia da vincere è quella per la Galleria Vittorio Emanuele. Anche su questo fronte l’assessore Pino ha già assicurato il suo massimo impegno, di certo c’è che l’amministrazione comunale deve una volta per tutte decidere quale regola applicare per la fruizione della galleria. Al momento i commercianti che provano a fare impresa in questa terra di nessuno, abbandonata e degradata nonostante la sua bellezza e il suo alto pregio storico, si trovano a dover abbassare le saracinesche perché continuano i sequestri di tavoli e sedie poiché non sono in regola con le autorizzazioni. Il problema è sempre lo stesso, cioè la diatriba con il condominio che però non è mai stato formalmente costituito e regolamentato. Il Comune fino ad oggi non ha messo nessuna azione in campo per sanare una situazione che sta lentamente uccidendo anche quei pochi che nella Galleria hanno provato a investire anche per salvare quello che potrebbe essere il salotto buono del centro città dall’incuria e dallo scempio. Ieri mattina due esercenti si sono presentati a Palazzo Zanca per chiedere un incontro al Sindaco e spiegare che così non ce la fanno più. Nello scorso fine settimana hanno subìto l’ennesimo sequestro e continuano a chiedere di potere avere una concessione che però sembra destinata a non voler arrivare. Sarà questa la prossima patata bollente sul tavolo dell’assessore Pino.

Francesca Stornante

6 commenti

  1. non ci pagati nenti a nessuno perchè poi i soldi li convertono in gettoni.capisci a me…..

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  2. non ci pagati nenti a nessuno perchè poi i soldi li convertono in gettoni.capisci a me…..

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  3. RATEIZZARE NN E’ UNA SOLUZIONE

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  4. RATEIZZARE NN E’ UNA SOLUZIONE

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  5. Credetemi è una DELIBERA di Giunta r a r i s s i m a nel panorama dei Comuni italiani, sfido i contro RENATO sindaco a trovare un atto così infrequente in un momento di grave crisi di liquidità degli enti locali. Allo zoccolo duro di ACCORINTI si aggiungono i commercianti, quindi riassumo chi impedirà una mozione di sfiducia contro il sognatore concreto, paladino del popolo tibetano. PERSONALE e PRECARI di Palazzo Zanca, DIPENDENTI di MessinAmbiente e ATO, DIPENDENTI di ATM e AUSILIARI del traffico (TUTTI ricevono stipendi puntuali), IMPRENDITORI e OPERAI collegati alle opere pubbliche, Messina con più di 43 mln di euro nel biennio 2013-2014 raggiunge la percentuale più alta della Sicilia, infine i COMMERCINATI interessati alla COSAP.

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  6. Credetemi è una DELIBERA di Giunta r a r i s s i m a nel panorama dei Comuni italiani, sfido i contro RENATO sindaco a trovare un atto così infrequente in un momento di grave crisi di liquidità degli enti locali. Allo zoccolo duro di ACCORINTI si aggiungono i commercianti, quindi riassumo chi impedirà una mozione di sfiducia contro il sognatore concreto, paladino del popolo tibetano. PERSONALE e PRECARI di Palazzo Zanca, DIPENDENTI di MessinAmbiente e ATO, DIPENDENTI di ATM e AUSILIARI del traffico (TUTTI ricevono stipendi puntuali), IMPRENDITORI e OPERAI collegati alle opere pubbliche, Messina con più di 43 mln di euro nel biennio 2013-2014 raggiunge la percentuale più alta della Sicilia, infine i COMMERCINATI interessati alla COSAP.

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